Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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ASE Moves In A Declining Mood



The General Index of ASE appears “exhausted” on Wednesday, after the intense effort to limit losses yesterday and ahead of the upcoming EU Summit, moving into negative territory in very thin turnover.

The downgrade of Ireland’s ratings by Moody’s at junk level weighs on the climate, while after the panic about the crisis contagion in Italy, reports suggest that European leaders would hold an extraordinary meeting again at the end of the week.

What is needed is more political and less economic analysis as currently the market hangs on political developments, Vassilis Sotiropoulos, analyst at Guardian Trust Securities, told Capital.gr.


The market, “disappointed” for a long time, seeks for support in developments like the summit that is said to take place on Friday, he added. However, “we must not forget that market is mainly companies, which should also show ...something in the future”, Vassilis Sotiropoulos commented.


Any sign of change of the scene over time with even a minimal increase in state revenue, deficit reducing and recession decline would stimulate the market, as it always moves faster than the results, the analyst added.


“Volatility is likely to remain evident today as investors digest the negative newsflow of Ireland’s downgrade to Ba1 by Moody’s and the expectation that the upcoming summit this week may hopefully result in more concrete decisions by EU leaders”, said Eurobank Equities in a report.

On the board, the General Index is at 1,207.13 units, down 0.77%, moving in red since the opening. The turnover is at 22m, while a total amount of 60 shares decline, 33 rise and 37 remain unchanged.

Banks post losses of 1.32% at 848.22 units. ATEBank falls by 4%, while Piraeus Bank, and Marfin Popular Bank decline by 2.17% and 1.92% respectively.

(capital.gr)
 
Grecia, no uso fondo salvataggio per ricomprare bond - Weidmann

mercoledì 13 luglio 2011 11:33






FRANCOFORTE, 13 luglio (Reuters) - Il fondo di salvataggio della zona euro non dovrebbe essere utilizzato per ricomprare bond greci.
E' quanto sostenuto da Jens Weidmann, a capo della Bundesbank e membro del consiglio dei governatori della Bce.
Weidmann ha reiterato la minaccia che l'istituto di Francoforte cesserà di accettare il debito greco come collaterale in caso di default.
In settimana, tra i leader dell'Unione Europea ha cominciato a prendere corpo l'idea che una qualche forma di default di Atene sia necessaria per ridurre il debito greco e fermare la spirale di contagio che sta trascinando Italia e Spagna nella crisi.
Intervistato dal quotidiano tedesco 'Die Zeit', Weidmann si è scagliato contro l'idea di utilizzare il fondo di salvataggio della zona euro (Efsf) per ricomprare bond greci.
"Questo dibattito va parzialmente nella direzione sbagliata", ha argomentato Weidmann. "Il denaro del salvataggio non dovrebbe essere utilizzato per comprare bond governativi sul mercato secondario. Avrebbe costi elevati, scarsi benefici e pericolosi effetti collaterali".
Il banchiere ha aggiunto che il dibattito sulla riduzione del tasso d'interesse sui prestiti di salvataggio non è stato fruttuoso e ha ribadito la minaccia che la Bce cesserà di utilizzare il debito greco come collaterale in caso di default di Atene.
"Stiamo parlando della credibilità della banca centrale", ha affermato Weidmann. "Non è di nostra competenza finanziare le banche insolventi, lasciare soli gli stati".
Il banchiere tedesco ha aggiunto che "il contenimento delle crisi non dovrebbe significare accantonare i principi. Di conseguenza, dobbiamo tracciare una linea rossa", ovvero non fornire liquidità alle banche che non hanno una qualità sufficientemente alta dei collaterali.
"Continuare ad accettare bond in caso di default", ha sostenuto Weidmann, "significherebbe fare un passo troppo lungo".
Il governatore della Bundesbank ha confermato la linea della Bce sul coinvolgimento dei privati nel salvataggio della Grecia, ovvero che comporterebbe un aumento dell'incertezza.
"Nell'attuale contesto, porterebbe più rischi che opportunità", ha spiegato Weidmann, aggiungendo che ogni dibattito sulla partecipazione del settore privato ha spaventato la fiducia dei mercati.
 
TREMONTI: NON E' CRISI L'ITALIA MA L'ARCHITETTURA EUROPEA

di: Asca Pubblicato il 13 luglio 2011| Ora 12:00
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(ASCA) - Roma, 13 lug - ''Non e' in crisi l'Italia, ma l'architettura europea'', cosi' il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti nel suo intervento all'assemblea dell'Abi, ha ripercorso quanto accaduto in questi giorni sul mercato del debito pubblico europeo, ricordando che le tensioni hanno riguardato il 40% degli stati membri.
 
