Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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tommy 1 domanda mi e' venuta adesso ma la cina e' tranquilla con tutto quel debito pubblico dei piigs acquistati oppure sicuramente gli avranno dato delle garanzie ciao

La Cina è tranquilla, non ha acquistato molto. E, comunque, per questioni strategiche sostiene l'Euro.
Ultimamente ha comprato bond EFSF, con destinazione Portogallo.
Credo abbia più preoccupazioni per i Treasury ...
 
Non e' un'ipotesi bislacca purtroppo. La via sembra essere quella irlandese:opa coercitiva, vale a dire o accetti quello che ti propongo o ti butto fuori a zero (se raggiungo certe soglie).

Lasciamo perdere la legalita':rolleyes:, quando si tratta di situazioni disperate, omnia licet con il consenso della UE.

Non fatevi troppe illusioni su cosa possa essere legale o meno. L'abbiamo gia' vissuto con l'Irlanda e le sue banche. Gli stati si trasformano in pirati...

quanto fatto in Irlanda era su subordinated liabilities.
Su titoli senior, finora, non è successo niente di simile. Una cosa del genere, se dovesse accadere titoli di stato senior in maniera coercitiva, sarebbe una sostanziale riscrittura del titolo di credito, ergo default.
 
Le Irish sono state impietosamente massacrate.
Ma questo, da un punto di vista legale, era possibile.
E l'hanno fatto.
Aggiungerei che il fatto in sè non mi sorprende, visto che i sub. hanno un implicito livello di rischio molto diverso dai "senior".

No Tommy, dal punto di vista legale, l'Irlanda ha fatto un esproprio. Non ci sono prprio le basi giuridiche. Ho seguito bene l'Irlanda e fareste un errore colossale a pensare che l'Irlanda e' un caso diverso.

L'Irlanda ha protetto i soldi prestati dalla Bce alle banche, i soldi investiti nelle banche dal Fondo pensione irlandese e sta massacrando senza basi giuridiche (ma con il placet della Ue) gli obbligazionisti subordinati. Se avesse potuto, avrebbe bruciato anche i senior.

Occhio che questi salvataggi operano in maniera selettiva...

Poi magari in Grecia finisce tutto bene, ma sarebbe un regalo.
 
/11
La truffa delle vendite allo scoperto del 9/11


di Dean Henderson - 9 Maggio 2011



Nel mentre che la squadra dei Navy Seal si stava calando nel complesso di Abbottabad presunto alloggio di Osama bin Laden, il Dipartimento di Giustizia Usa citava in giudizio la Deutsche Bank. In una causa civile svoltasi martedì scorso in tribunale federale di Manhattan, il procuratore Preet Bharara ha chiesto un risarcimento danni sui mutui emessi dalla Deutsche Bank e garantiti dai contribuenti degli Stati Uniti. La terza banca più grande del mondo controllata dalla dinastia Warburg che ha finanziato Hitler, Deve anche rispondere del suo ruolo nei traffici di breve termine appena prima del 9/11.

Deutsche Bank gioca al ribasso

Pochi giorni dopo il 9/11 Harvey Pitt, il Presidente della Sec di Bush, che fu poi costretto alle dimissioni per la sua patetica irresponsabilità in una serie di scandali societari, apparve su CNN per rivelare una storia di volumi insolitamente grandi di vendite allo scoperto di titoli di compagnie aeree e assicurazioni nella settimana precedente al 9/11. Pitt aveva promesso di rintracciare queste operazioni, ipotizzando che poteva essere coinvolta al Qaeda. Era l'ultima volta che qualcuno nell'amministrazione Bush ne facesse parola.

Secondo il Herzliyah International Policy Institute (International Institute for Counter-Terrorism, 21 set, 2001) il shorting di questi titoli proveniva da Deutsche Bank. Un articolo su Barons conferma questo fatto. American e United Airlines e i giganti delle assicurazioni che coprivano il WTC - Munich Re, Swiss Re e la francese Axa - sono stati specificamente presi di mira. Il 10 settembre - un giorno prima degli attacchi – l'ordine di grandezza dei put/call su questi stock è stato senza precedenti. Un put è una opzione che scommette sul ribasso di un titolo, mentre una call è un'opzione che scommette che lo stock salirà.




Il 10 settembre 2001 presso il Chicago Board Options Exchange ci sono stati 4.516 puts su American Airlines contro soltanto 748 calls. United Airlines è stato l'obiettivo di 4.744 puts contro 396 calls. I numeri sulle imprese di assicurazione sono ugualmente sbilanciati. Di gran lunga il più grande trader di opzioni put è stato Alex Brown di Deutsche Bank - il ramo commerciale Usa di Deutsche Bank - che nel 1999 ha comprato la Banker's Trust diventando la più grande banca del mondo con 882 miliardi dollari in attività.

Nel 2001 la Commissione bancaria del senatore Carl Levin (D-MI) ha indicato la Banker's Trust come un attore importante nel riciclaggio del denaro della droga. Il 28 agosto, appena due settimane prima del 9/11, l'amministratore di Deutsche Bank Kevin Ingram si è dichiarato colpevole di riciclaggio di proventi di eroina e vendite di armi americane a controparti in Pakistan e Afghanistan. Il 15 giugno 2001 un articolo del New York Post ha detto che il probabile acquirente era Osama bin Laden. Ingram è un caro amico di Clinton, del segretario del Tesoro e dell'uomo di Goldman Sachs Robert Rubin - più di recente membro della direzione di Citigroup. Ingram in precedenza ha lavorato sia a Goldman Sachs che a Lehman Brothers.

