Ho FATTO LA PROVA COSTUME...

Chi sbaglia a calcolare la Tasi non dovrà pagare sanzioni né interessi. La «protezione» è assicurata dallo Statuto del contribuente (la legge 212/2000), come ha ricordato il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, nella risposta a un question time in commissione Finanze Camera. Secondo l'articolo 10 dello Statuto, il contribuente non deve essere sanzionato se commette una violazione «a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell'amministrazione» o per «obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria».
 
Dopo il chiarimento del Governo alla Camera , chi regolarizza la propria posizione in ritardo rispetto alla scadenza del 16 giugno lo potrà fare pagando solo l'imposta dovuta, senza sanzioni e interessi. La risposta al question time non dice entro quando bisogna pagare per evitare le sanzioni, ma precisa che la situazione sarà monitorata dal Governo.
 
Oltre a essere la scadenza per il pagamento dell'acconto di Tasi e Imu, il 16 giugno è anche la data entro la quale possono mettersi in regola i contribuenti che hanno eseguito un versamento insufficiente della seconda rata Imu del 2013, quella per intenderci da pagare entro il 16 dicembre scorso.
In questo caso, basta pagare la differenza dell'imposta senza sanzioni e interessi.

Sempre entro il 16 giugno può mettersi in regola senza penalità o more anche chi non ha ricevuto dal Comune i bollettini della Tares 2013 e ha sbagliato i conteggi.
La stessa regola vale anche per la mini-Imu pagata il 24 gennaio scorso.
 
Secondo le regole ordinarie, chi sbaglia a calcolare un'imposta – ma non rientra nelle condizioni per vedersi abbuonati sanzioni e interessi – può mettersi in regola con il cosiddetto ravvedimento operoso, pagando, oltre all'imposta dovuta:
- lo 0,2% di sanzioni per ogni giorno di ritardo se versa entro il 14° giorno;
- il 3% di sanzioni se si mette in regola tra il 15° e il 30° giorno;
- il 3,75% di sanzioni se paga tra il 31° giorno e un anno dalla scadenza del versamento, sempre che nel frattempo il Comune non abbia avviato attività istruttorie per il recupero delle somme non versate.

A queste sanzioni va poi aggiunto l'1% annuo di interessi legali, rapportato ai giorni di ritardo (ad esempio 0,5% per sei mesi di ritardo). di Cristiano Dell'Oste e Giovanni Parente - Il Sole 24 Ore -
 
