Obbligazioni societarie HIGH YIELD e oltre, verso frontiere inesplorate - Vol. 1

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Conversione debt/equity

Fra le pieghe del bilancio del Q3 2010, ho trovato questa chicca molto interessante:

As announced on October 27, 2010, Novasep’s shareholders, who also hold loans for a total of €98.1 million as of September 30 2010, have accepted the principle of the Supervisory Board’s proposal to convert all of this debt into equity. This conversion will be finalized with the approval of the Shareholders’ Meeting which is planned for December 8, 2010.

Non vorrei che fosse un campanello d'allarme per gli obbligazionisti :mumble:
 
Fra le pieghe del bilancio del Q3 2010, ho trovato questa chicca molto interessante:

As announced on October 27, 2010, Novasep’s shareholders, who also hold loans for a total of €98.1 million as of September 30 2010, have accepted the principle of the Supervisory Board’s proposal to convert all of this debt into equity. This conversion will be finalized with the approval of the Shareholders’ Meeting which is planned for December 8, 2010.

Non vorrei che fosse un campanello d'allarme per gli obbligazionisti :mumble:

l'operazione non era passata inosservata a s&p:
Abstract: French pharmaceutical services company Novasep Holding S.A.S. has converted its payment-in-kind shareholder loan into equity, which in our view somewhat compensates for its weak operating performance in 2010. We believe that there is significant potential for Novasep's deteriorated leverage metrics to improve in 2011. We are affirming our 'B' credit rating on Novasep and removing it from CreditWatch. The negative outlook reflects the weakening of Novasep's leverage position in 2010 and our view that, although we believe the long–term fundamentals in the life science outsourcing industry are sound, it could take longer for Novasep to reduce debt. FRANKFURT (Standard&Poor's) Jan. 10, 2011--Standard&Poor's Ratings Services said today it affirmed its 'B' long-term corporate credit rating on France-based
 
Eircom: il saccheggio continua

Eircom sta stringendo accordi con una società specializzata per la vendita di alcuni palazzi e siti commerciali a Dublino per poi stipulare con la stessa contratti di leasing. In altre parole, vendono gli uffici dove lavorano per poi rientravi pagando un canone d'affitto (ha funzionato bene anche in Italia). L'operazione è volta a fare almeno 50 mln di euro di cassa nel breve termine. Soldi che dovrebbero andare ad aggiungersi al taglio di spese per il personale di altri 90 mln.

Sale and leasebacks on cards for Eircom - The Irish Times - Fri, Feb 18, 2011
 
Fra le pieghe del bilancio del Q3 2010, ho trovato questa chicca molto interessante:

As announced on October 27, 2010, Novasep’s shareholders, who also hold loans for a total of €98.1 million as of September 30 2010, have accepted the principle of the Supervisory Board’s proposal to convert all of this debt into equity. This conversion will be finalized with the approval of the Shareholders’ Meeting which is planned for December 8, 2010.

Non vorrei che fosse un campanello d'allarme per gli obbligazionisti :mumble:
Scusami, per capire meglio la questione (io non sono un economista): ci potrebbe essere la possibilità che la società decida di convertire il debito verso gli obbligazionisti in azioni. Una sorta di ristrutturazione pertanto, poichè ciò non credo sia previsto nel prospetto informativo. Dico bene? Grazie
 
Scusami, per capire meglio la questione (io non sono un economista): ci potrebbe essere la possibilità che la società decida di convertire il debito verso gli obbligazionisti in azioni. Una sorta di ristrutturazione pertanto, poichè ciò non credo sia previsto nel prospetto informativo. Dico bene? Grazie

Alcune obbligazioni prevedono la conversione in azioni (obbligazioni convertibili), ma non è questo il caso. Tuttavia, di fronte a un'emergenza, piuttosto che andare in default, gli emittenti possono raggiungere accordi con i creditori per la ristrutturazione del debito in via extracontrattuale. Questa è solo una delle vie praticabili, ma non è l'unica. Ovviamente il percorso è difficile perché bisogna sempre ottenere la maggioranza degli obbligazionisti e modificare le clausole contrattuali. Al di là, comunque, dell'aspetto tecnico, bisogna dire che quando un emittente va in default o non riesce a mantenere gli obblighi coi propri creditori, perde credibilità e faticherebbe non poco a rifinanziarsi ancora.
 