Scusate l'OT ma visto che si parla di banche...è un articolo di un mese fa....ma mi lascia basito....scusate ancora l'OT
Io non ho i dati per verificare quanto sopra ma se ciò corrisponde al vero, per tornare alla nostra Grecia, il groviglio di Istituzioni che dovrebbero in qualche modo intervenire per contribuire al bailout , tra cui appunto banche & Co, come si può essere ottimisti ?
Ripeto se quanto sopra corrisponde al vero i famigerati CDS sono degli agnellini nei confronti di quelli sopra....
 
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stranamente da qualche giorno non si fa vivo quel forumista che abita in quel di pattaya; sicuramente starà soffrendo molto: dolori di pancia, nausea, diarrea, eruzioni cutanee, vomito,........ e speriamo che non sia il batterio e.coli:eek::eek: ma siano solo i ggb:D:D:D
Gaudente ha ancora molto margine e tempo per aver ragione ma io ovviamente spero si sbagli....io sono sulla 2024 quindi se mi toccherà seguire quasi quotidianamente l'andamento della baracca ancora per i prossimi 13 anni chiederò i danni mentali che mi avrà arrecato. :lol:
 
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No Tommy, dal punto di vista legale, l'Irlanda ha fatto un esproprio. Non ci sono prprio le basi giuridiche. Ho seguito bene l'Irlanda e fareste un errore colossale a pensare che l'Irlanda e' un caso diverso.

L'Irlanda ha protetto i soldi prestati dalla Bce alle banche, i soldi investiti nelle banche dal Fondo pensione irlandese e sta massacrando senza basi giuridiche (ma con il placet della Ue) gli obbligazionisti subordinati. Se avesse potuto, avrebbe bruciato anche i senior.

Occhio che questi salvataggi operano in maniera selettiva...

Poi magari in Grecia finisce tutto bene, ma sarebbe un regalo.

Zorba, la vicenda irlandese l'ho seguita di striscio, quindi non mi avventuro in problematiche legali. Ti sarei grato se riuscissi, sommariamente, ad indicarmele per avere una prospettiva più chiara.
A quanto mi risulta il livello di subordinazione dei titoli poteva permettere un'azione legale. Questa è avvenuta anche agendo posteriormente.
Non a caso, pur volendo attaccare poi i senior, hanno trovato (al momento) una ferma opposizione.
Onestamente parlando, non sarei tranquillo neppure con questi, visto che qui si tratta di corporate e non di TdS.
 
Il salvataggio bancario irlandese: "Dividere il fardello col c..."
8 aprile 2011 (MoviSol) - Il governo di coalizione guidato dal Fine Gael è stato eletto col chiaro mandato di rimediare all'ingiustizia di dovere, come piccola nazione, salvare l'intero sistema bancario europeo. Dopo solo poche settimane al potere, esso ha tradito quel mandato. Il 31 marzo, il ministro delle Finanze Michael Noonan ha annunciato al Dail (Parlamento) che il governo verserà alle banche irlandesi altri 24 miliardi di soldi dei contribuenti.
Il leader del Sinn Fein Gerry Adams ha denunciato la politica del governo, dicendo che essa "chiarisce abbastanza chi stia dettando l'agenda e chi tiri le fila di questo governo. È stata presa la decisione politica di iniettare altri 24 miliardi di euro in un sistema bancario defunto, senza alcun tentativo di perseguire i grandi obbligazionisti. Sulle banche, il governo prosegue le fallite politiche di Fianna Fail e si comporta poco più che un agente del FMI in Irlanda. Sia Fine Gael che il Labor Party hanno fatto campagna elettorale dicendo che non avrebbero versato più alcun denaro in queste banche. Hanno detto che gli obbligazionisti e gli speculatori sarebbero stati penalizzati. Hanno detto che avrebbero rinegoziato l'accordo con l'UE e il FMI. Invece di prendersela con chi possiede 20 miliardi di bond non garantiti, il governo accolla il peso del debito sulle spalle dei cittadini comuni. Invece di agire nell'interesse del popolo irlandese, esso agisce nell'interesse delle banche".
Il governo ha sottoposto le banche agli "stress test" disposti, per conto dell'UE e del FMI, da Barclay's, Boston Consult e BlackRock, che hanno "analizzato" i titoli ipotecari delle 4 maggiori banche del paese, compresa la Allied Irish Banks del gruppo Inter-Alpha, e hanno concluso che servono 24 miliardi per ricapitalizzarle. Si tratta di una truffa bella e buona: le banche irlandesi sono fallite perché svolgevano una funzione cruciale nel sistema bancario Inter-Alpha. Solo una completa riorganizzazione fallimentare del sistema irlandese e del sistema globale, secondo i criteri di Glass-Steagall, potrebbe salvare l'economia irlandese.
Il ministro Noonan ha annunciato una ristrutturazione "radicale", facendo di quattro banche due. Ma per far questo ci vogliono i 24 miliardi, che portano il conto totale del salvataggio bancario a quasi 70 miliardi, ovvero la metà del PIL nazionale. Secondo l'Irish Times, la banca centrale e l'Agenzia del Tesoro hanno illustrato i dettagli dello schema in una videoconferenza con gli "analisti". Dei 24 miliardi di euro, 17,5 verrebbero dal Fondo Pensioni Nazionale. Ciò non dovrebbe sorprendere nessuno, visto che già dei 35 miliardi dell'accordo UE-FMI, la metà era stata prelevata dal FPN. Il resto verrebbe dalla vendita dei cosiddetti "non core assets", gli unici che hanno ancora qualche valore. La banca centrale ha affermato che i possessori di bonds subordinati potrebbero dividere il fardello fino a 5 miliardi, ma gli obbligazionisti senior se la caverebbero senza pagare una lira.

Ho trovato questo articolo se può essere utile....




 
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