Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis (6 lettori)

andgui

Forumer storico
Va bene riempita la pancia in tutti i sensi ho fatto anche un giro sui forum.

Io non finirò mai di stupirmi della stupidita' (apparente?) delle persone.

Mi riferisco, come al solito, a quelli di Eems.

Che sono un vero caso clinico, e in quanto tali spesso oggetto delle mie attenzioni, nella mia versione di medico.
Perché dico questo?

Perché leggo che il nuovo conto energia avrebbe penalizzato in maniera marcata i grandi impianti e, in misura notevolmente inferiore, i piccoli impianti.

Dico avrebbe, perché l'ho letto ma non verificato.

Ebbene leggo su quel thread che questo sarebbe un elemento a favore di quel titolo in quanto la società, che produce moduli e celle, ha puntato si impianti di piccola taglia.

Mai letto stupidaggine più grande.

Dando per scontato che il nuovo conto energia determini una contrazione del mercato complessivo (diminuiscono i grandi impianti perché meno convenienti, resta invariato il trend dei piccoli).

Ebbene dando per scontato che questo sia il trend non vi e' chi non vede l'erroneità del ragionamento.

Infatti e' chiaro che comunque si determinerà un eccesso di offerta e che, a parità di capacita' produttiva, le società che perdono vendite di moduli e celle sul mercato dei grandi impianti cercheranno di recuperare quote di mercato sul mercato dei piccoli impianti.

E che l'accresciuta pressione competitiva non potrà che riflettersi sui prezzi, con conseguente flessione dei margini già oggi risicati dei produttori di celle e moduli.

A parte che io ho una speranza, sia pur minima, che, non la gente comune, ma i nostri governanti, prima o poi si opporranno alla follia collettiva di pagare 40 centesimi quello che viene venduto a 13, che compriamo dalla Francia a 9 e che potremmo produrre a 7.
Forse tra due o tre anni, quando l'esborso raggiungerà il valore di una finanziaria si decideranno.
Io ci spero.

andgui.
 

salcatal

Come i Panda
A parte che io ho una speranza, sia pur minima, che, non la gente comune, ma i nostri governanti, prima o poi si opporranno alla follia collettiva di pagare 40 centesimi quello che viene venduto a 13, che compriamo dalla Francia a 9 e che potremmo produrre a 7.
Forse tra due o tre anni, quando l'esborso raggiungerà il valore di una finanziaria si decideranno.
Io ci spero.

andgui.

Io no.

Perché ogni dibattito in Italia, come già ho detto, e' avvelenato dalla disinformazione di base.

Anche quelli economici.

E allora capita di vedere intere trasmissioni televisive, che durano ore, in cui politici di sponde contrapposte dibattono sul nulla, essendo ignote le cose di cui discutono, a loro, al conduttore e conseguentemente ai poveretti che tentano di seguire la trasmissione.

E allora capita di sentire cazzate enormi quali:

a) che se non ci fosse stato Tremonti avremmo rischiato di fare la fine della Grecia e del Portogallo;

b) che le banche italiane hanno retto meglio alla crisi perché erano gestite con criteri più prudenziali;

c) che il settore del fotovoltaico genera Pil, quando invece, con il folle sistema che si e' messo su assomiglia tanto a una estorsione legalizzata.

Si tolgono soldi dalle tasche di tutti gli Italiani e li si mettono nelle tasche di pochi, tra cui la gran parte imprese straniere e poche italiane (tra cui quella della famiglia Prestigiacomo).

Il risultato e' una evidente distruzione di ricchezza, in quanto i soldi pagati in più sulla bolletta (miliardi) sono tutti consumi in meno che, quelli si', creerebbero ricchezza.

Siamo un paese che riesce a farsi male da solo come nessun altro, per tutelare pochi e ben individuati e individuabili interessi, spesso illeciti e quasi sempre in palese conflitto di interessi (Prestogiacomo in questo caso).
 

salcatal

Come i Panda
Buongiorno e buona domenica.

Ho letto tutto il Sole 24Ore dato che mi sono svegliato presto (potenza dei tablet) con particolare attenzione a:

1) Resoconti dell'assise di Confindustria;

2) Studio di Mediobanca sulle medie imprese in relazione anche a quelle (poche) che si quotano.

Tutti elementi che rafforzano le mie convinzioni.

Che e' quello di un paese vecchio, senza slancio, ripiegato su se stesso e, soprattutto, profondamente ipocrita e bugiardo.

Inutile soffermarsi su singoli aspetti, anche se lo studio di Mediobanca merita qualche riflessione.