Alcune obbligazioni prevedono la conversione in azioni (obbligazioni convertibili), ma non è questo il caso. Tuttavia, di fronte a un'emergenza, piuttosto che andare in default, gli emittenti possono raggiungere accordi con i creditori per la ristrutturazione del debito in via extracontrattuale. Questa è solo una delle vie praticabili, ma non è l'unica. Ovviamente il percorso è difficile perché bisogna sempre ottenere la maggioranza degli obbligazionisti e modificare le clausole contrattuali. Al di là, comunque, dell'aspetto tecnico, bisogna dire che quando un emittente va in default o non riesce a mantenere gli obblighi coi propri creditori, perde credibilità e faticherebbe non poco a rifinanziarsi ancora.
Perfetto, ti ringrazio. Era proprio per avere la conferma che, nell'evenienza ciò accada, si tratta pur sempre di accordi extra-contrattuali. Al di là di questo, e parlando in generale, proprio la perdità di credibilità che ne conseguirebbe renderebbe difficile la creazione di una maggioranza dei creditori che accetti una tale soluzione. Diventare azionisti di una società che va male e con grandi difficoltà di rifinanziamento non credo sia una cosa conveniente; meglio a questo punto accettare un haircut sul nominale, semprechè ovviamente non sia tipo quello fatto da allied irish bank ai bond subordinati, mi pare nella misura dell'80%!!!
 
Eircom sta stringendo accordi con una società specializzata per la vendita di alcuni palazzi e siti commerciali a Dublino per poi stipulare con la stessa contratti di leasing. In altre parole, vendono gli uffici dove lavorano per poi rientravi pagando un canone d'affitto (ha funzionato bene anche in Italia). L'operazione è volta a fare almeno 50 mln di euro di cassa nel breve termine. Soldi che dovrebbero andare ad aggiungersi al taglio di spese per il personale di altri 90 mln.

Sale and leasebacks on cards for Eircom - The Irish Times - Fri, Feb 18, 2011
Le mitiche forme di "sale and lease-back" che spesso nascondono patti commissori vietati dalla legge; quantomeno quella italiana.
 
Eircom sta stringendo accordi con una società specializzata per la vendita di alcuni palazzi e siti commerciali a Dublino per poi stipulare con la stessa contratti di leasing. In altre parole, vendono gli uffici dove lavorano per poi rientravi pagando un canone d'affitto (ha funzionato bene anche in Italia). L'operazione è volta a fare almeno 50 mln di euro di cassa nel breve termine. Soldi che dovrebbero andare ad aggiungersi al taglio di spese per il personale di altri 90 mln.

Sale and leasebacks on cards for Eircom - The Irish Times - Fri, Feb 18, 2011
Aggiungo che in questo momento chi acquista gli immobili di certo non corre il rischio di pagarli a caro prezzo...
 
Costa d'Avorio

Come già segnalato da Gionmorg, la Costa d'Avorio è andata a rotoli saltando a fine dicembre 2010 il pagamento di 29 mln USD di interessi su un eurobond 2,5% 2032 (XS0496488395) da 2,3 mld di USD:tie:. Per chi volesse rischiare l'osso del collo (taglio minimo 100K), varrebbe la pena farci un pensierino, poiché il default non è avvenuto solo per problemi finanziari, ma soprattutto per motivi politici :boxe: che hanno portato le banche internazionali a congelare i finanziamenti alla Costa d'Avorio finché non verrà colmato il vuoto di potere che si è creato dopo le elezioni presidenziali. Non è escluso che, una volta risolta la questione, l'obbligazione possa essere rimessa in moto. A favore di questa ipotesi c'è il fatto che già dieci anni fa la Costa d'Avorio era franata su alcuni prestiti in USD, ma poi il debito fu ristrutturato, in parte anche con l'emissione di questa ciofeca. Poi, fatto non secondario, il debito del paese africano, maggiore esportatore al mondo di cacao, è soprattutto in mano a un gruppo di amabili investitori istituzionali, detto London Club :piazzista::king::love:, in cui figurano nomi quali Barclay, Citibank e SocGen. Infine, il bond in parola è complesso nella sua struttura: step up con piano di rimborso ammortizzato in 34 rate a partire dal 2016, e i maggiori obbligazionisti avevano già espresso in passato la volontà di adottare un vanilla plan ristrutturandolo in maniera più semplice.
Prezzo attuale intorno a 30:wow:
 

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Per chi segue Abengoa

We have a strong BUY recommendation for
Abengoa €8.5% 2016
We start our coverage of Abengoa with a strong
BUY recommendation of the company’s bond
issue €8.5% 2016. Our recommendation is
based on our assessment that the company
may be able to improve its credit profile over
the coming years. We also find that the bond
issue is undervalued relative to comparable
companies and the rating category.
Based on a relative valuation, we have set a
spread target of 500 basis points at the twelvemonth term, implying an expected attractive
12-month holding period of 11.7%.

il bond in questione dovrebbe essere: XS0498817542 quotazione intorno ai 100
 
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