Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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La Grecia è vicinissima a un nuovo default, così come le voci sui mercati pronosticano da mesi, in attesa di un annuncio per giugno. Ieri, in tutta fretta, è stato convocato un vertice tra i rappresentanti dell’esecutivo di Atene e quello della UE. Si è affrontato il problema del debito ellenico e Atene ha confermato che non sarà molto probabilmente in grado di rispettare tutti gli obiettivi di risanamento, concordati con la UE, per cui chiede che questi vengano mutati e al contempo che sia possibile accedere a nuovi finanziamenti europei.
Insomma, i greci battono ancora cassa. Non sono bastati i circa 80 miliardi di euro già concessi lo scorso anno, esattamente a maggio. Malgrado smentiscano categoricamente e seccati l’ipotesi di richiesta di una ristrutturazione del debito, i ministri dell’esecutivo di Atene starebbero valutando seriamente questa ipotesi, che in mancanza di altri fondi sovrannazionali a cui attingere, sarebbe la strada obbligata.
I mercati non hanno alcuna fiducia nel debito greco, per cui l’idea di fare rifornimento con l’emissione di bond per i privati è da scartare a priori, perchè i tassi richiesti sarebbero così alti, che di fatto sposterebbero di qualche mese la data del fallimento della Grecia.
Fino ad adesso, le voci sulla ristrutturazione del debito sono state sempre smentite, ma la Germania parla apertamente di questa eventualità, sebbene le sue banche siano le più esposte con circa 64 miliardi di euro. Forse, l’atteggiamento di Berlino mira a prepararle alla bufera che si sta sempre più avvicinando e il taglio nominale del valore capitale (il cd “haircut”) sembra sempre più probabile.
Uscire dall’euro è stato sempre un tabù, da quando la moneta unica è stata introdotta materialmente oltre 9 anni fa, ma bisogna chiedersi quale sia la convenzienza di tenere con noi uno stato come la Grecia, che rappresenta un puro costo e un fattore di instabilità per tutta l’Eurozona.
ciao brisico, il problema è che il fallimento di uno stato sovrano area euro innescherebbe una reazione a catena
eliminiamo pure la grecia, facendole dichiarare default oppure costringiamola ad abbandonare l'euro... la speculazione si getterà poi sull'irlanda che a sua volta dichiarerà default e abbandonerà l'euro.....a quel punto sarà la volta del portogallo che dichiarerà default e magari abbandonerà l'euro. A quel punto tutti gli altri stati, banche comprese saranno talmente concatenati che inizieranno a dichiarare default a cascata con le banche appresso.
Non c'è che dire, forse conviene tenerci stretta la grecia
 
una dichiarazione di Tremonti non c'è?!?

oltre la Germania chi ha fatto resistenza alle richieste greche?

cmq più c'è casino e meglio è per noi - anche se le quotazioni dovessero scendere un po'
 
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Letto, nulla di che. Pensavo che il fatto avesse dei giornalisti migliori. Questi articoli vanno bene per persone che sono totalmente estranee alla questione e fanno solo qualunquismo.


Tra un po' mi aspetto un puntatone di Vespa sulla crisi greca con ospiti :
Klaus Davi come economista e Anna Kanakis e Sokratis (riserva Milan A.C.) a
commentare.:down:
 
una dichiarazione di Tremonti non c'è?!?

oltre la Germania chi ha fatto resistenza alle richieste greche?

cmq più c'è casino e meglio è per noi - anche se le quotazioni dovessero scendere un po'


Secondo me tremonti ogni mattina prima di entrare nel ministero va in una chiesa ad accendere una candela.

Credo che sia uno dei pochi politici italiani che fin dal 2007 e forse prima ha capito in che casino si trova il mondo occidentale e noi piigs.

Tutti gli altri di cdx e csx stanno ballando sul titanic.
La grande germania ha avviato l'anno scorso una manovra da oltre 100 mld per rafforzare i suoi conti e noi una manovrina da 50 o forse meno (non mi ricordo) spalmata sui tre anni e già c'èra gente come vendola che parlava di macelleria sociale...
 
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Al momento i primi dati che ci giungono dagli spread/bund ci segnalano una tenuta dei titoli a 1270 pb. dopo aver raggiunto i 1320 pb. sui mercati domenicali d'oltremare.
 
Cambi: dollaro apre a 1,4395


Moneta unica resta debole dopo voci uscita grecia



(ANSA) - ROMA, 9 MAG - Il dollaro apre e si mantiene sotto gli 1,44 contro l'euro nei primi scambi della giornata. Dopo il 'giallo' sulla ventilata uscita della Grecia da Eurolandia, culminato nel vertice straordinario di venerdi notte, la moneta unica apre stamani a 1,4395 contro il dollaro, in linea con la chiusura della notte a Wall Street venerdi' (1,4351).
 
EURO GOVT-Bunds open higher, periphery in focus






LONDON | Mon May 9, 2011 2:21am EDT



LONDON May 9 (Reuters) - Bund futures opened higher on Monday, still supported by lower inflation expectations, while euro zone's lower-rated sovereigns were set to come under closer scrutiny after talk of an improved bailout deal for Greece.
Reports that Greece threatened with a euro exit late on Friday were later denied by European officials. Instead, top euro zone finance officials discussed the need for new adjustments to Greece's aid programme.

An Irish minister said any concession to Athens should mean better terms for Dublin as well.

"In theory it should be supportive at the margin, but for now this is just a lot of noise," one trader said.
At 0614 GMT, the Bund future FGBLc1 was 14 ticks higher at 123.58, consolidating Friday's gains on the back of expectations for lower inflation after a recent selloff in commodities.
 
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