corradotedeschi
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Nello yoga i mudra sono gesti delle mani che hanno un importante effetto a livello energetico. Servono a evitare la dispersione di energia dal corpo, indirizzandola dove è necessario.
Ad ogni mudra sono associati particolari benefici, e la cosa interessante è che molti di questi gesti li compiamo quotidianamente anche noi scettici occidentali, quando per esempio uniamo le punte delle dita in cerca di ispirazione o stringiamo le mani a pugno per contenere la rabbia.
Nello yoga il gesto di unire le mani al petto viene utilizzato per armonizzare il coordinamento degli emisferi destro e sinistro del cervello, ma serve anche per rafforzare il raccoglimento interiore e offre armonia, equilibrio, calma, tranquillità e pace.
Añjali Mudrā, chiamato anche Atmanjali Mudra o gesto del saluto, in sanscrito significa “riverire benedicendo” ed è un gesto dalla storia antichissima: in Europa venne addirittura “vietato” durante la cristianizzazione, salvo poi essere introdotto ad uso esclusivo di preti e monaci.
I popoli celtici lo utilizzavano per entrare in contatto con i loro dei e in Oriente, dove il suo uso è ampiamente diffuso, simboleggia gratitudine e le buone intenzioni di chi lo utilizza.
Nello yoga i mudra sono gesti delle mani che hanno un importante effetto a livello energetico. Servono a evitare la dispersione di energia dal corpo, indirizzandola dove è necessario.
Ad ogni mudra sono associati particolari benefici, e la cosa interessante è che molti di questi gesti li compiamo quotidianamente anche noi scettici occidentali, quando per esempio uniamo le punte delle dita in cerca di ispirazione o stringiamo le mani a pugno per contenere la rabbia.
Nello yoga il gesto di unire le mani al petto viene utilizzato per armonizzare il coordinamento degli emisferi destro e sinistro del cervello, ma serve anche per rafforzare il raccoglimento interiore e offre armonia, equilibrio, calma, tranquillità e pace.
Añjali Mudrā, chiamato anche Atmanjali Mudra o gesto del saluto, in sanscrito significa “riverire benedicendo” ed è un gesto dalla storia antichissima: in Europa venne addirittura “vietato” durante la cristianizzazione, salvo poi essere introdotto ad uso esclusivo di preti e monaci.
I popoli celtici lo utilizzavano per entrare in contatto con i loro dei e in Oriente, dove il suo uso è ampiamente diffuso, simboleggia gratitudine e le buone intenzioni di chi lo utilizza.