Sono iniziati i mondiali di calcio e ne approfitto per farvi qualche confidenza in proposito. Sarà brutto dirlo, ma non sono un grande seguace di questo sport. Anzi, a dircela tra noi, me ne frego altamente. Da adolescente ero un grande appassionato, e ho praticato il calcio come sport di riferimento della mia giovinezza. Praticamente giocavo sempre a calcio: con la squadra del paese, con i compagni di scuola e con gli amici della parrocchia. Talvolta anche con i meno amici, assai più grandi me.
Poi, crescendo, mi sono allontanato da questo questo sport, smettendo anche di praticarlo. Sarà stato perché non ero un fenomeno e né lo sarei potuto diventare; sarà stato perché il gentil sesso iniziava ad esercitare su di me qualche forma di fascino e attrazione, ma fatto è che non l'ho più praticato. E ho smesso anche di seguirlo: quando hanno appeso le scarpe al chiodo (come si sul dire nel gergo) i veri fenomeni del calcio di allora, ossia gente come Maradona, Platini, Falcao, Zico e molti altri ancora. Fenomeni, a parer mio, mai più incarnati da altri giocatori venuti in seguito, almeno credo.
Bei tempi, debbo dire. Se non altro perché ero appena un ragazzino e vivevo nella spensieratezza tipica di quella giovanissima età.
Arriviamo ai giorni nostri. Ora c'è il mondiale, che si gioca in Brasile. Ovviamente partecipa anche la nostra Nazionale. Quella benedetta da Napolitano prima della partenza, tanto per intenderci. Ecco, il punto è proprio questo. Perché in queste occasioni, come sempre accade, si celebra il trionfo dell'ipocrisia. Vi chiederete perché, immagino. Cerco di spiegarlo, sperando di non urtare troppo la sensibilità di chi la pensa in maniera differente da me.
Tutti che esortano a far tifo per la Nazionale. Tutti che si richiamano all'unità nazionale, all'orgoglio nazionale, all'amore patrio e alla difesa del patriottismo italico. Patriottismo che (secondo loro) si consacra nella disputa di una partita di pallone, seppur importante, giocata dall'altra parte del mondo. Perché, dicono, la Nazionale, in questo evento, rappresenta l'Italia nel mondo. E quindi ne è il testimonial.
Discorso ineccepibile, almeno in apparenza.
Ma le cose non stanno esattamente così. Perché il mondo, dell'Italia del pallone, finito il mondiale, se ne dimenticherà nel giro di qualche giorno, o settimana. E tornerà a vedere quello che l'Italia effettivamente è nel mondo e l'esempio che ne offre la nostra beata classe politica. E, in ogni angolo del mondo (non solo in Brasile) ci si ricorderà che questa è l’Italia degli incarichi di stato, di governo e dei compensi faraonici a favore degli amici degli amici. E’ l’Italia dell’arroganza e della prepotenza dei forti sui più deboli.
E’ l’Italia della corruzione, dell’evasione, della concussione, dei favoritismi, delle lobby, delle caste,delle banche e dei banchieri. E’ l’Italia dell’impunità, della criminalità, della malavita e del malaffare. E’ l’Italia dei politici cialtroni, delle loro incapacità e del loro fallimento. E’ l’Italia dell’oppressione fiscale, della disoccupazione e dello sterminio di massa di migliaia di imprese. E’ l’Italia dei salvataggi bancari.
L’Italia in cui, se fai fallire una banca, puoi anche aspirare ad un incarico ancor più di prestigio e di responsabilità. Questa è l’Italia dove il merito è sostituito dal demerito. E’ l'Italia delle scuole dove i genitori fanno la colletta per comprare la carta igienica. E’ Italia dei politici falliti che, non contenti della catastrofe che sono stati capaci di commettere, stanno continuando ad ordire giochi di palazzo per garantirsi i privilegi faraonici per loro e per i loro amici.
E' l'Italia della mattanza degli azionisti del Monte Paschi. L'Italia delle tangenti, del Mose e dell'Expo. E questo solo per citare qualche ultimo evento che mi salta in mente. Sorrido assai quando leggo di Napolitano che, rivolgendosi alla Nazionale, esorta i giocatori dicendo loro: "giocate (il mondiale, ndr) con INTELLIGENZA, DIGNITÀ E ONORE".
Non so se per ironia della sorte o per qualche altra diavoleria, ma sembrano tutte virtù reiteratamente calpestate in questa Italia. E in questo contesto non c'è partita, purtroppo.
Per questo tiferò la Nazionale, ma non tiferò l'Italia. Questa Italia da basso impero.

Paolo Cardenà!
 
Sono iniziati i mondiali di calcio



Non so se per ironia della sorte o per qualche altra diavoleria, ma sembrano tutte virtù reiteratamente calpestate in questa Italia. E in questo contesto non c'è partita, purtroppo.
Per questo tiferò la Nazionale, ma non tiferò l'Italia. Questa Italia da basso impero.

Paolo Cardenà!


Tu comincia a smettere di leggere articoli come questi e tieni ben presente una cosa......anzi LA cosa.....

...che tu ed io (e chi vorrà aggiungersi) un bel giorno....finite le preoccupazione,i problemi e tutti li capzichecesefregheno......andremo in Brasile.....

.....un postaccio se non uguale anche peggio dell'italia....pieno di corruzione e di tutti i difetti elencati in articoli come questo......

ma non ce ne fregherà una nerkia....perchè noi ci stracceremo di fìga 24 ore al giorno 7 su 7 ,365 giorni all'anno 366 se bisesto....:D:D:D

e li un bel giorno lasceremo questa valle di lacrime per un overdose di pilloline.....ma al momento dell'ultimo sospiro il nostro batacchio si ergerà ancora maestoso infilzandosi ripetutamente negli Ollyfizi di una ventenne facendola sguaire come una sciacalla.....:D

ho detto....:D
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Back
Alto