Il quadro generale e' ben chiaro ed e' triste.
Ora gli imprenditori, in qualche modo, vorrebbero accreditare l'ipotesi di un paese duale, da un lato le imprese che producono, stanno sul mercato e creano ricchezza, dall'altro il settore pubblico e la politica che e' inefficiente, costosa, sperperatrice, incapace di fare il suo mestiere.

Perché dico questo.

Perché tutti sanno quali sono le cose da fare in Italia per rimetterla in carreggiata:

1) Tagliare drasticamente la spesa corrente e gli sprechi della politica;

2) Avviare una serie di progetti infrastrutturali (es. banda larga) e mettere mano a un serio progetto per la scuola (sia essa pubblica o privata non importa);

3) Fregarsene altamente se per effetto degli investimenti sub b) il deficit dovesse schizzare in alto, in quanto sono investimenti che si ripagano da soli;

4) Diminuire drasticamente la pressione fiscale, sulle imprese e sui giovani, cioè sulle realtà potenzialmente dinamiche del paese, anche a costo di fare una patrimoniale sui pensionati (che così restituirebbero parte di quanto hanno sottratto).

Se dovessi dare delle priorità, io direi 4) in ottica di breve e 2) in ottica di lungo, privilegiando la scuola che ne ha bisogno urgente, anche se mi rendo conto che e' un'impresa mettere mano alla scuola.

Ma non e' che si tratta di fare rivoluzioni.

Basterebbe che domani mattina Gelmini convocasse i Presidi di tutta l'Italia e dicesse, cosa rivoluzionaria:

D'ora in poi avete una sola mission:

Educare l'uomo e il cittadino;

Far acquisire, cioè, competenze e abilita'.

Quindi organizzatevi e riorganizzate, ma soprattutto diffondete nelle scuole il nuovo verbo.

E per far capire che non sto scherzando, sappiate che ogni sei mesi degli ispettori consulenti verranno a verificare lo stato di avanzamento dei vostri lavori.
 

salcatal

Come i Panda
Ovviamente non si farà mai nulla e chiusa l'assise di Confindustria, e anche a lavori in corso, la maggioranza schiacciante di quegli stessi imprenditori che parlano di massimi sistemi e di mercato, e che criticano la politica, continueranno a fare quello che hanno sempre fatto.

Appoggiare e favorire l'elezione di politici con determinate caratteristiche, cioè capaci, senza farsi scrupolo alcuno, di togliere risorse al settore pubblico per darle a loro.

Ora con appalti, ora con finte privatizzazioni, ora con contributi e/o con finanziamenti agevolati, ora con cariche in imprese pubbliche.

Non importa come, ma la mission e' chiara.

Che non e' quella, per carita', di trovare la strada per creare ricchezza (aumentare la torta).

No la mission e' questa:

Devo accrescere la consistenza della mia fetta di torta, devo farlo a tutti i costi, ma poiché già rischio di mio e do' lavoro non mi chiedete pure di lavorare per accrescere la torta.

Quindi ho diritto di aumentare la mia fetta, ho diritto di farlo a scapito delle
fette degli altri.

Questo e' il modo di ragionare della gran parte degli imprenditori italiani, almeno di quelli che contano.

Per capirlo non ci vuole molto.

Basta guardare le loro biografie imprenditoriali.
 

salcatal

Come i Panda
A questo punto trasparenza vuole che io faccia un nome che esemplifichi il tutto ed io, trasparentemente, lo devo e lo voglio fare.

Luigi Abete, il fratello di Giancarlo, quello intelligente (eufemismo).:D:D
 

salcatal

Come i Panda
Intanto leggo le dichiarazioni di tale Mario Borghezio, non capisco perché qualcuno si prenda la briga di intervistare uno che non ha mai detto niente perché niente e' capace di dire.

Perché per dire qualcosa bisogna essere uomini.

E per essere uomini non basta esserlo anagraficamente.

Occorre che sia schioccata la scintilla dell'intelligenza, cosa che per il personaggio non e' mai avvenuta.

Cosa ha detto, o avrebbe detto?

Napoli che puzza di rifiuti e camorra e i napoletani non fanno parte dell'Europa.

Ora io non sono napoletano e sono il primo ad essere consapevole che a Napoli, nel suo hinterland e in gran parte della provincia di Caserta, quella per capirci che ruota intorno a Napoli, sull'asse Casal di Principe, siano una metastasi quasi inguaribile.

Ma questo non autorizza un eurodeputato a pronunciare quelle frasi.

