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Tesla: Musk finisce di nuovo sotto attacco Sec
Il giudice distrettuale americano, Alison Nathan, ha ordinato all'amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, di rispondere entro l'11 marzo alle accuse della Securities and Exchange Commission.
Secondo la Commissione il Ceo del gruppo automobilistico avrebbe violato l'accordo stretto proprio con la Sec con un tweet del 19 febbraio, pubblicato senza l'autorizzazione preventiva dell'azienda come richiesto invece dall'autorità.
Nello specifico, sul social network, Musk ha scritto che Tesla produrrà circa 500.000 automobili nel 2019, chiarendo in un secondo momento che "il tasso di produzione annualizzato a fine anno" sarà intorno a quota 500.000 e che le consegne di attesteranno a 400.000 vetture.
Per la Securities and Exchange Commission tale tweet rappresenta un market mover e pertanto era necessaria l'autorizzazione da parte del board prima della pubblicazione.
La Sec ha gia sanzionato l'amministratore delegato per un tweet del 7 agosto scorso, quando il Ceo dichiarò apertamente di voler delistare l'azienda e di avere già a disposizione i fondi per renderla privata. In realtà, come emerso in un secondo momento, Musk e i consiglieri erano ancora alla ricerca di potenziali investitori.
L'a.d. è stato sanzionato dopo il tweet fuorviante e ha raggiunto un accordo con la Sec basato su tre punti principali: lasciare la poltrona di presidente di Tesla, pagare una multa di 20 milioni di dollari e pubblicare frasi market mover sul social solo dopo l'approvazione dei vertici dell'azienda.
Per la Sec, con il tweet del 19 febbraio però, Musk non ha rispettato il terzo punto e l'amministratore delegato della casa produttrice di auto elettriche rischia quindi nuove sanzioni da parte delle autorità Usa.
Dow Jones Newswires
February 26, 2019 12:56 ET (17:56 GMT)
Il giudice distrettuale americano, Alison Nathan, ha ordinato all'amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, di rispondere entro l'11 marzo alle accuse della Securities and Exchange Commission.
Secondo la Commissione il Ceo del gruppo automobilistico avrebbe violato l'accordo stretto proprio con la Sec con un tweet del 19 febbraio, pubblicato senza l'autorizzazione preventiva dell'azienda come richiesto invece dall'autorità.
Nello specifico, sul social network, Musk ha scritto che Tesla produrrà circa 500.000 automobili nel 2019, chiarendo in un secondo momento che "il tasso di produzione annualizzato a fine anno" sarà intorno a quota 500.000 e che le consegne di attesteranno a 400.000 vetture.
Per la Securities and Exchange Commission tale tweet rappresenta un market mover e pertanto era necessaria l'autorizzazione da parte del board prima della pubblicazione.
La Sec ha gia sanzionato l'amministratore delegato per un tweet del 7 agosto scorso, quando il Ceo dichiarò apertamente di voler delistare l'azienda e di avere già a disposizione i fondi per renderla privata. In realtà, come emerso in un secondo momento, Musk e i consiglieri erano ancora alla ricerca di potenziali investitori.
L'a.d. è stato sanzionato dopo il tweet fuorviante e ha raggiunto un accordo con la Sec basato su tre punti principali: lasciare la poltrona di presidente di Tesla, pagare una multa di 20 milioni di dollari e pubblicare frasi market mover sul social solo dopo l'approvazione dei vertici dell'azienda.
Per la Sec, con il tweet del 19 febbraio però, Musk non ha rispettato il terzo punto e l'amministratore delegato della casa produttrice di auto elettriche rischia quindi nuove sanzioni da parte delle autorità Usa.
Dow Jones Newswires
February 26, 2019 12:56 ET (17:56 GMT)
