Ho sognato che...

Recentemente ho recuperato una scatola di latta che era ancora a casa dei miei genitori e che conteneva cartoline e lettere (ebbene sì: ai miei tempi si soleva scrivere) di svariate fanciulle.
Senza leggerle, ho buttato via tutto, tranne una cartolina del mio Consigliere Spirituale, Emmeà.

Sarà per questa immersione nel passato che stanotte ho sognato Laura F.,, una mia compagna delle superiori che mi piaceva (in effetti piaceva a quasi tutti i maschi della classe), ma con la quale non ci ho mai neanche provato perché pensavo di non avere speranze.
Dopo che si trasferì da Milano a Bologna le scrissi che m'era piaciuta e ci scambiammo qualche lettera.
Anni dopo la ritrovai su Twitter, ci scambiammo i numeri di telefono, e un dì che lei passava per Milano ci rivedemmo per una pizza, io con una moglie e un terzo dei miei discendenti, lei con il 100% dei suoi figli unici.


Ma sto divagando.


Ebbene: nel sogno limonavo con Laura F.!
E, come succedeva ai bei tempi, dopo aver limonato si stabiliva che si stava insieme.
Mi sa che nel sogno ero sposato con la mia attuale coniuge. Dettagli.

La cosa particolare del sogno è che, dopo questa limonata attesa da una 40ina d'anni e dopo il lieto formarsi d'una coppia clandestina, a un certo punto m'accorgevo che erano passati diversi giorni dal fatidico pomiciare e io non avevo nemmeno telefonato a Laura F.
Che stronzo, vero?

Tiziano Sclavi ci farebbe almeno una storia su un incubo del genere.
 
come dicevo nell'altro thread, ho dormito dalle 23 alle 5.01 che per me ormai è un record.

Ho sognato che ero in giro in una città che poteva essere Parma, ma a volte Napoli.
Uguale uguale :-o ma si sa, i sogni...
Comunque più Parma.
C'erano parecchie persone, miei conoscenti e parenti, fra cui mio fratello e mio padre. Era inverno, eravamo vestiti pesante, in particolare io , mio padre e mio fratello avevamo dei cappotti blu, importanti (mai avuti nessuno dei tre), pantaloni di lana, belle scarpe, ma con golf e camicia, senza giacca e cravatta.
Facevamo il giro delle pasticcerie (ecco perché Napoli, forse, per me i dolci di Napoli non hanno confronti nel mondo), come se dovessimo assegnare un punteggio.
In effetti a un certo punto appare un tizio, con una mappa stradale, ed assegniamo un punteggio.
Mio padre e mio fratello danno il punteggio VALIDA, ed io BISVALIDA.

Chi si ricorda le valide e bisvalide delle figurini Panini? C'erano anche le pentavalide se non ricordo male.

A questo punto alle nostre spalle arriva Titano che dice " solo tu bisvalida?" Ed assegna un punteggio che non ricordo, ma aveva a che fare con la Borsa, e nel sogno era superiore alla bisvalida.

Titano, se leggi, sappi che ti ho sognato, un attimo, una figura indistinta, alta.
Ma c'eri.
 
Pure io ho sognato Titano

Sotto il Crystal Palace, al tavolino di un bar, mangiava una pizzetta e beveva un succo all'ananas.
Era in jeans e maglione colorato.
 
mi piacevano i cappotti però.
Bei cappottoni da persone importanti.
Mio fratello che poteva posare per le riviste di moda, come al solito, mio padre un distinto signore, bellissimo.
Io raffazzonato, con la camicia che non sta dentro ai pantaloni, il golf che fa le pieghe e le scarpe che si sporcano da sole, anche se cammino sui tappeti.
Come è in realtà.
 
Ho sognato che in un armeria mi stavano preparando un fucile speciale su misura per me. E io non ero daccordo su come stavano montando il cannocchiale. Avevani limato via tutta la slitta weaver
 

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