Grecia, no uso fondo salvataggio per ricomprare bond - Weidmann

mercoledì 13 luglio 2011 11:33






FRANCOFORTE, 13 luglio (Reuters) - Il fondo di salvataggio della zona euro non dovrebbe essere utilizzato per ricomprare bond greci.
E' quanto sostenuto da Jens Weidmann, a capo della Bundesbank e membro del consiglio dei governatori della Bce.
Weidmann ha reiterato la minaccia che l'istituto di Francoforte cesserà di accettare il debito greco come collaterale in caso di default.
In settimana, tra i leader dell'Unione Europea ha cominciato a prendere corpo l'idea che una qualche forma di default di Atene sia necessaria per ridurre il debito greco e fermare la spirale di contagio che sta trascinando Italia e Spagna nella crisi.
Intervistato dal quotidiano tedesco 'Die Zeit', Weidmann si è scagliato contro l'idea di utilizzare il fondo di salvataggio della zona euro (Efsf) per ricomprare bond greci.
"Questo dibattito va parzialmente nella direzione sbagliata", ha argomentato Weidmann. "Il denaro del salvataggio non dovrebbe essere utilizzato per comprare bond governativi sul mercato secondario. Avrebbe costi elevati, scarsi benefici e pericolosi effetti collaterali".
Il banchiere ha aggiunto che il dibattito sulla riduzione del tasso d'interesse sui prestiti di salvataggio non è stato fruttuoso e ha ribadito la minaccia che la Bce cesserà di utilizzare il debito greco come collaterale in caso di default di Atene.
"Stiamo parlando della credibilità della banca centrale", ha affermato Weidmann. "Non è di nostra competenza finanziare le banche insolventi, lasciare soli gli stati".
Il banchiere tedesco ha aggiunto che "il contenimento delle crisi non dovrebbe significare accantonare i principi. Di conseguenza, dobbiamo tracciare una linea rossa", ovvero non fornire liquidità alle banche che non hanno una qualità sufficientemente alta dei collaterali.
"Continuare ad accettare bond in caso di default", ha sostenuto Weidmann, "significherebbe fare un passo troppo lungo".
Il governatore della Bundesbank ha confermato la linea della Bce sul coinvolgimento dei privati nel salvataggio della Grecia, ovvero che comporterebbe un aumento dell'incertezza.
"Nell'attuale contesto, porterebbe più rischi che opportunità", ha spiegato Weidmann, aggiungendo che ogni dibattito sulla partecipazione del settore privato ha spaventato la fiducia dei mercati.
si riparte da capo
altri 12 mesi di discussione
 
Grecia, no uso fondo salvataggio per ricomprare bond - Weidmann

mercoledì 13 luglio 2011 11:33
FRANCOFORTE, 13 luglio (Reuters) - Il fondo di salvataggio della zona euro non dovrebbe essere utilizzato per ricomprare bond greci.
E' quanto sostenuto da Jens Weidmann, a capo della Bundesbank e membro del consiglio dei governatori della Bce.
Weidmann ha reiterato la minaccia che l'istituto di Francoforte cesserà di accettare il debito greco come collaterale in caso di default.
In settimana, tra i leader dell'Unione Europea ha cominciato a prendere corpo l'idea che una qualche forma di default di Atene sia necessaria per ridurre il debito greco e fermare la spirale di contagio che sta trascinando Italia e Spagna nella crisi.
Intervistato dal quotidiano tedesco 'Die Zeit', Weidmann si è scagliato contro l'idea di utilizzare il fondo di salvataggio della zona euro (Efsf) per ricomprare bond greci.
"Questo dibattito va parzialmente nella direzione sbagliata", ha argomentato Weidmann. "Il denaro del salvataggio non dovrebbe essere utilizzato per comprare bond governativi sul mercato secondario. Avrebbe costi elevati, scarsi benefici e pericolosi effetti collaterali".
Il banchiere ha aggiunto che il dibattito sulla riduzione del tasso d'interesse sui prestiti di salvataggio non è stato fruttuoso e ha ribadito la minaccia che la Bce cesserà di utilizzare il debito greco come collaterale in caso di default di Atene.
"Stiamo parlando della credibilità della banca centrale", ha affermato Weidmann. "Non è di nostra competenza finanziare le banche insolventi, lasciare soli gli stati".
Il banchiere tedesco ha aggiunto che "il contenimento delle crisi non dovrebbe significare accantonare i principi. Di conseguenza, dobbiamo tracciare una linea rossa", ovvero non fornire liquidità alle banche che non hanno una qualità sufficientemente alta dei collaterali.
"Continuare ad accettare bond in caso di default", ha sostenuto Weidmann, "significherebbe fare un passo troppo lungo".
Il governatore della Bundesbank ha confermato la linea della Bce sul coinvolgimento dei privati nel salvataggio della Grecia, ovvero che comporterebbe un aumento dell'incertezza.
"Nell'attuale contesto, porterebbe più rischi che opportunità", ha spiegato Weidmann, aggiungendo che ogni dibattito sulla partecipazione del settore privato ha spaventato la fiducia dei mercati.

dai un po' di benzina va bene
però sulle banche irlandesi chissà se direbbe la stessa cosa
 
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