H1N1, Oms: 2.837 i morti, ma il virus non è mutato
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L'influenza H1N1 ha causato almeno 2.837 morti nel mondo, ma non si sta registrando un aumento dei casi gravi e il virus non è mutato.
L'influenza H1N1 ha causato almeno 2.837 morti, ma non si sta registrando un aumento …
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Lo ha dichiarato oggi l'Organizzazione mondiale della Sanità.
L'Oms sta monitorando attentamente il morbo, imporpriamente noto come influenza suina, per scoprire eventuali mutazioni che potrebbero renderlo più letale.
"Non ci sono segnali che il virus sia mutato o che si sia modificato in alcun modo", ha detto a una conferenza stampa Gregory Hartl, portavoce dell'Oms. "Continuiamo a veder crescere il numero delle vittime perché stiamo assistendo a un aumento dei casi di contagio".
In tutto il mondo sono stati confermati ufficialmente in laboratorio circa 250.000 casi di infezione, ma questa cifra è molto inferiore rispetto al dato reale, ha dichiarato l'agenzia delle Nazioni Unite, che ha chiesto ai paesi di smettere di segnalare ogni singolo caso.
Il virus potrebbe infettare fino a due miliardi di persone, circa un terzo della popolazione mondiale, secondo le stime dell'Oms.
Ogni anno l'influenza stagionale uccide tra le 250.000 e le 500.000 persone. Ma il virus H1N1potrebbe infettare un numero maggiore di persone e causare potenzialmente un numero superiore di morti.
"Nel migliore dei casi, avremo un virus moderato che causerà diversi milioni di morti", ha spiegato un alto dirigente della Croce Rossa, Tammam Aloudat, nel corso di una conferenza stampa. "E questo vuol dire che persino nelle previsioni più rosee abbiamo per le mani un'emergenza, un'emergenza diversa da tutte quelle che abbiamo visto in era moderna", ha spiegato.
Il virus H1N1, dichiarato pandemico l'11 giugno scorso, causa sintomi lievi, ma ha ucciso persone in condizioni mediche particolari, come gli asmatici o le donne incinte, che dovrebbero essere trattati con l'antivirale Tamiflu di Roche, ha detto l'Oms.
Le case farmaceutiche stanno sviluppando un vaccino mentre gli esperti avvertono che una "seconda ondata" del virus potrebbe presentarsi con l'inverno alle porte nell'emisfero settentrionale accompagnato dalla tradizionale influenza stagionale.
Ieri Novartis ha fatto sapere che una singola dose del vaccino da lei messo a punto potrebbe proteggere dal virus.