Fresh Market's operating performance for the last 12 months has been far below our expectations and we do not expect credit metrics to improve to levels consistent with the current rating in the next 12 months," Moody's Vice President Mickey Chadha stated. "Increasing pricing pressure from larger and better performing competitors coupled with new competitive openings in the company's geographic footprint will make it very challenging to meaningfully improve profitability in the next 12 months'" Chadha further stated.
okkio e sono 2 gli avvisi....vendete e posizionatevi su tlc,chimica e lusso..lontani da banche, materie prime e finanziarie
ps solo per chi se ne intende qui sotto:
Le società americane in particolare sono in testa un largo margine. Fra le 100 produttrici globali di armamenti, 39 sono basate negli Usa e a compagnie americane fa capo il 58% di tutte le armi prodotte dalle prime 100. Delle 10 imprese al top, 6 sono americane.
Sono sempre le stesse dal 2000. Ma società Russe di armamenti sono cresciute rapidamente e la russa Alman-Antey potrebbe presto entrare tra le prime 10. Probabile anche l’ingresso di imprese cinesi, sebbene oggi non vi siano dati disponibili.
Ecco le prime 10 della lista.
10.
Thales Group (Parigi).
Armi vendute nel 2013: $10.4 miliardi, profitti: $800 milioni
CONTRIBUZIONI: $0
LOBBYING: $520,000 (2014), $460,000 (2013)
CEO: stipendio non pubblico; il presidente si dice guadagni $436,000 annui
9.
Finmeccanica S.p.A. (Italy)
Armi vendute2013:
$10.6 miliardi, profitti $100 milioni (nel 2012 $12.5 miliardi)
“La società è anche un notevole contribuente delle campagne politiche Usa”, viene detto.
CONTRIBUZIONI: $446,850 (696° posto tra i 16.793 contribuenti al ciclo elettorale 2014)
LOBBYING: $1.754.000(2014), $1,965,500 (2013)
Contribuz. a candidati: $342,550 (per la lista di chi ha percepiti, vedi qui)
Contribuz. ai PAC :$18,100
Contribuz. ai partiti: $86,200
Cliccare
qui,
qui e
qui per vedere sia quali leggi Finmeccanica ha appoggiato, sia la spesa per lobbying affrontata negli anni, altissima tra il 2006 e il 2011, culminata nel 2008 con $7,000,000
PORTE GIREVOLI: 21 dei 36 lobbisti di Finmeccanica S.p.A. nel 2013-14 hanno in precedenza lavorato per il governo [americano, come americani erano i lobbisti, si presume].
CEO: (Mauro Moretti) “si dice guadagni $1,2 milioni” (900.000 euro da fonte italiana)
Nel post di 247wallst , con più spiegazioni sulle singole imprese, si dice che Finmeccanica si sta ristrutturando.
8.
United Technologies (USA)
Armi vendute 2013:
$11.9 miliardi, profitti $5.7 miliardi
Secondo Opensecrets ‘è uno dei 140 maggiori donatori alle elezioni federali dal 1990.
CONTRIBUZIONI:$2,105,245 (124° posto su 16.793)
LOBBYING: $15,738,000(2014), $13900,373 (2013)
Contributi a candidati: $ 1,769, 400
Contribuz. a PAC: $199,250
Contribuz.a partiti: $124,000
Contribuz. a 527 comitati:$10,625
Contribuz.a gruppi di spesa esterni: $1500
PORTE GIREVOLI : 52 dei 70 lobbisti avevano lavorato per il governo.
CEO: salario $949,583+ bonus $1,600,000 = $2,549,583
7.
Airbus (Francia/Olanda)
Armi vendute 2013:
$ 15.7 miliardi, profitti $2 miliardi
CONTRIBUZIONI: $367,752 (855° di 16.793)
LOBBYING: $3,288,178 (2014), $ 3,749,750 (2013)
Contribuz. a candidati: $259.322
Contribuz. a PAC: $83,500
Contribuz.a partiti: $22,930
PORTE GIREVOLI: 42 dei 57 lobbisti ex impiegati dal governo
6.
General Dynamics (USA)
Armi vendute 2013:
$18.7 miliardi, profitti $2.4 miliardi
Uno dei ‘maggiori donatori’ alle elezioni federali dalla campagna elettorale del 1990.
