Grecia Dijsselbloem la ristrutturazione debito non e un tabu 14:46 07 MAG 2015
(AGI) - Roma, 7 mag. - La ristrutturazione del debito greco non e' un tabu'. Lo sostiene il presidente dell'Eurogruppo, Jeroem Dijsselbloem, intervistato su Le Monde, aggiungendo che "negli ultimi giorni sono strati fatti dei progressi nei negoziati".
"La discussione sulla riduzione del debito della Grecia - dice Dijsselbloem - non e' un tabu'. La sola cosa che e' politicamente impossibile e' la cancellazione del suo valore nominale. Tuttavia la discussione sul debito sara' tenuta solo quando il secondo programma sara' completato".
Secondo Dijsselbloem, anche "se e' molto presto per un accordo finale l'11 maggio nessuno nell'Eurozona sta discutendo di un altro scenario che e' quello di offrire alla Grecia gli strumenti per un futuro indipendente dal punto di vista finanziario all'interno dell'Eurozona". Dijsselbloem precisa che da un punto di vista politico la data finale di una discussione tra la Grecia e i suoi creditori "e' la fine di giugno, quando un secondo programma di aiuti si concludera', anche se un'altra data finale potrebbe porsi se i problemi di liquidita' diventeranno molto seri per Atene. Ma non vogliamo arrivare a questo". A questo proposito Dijsselbloem chiarisce che non ci sono contrasti tra Bruxelles e il Fmi e che la riduzione del debito non e' un tabu'.
"E' vero - spiega Dijsselbloem - che c'e' un legame tra il livello del surplus primario a cui la Grecia deve arrivare quest'anno, le riforme strutturali, che sono in corso di negoziazione, e la sostenibilita' del debito a lungo termine. Al'Eurogruppo del novembre 2012 noi abbiamo detto che se la grecia rispetta tutti i suoi impegni, terminera' il programma, ma se il debito non sara' piu' sostenibile bisognera' andare piu' lontano. La discussione sull'alleggerimento del debito non e' un tabu'. La sola cosa impossibile e' una cancellazione del suo valore nominale", che e' di 320 miliardi di euro.
Varoufakis, uscita dall'Euro negativa per tutti
Parole cui hanno fatto eco quelle del ministro delle Finanze greco Yannis Varoufaki: un'uscita della Grecia dall'Euro sarebbe negativa non solo per la stessa Grecia ma per l'intera Eurozona. Varoufakis ha anche definito "un mito" il fatto che una "Grexit" sarebbe positiva per la moneta unica.
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