General Dynamics è uno dei massimi contractors della Difesa, assembla virtualmente ogni tipo di ‘macchinario’ impegnato in un moderno conflitto: costruisce navi, sottomarini nucleari, carri armati, e jet da combattimento, per non menzionare i sistemi di comando e controllo che collegano tutte queste tecnologie. La società ha condotto una pesante attività di lobbying per incoraggiare i parlamentari a varare provvedimenti a favore della Marina, uno dei maggiori clienti della società.
CONTRIBUZIONI: $1,974,599 (140° posto )
LOBBYING :
$10,720,953(2014), $11,066,974 (2013)
Contribuz. a candidati: $ 1,405,525 (….eccetera non dettagliamo le varie contribuzioni).
PORTE GIREVOLI: 96 dei 133 lobbisti hanno avuto un impiego nel governo.
CEO: compenso totale 2014
$19 milioni.
5. Northrop Grumman (USA)
Armi vendute 2013 :
$20.2 miliardi, profitti $2 miliardi.
Northrop Grumman è il 4° maggiore fornitore della difesa e il maggior costruttore di navi del mondo. Come membro della variegata industria della difesa, è specializzata in sistemi aerospaziali, sistemi elettronici, sistemi di informazione, navi da guerra e servizi tecnici.
CONTRIBUZIONI: $4,050,624 (45° posto di 16,793)
LOBBYING:
$10,216,960(2014),
$20,590,000 (2013)
Contribuz. a candidati: $2,613,112 ….. eccetera.
PORTE GIREVOLI: 32 dei suoi 49 lobbisti hanno lavorato per il governo.
CEO: salario $1,500,000 + $ 8 milioni di stock options + rivalutazione pensione =
$18 milioni
4.
Raytheon (USA)
Armi vendute 2013:
$29,9 miliardi, profitti $2miliardi
Raytheon è uno dei maggiori contractors della Difesa Americana, specializzato in tecnologie per la sicurezza della difesa e interna. E’ il maggior produttore mondiale di missili guidati, specializzato in sistemi di difesa e elettronica per la difesa.
Raytheon è tra i più attivi nel fare lobbying si temi : difesa, sicurezza interna, budget federale.
Fino al 2008 individui e comitati politici associati a Raytheon hanno favorito i Repubblicani, ma dopo le vittorie dei Democratici alle due Camere e alla Casa Bianca hanno dato il 55% delle contribuzioni ai Dem (non sappiamo se dopo che Congresso e Senato sono ripassati ai rep, abbiano di nuovo cambiato).
Raytheon spende milioni di dollari l’anno in lobbying presso il governo federale.
E’ il primo costruttore di
missili Tomahawk, dozzine dei quali vennero usati dai militari americani e britannici in Libia nel 2011.
CONTRIBUZIONI: $3,588,668 (58°)
LOBBYING:
$6,250,000(2014),
$7,650,000 (2013)
Contribuzioni ai candidati: $2,131,300
PORTE GIREVOLI: 41 dei 67 lobbisti hanno lavorato per il governo.
CEO: compenso totale 2013
$5, 324,743
3. BAE Systems (USA/Gran Bretagna)
Armi vendute 2013:
$26.8 miliardi,
profitti $275 milioni (un’inezia, chissà come mai).
E’ una società inglese del settore aerospaziale e della difesa con sede centrale Farnborough, GB, attiva a livello mondiale, particolarmente nel nord America attraverso la sua sussidiaria BAE Systems Inc. E’ la terza (o seconda) impresa di difesa al mondo e la più grande d’Europa. Nata dalla fusione di Marconi Electronic Systems e British Aerospace, produce veicoli armati, artiglieria, cannoni navali, missili, munizioni. Partecipa a molti progetti di difesa, non solo aerospaziali. Ha 31.500 dipendenti in Usa+33.000 in GB+19.800 nel mondo.
CONTRIBUZIONI: $1,360,369 (210° posto)
LOBBYING: $3,920,000 (2014), $4,635,000 (2013)
Contribuz a candidati : $ 931,389 ecc…..
PORTE GIREVOLI: 27 dei 37 lobbisti hanno lavorato per il governo in precedenza.
CEO: compenso totale annuo $3,826, 308
2. Boeing (USA)
Armi vendute:
$30.7 miliardi, profitti $ 4.6 miliardi.
Boeing è il maggior costruttore del mondo di aeroplani commerciali, inclusi i ben noti 787 e 747, nonché di satelliti. La società è anche leader come fornitore di armi, costruisce bombardieri, aerei da trasporto,
elicotteri Apache.
Insieme alla rivale Lockeed Martin fa regolarmente lobby al Congresso per ottenere contratti militari e aumentare le spese federali per la difesa. E’ un grande sostenitore del libero mercato, specialmente in Asia dove punta a vendere più aerei. Fa lobby anche sulle regole ambientali e quelle sul trasporto. Boeing riceve anche ampie garanzie governative sui prestiti bancari. Ha 168.000 dipendenti complessivi.
CONTRIBUZIONI: $3,227,934 (67°)
LOBBYING :
$ 16,800,000 (2014), $15,230,000 (2013) !!!!
Contribuz. a candidati: $ 2,536,149 …..
PORTE GIREVOLI: 83 dei 115 lobbisti di Boeing hanno lavorato per il governo.
CEO: salario $ 1,930,000 ma con stock options e altro il totale è pari a
$23,2 milioni nel 2013 e $23.5 milioni nel 2014
1. Lockeed Martin (USA)
Armi vendute 2013:
$ 35.5 miliardi, profitti 3 miliardi
Lockeed Martin è la prima impresa di difesa della nazione, il cervello dietro macchine ad alta tecnologia come gli aerei da combattimento
F-16 e una varietà di missili terrestri e marittimi. Nel 2001 ha ottenuto il maggior contratto della storia quando è diventata il primo
contractor del
Joint Stright Fighter, il progetto dei discussi (e per ora problematici)
F-35. La metà dei guadagni della società deriverebbe proprio dagli F-35 Stealth, secondo 247wallst.
La società divide equamente le sue contribuzioni fra Democratici e Repubblicani
CONTRIBUZIONI: $4,132,497 (44°)
LOBBYING: $ 14,581,800 (2014), $14,516,226 (2013)
Contribuz. a candidati: $3,001,928
PORTE GIREVOLI: 69 dei 109 lobbisti hanno lavorato per il governo
CEO:
$25.16 milioni in totale, di cui $1,34 milioni il salario base.
Osservazioni: più alto è il posto della società nella classifica, più cospicui sono i suoi contributi alla politica (ai singoli politici, prevalentemente) e soprattutto più alte sono le spese in lobbying, e i compensi del CEO. Non è detto però che i profitti seguano in proporzione, anzi.
Le 3 società europee pagano meno i CEO e investono meno nella politica (americana). Nel complesso questi ‘investimenti’ sembrano essere un po’ diminuiti tra il 2013 e il 2014.
AMMIREVOLE IN OGNI CASO LA TRASPARENZA USA dove un sito come
Opensecrets.org può ottenere le info che cerca (dal post originale si può accedere ai partiti e ai singoli parlamentari ‘finanziati’ da ogni società).
A pagare le guerre sono comunque i cittadini, ricorda il post che ha fatto i conti:
Ogni ora i contribuenti Usa pagano
$312,500 per il costo dell’azione militare contro
l’ISIS.
Ogni ora i contribuenti Usa pagano
$10.7 milioni per il costo della guerra in Afghanistan
Ogni ora i contribuenti Usa pagano
$365,297 per il costo della guerra in Irak
Ogni ora i contribuenti Usa pagano
$10.54milioni per il costo totale delle guerre dal 2001
Ogni ora i contribuenti Usa pagano
$8.43 milioni per il costo della sicurezza interna dall’11/9
Ogni ora i contribuenti Usa pagano
$ 58 milioni per il Dipartimento della Difesa.
E poi ci sono i morti. I costi di questa guerra perpetua non sono misurabili soltanto in $ :
Dal 2003 i militari USA morti in Afghanistan sono stati 2,356, i britannici 453, altre vittime della coalizione sono state 677.
Dal 2003 i militari USA morti in Irak sono stati 4,489, 179 i britannici, 149 gli altri.
Le vittime civili dovute alla guerra in Irak sono state 136,495-154,378; sono morti 1,487 impiegati, 348 giornalisti, 448 universitari.
Inoltre un’insolitamente alta percentuale di giovani soldati sono morti al ritorno a casa, vittime di overdose di droghe, suicidi, incidenti – riferisce il sito Cost of Wars linkato.
Con tutto ciò le popolazioni di Afghanistan e Irak stanno peggio di quanto stessero prima.