Se non altro per il rispetto enorme dovuto nei confronti di chi, la minoranza, in questi posti ci vive e lavora in maniera onesta e a testa alta, con evidenti sacrifici, correndo rischi personali e rifuggendo da ogni possibile scorciatoia, pur vedendo chiaramente che all'angolo della scorciatoia c'era il tesoro pronto per lui.

Perché era chiaramente una scorciatoia senza via d'uscita.

Quindi riassumendo:

1) Borghezio ha ragione nel merito;

2) Borghezio, e la Lega, ha torto marcio nel metodo.

E ora non mi venite a dire, per carità, che la Lega certe cose non le denuncia e non prende le distanze da questi esponenti meridionali contigui alla camorra, perché persegue il suo disegno di federalismo.

La Lega dovrebbe dire la verità, per quello che e'.

Noi siamo alleati con questi personaggi in odore di camorra perché temiamo che senza di loro non vinciamo le elezioni e non andiamo al Governo ad occupare il 50% delle poltrone in Italia, pur disponendo del 10% di voti.

Sorvolo sulle repliche degli esponenti meridionali, all'insegna delle solite stronzate della civiltà e che confermano, tristemente, che Borghezio ha ragione.

Perché se uno fa politica qui e non vede la metastasi che lo circonda o e' cieco e sordo, ma non muto perché parla a vanvera, o e' quanto meno in qualche modo colluso.
 
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salcatal

Come i Panda
Buongiorno:-o

Sal!:-o

:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:

ma...:mad::mad:perchè sei così irrequieto????:devil::devil::devil::devil:

Perché io vado in giro, spulcio dossier, sento persone.

E ho visto cose che voi umani del Nord non potete neanche immaginare, al largo del Maschio Angioino e di Castel dell'Ovo.:D:D


[ame]http://www.youtube.com/watch?v=zmdFI-xnFL8[/ame]
 
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dariomilano

novellino
Due banche centrali, due risposte diverse

Posted on Maggio 6, 2011
Filed Under Economia globale, Bolle speculative, Crisi Internazionali, Inflazione, Banche Centrali

La BCE ha iniziato ad alzare i tassi alcune settimane fa. L’aumento
dell’inflazione, misurata dagli indici ufficiali, sta iniziando a spaventare
gli esponenti della BCE, che con questo rialzo dei tassi cercano di dare al
mercato il segnale che una crescita troppo sostenuta dei prezzi non
sarà tollerata.​
Per contro, negli USA i prezzi stanno aumentando piu’ o meno come in
Europa, ma sembra che la FED, al momento, non sia intenzionata ad
alzare i tassi.
In linea generale, Europa ed USA sono economicamente più o meno
in situazioni simili. Cambiano un po’ i numeri, ma la sostanza è la stessa.
L’economia ha iniziato a riprendersi e mostri segni di crescita abbastanza
buoni, ma questo a discapito dei bilanci pubblici che mostrano deficit
spesso rilevanti e debiti pubblici in aumento. Entrambe le banche centrali
hanno aumentato notevolmente la massa monetaria.
Poi, come dicevo, ci sono varie sfumature, anche abbastanza importanti, che
sono differenti. Ma la sostanza è abbastanza simile.
Come mai di fronte ad una situazione economica simile le risposte delle due
Banche Centrali sono state diverse?
A mio avviso, e anche secondo alcuni analisti, le Banche Centrali agiscono
per evitare il ripetersi dei loro maggiori errori e fallimenti. Infatti, le Banche
Centrali, manipolando a loro piacimento le masse monetarie, hanno spesso
commesso errori che hanno avuto notevoli ripercussioni sull’economia dei
rispettivi paesi.
Quali sono stati i maggiori errori di FED e BCE?
Per quanto riguarda la FED, il suo maggiore fallimento fu la Grande Depressione.
Tra la fine del 1929 e i primi anni ‘30, una grande crisi economica si abbatté
sull’America e su altri paesi anche europei, ma sicuramente fu negli USA a colpire
maggiormente. I risultati della Depressione furono milioni di disoccupati,
contrazione del PIL, fallimenti a catena di banche e aziende e, soprattutto, deflazione.
Uno dei pochi casi della storia dove ci fu una vera e propria contrazione dei prezzi.
Le motivazioni della Grande Depressione sono varie e diverse scuole economiche
(keynesiani, austriaci, monetaristi) hanno dato chiavi di interpretazione diverse. Tuttavia,
la posizione monetarista è molto “pesante” negli USA e secondo tale posizione la
Grande Depressione si materializzò perché la FED non aumentò adeguatamente la
massa monetaria al fine di bilanciare la distruzione della medesima a seguito dei
fallimenti bancari.
Risultato è che negli USA la FED presta particolare attenzione al fatto che gli
aggregati monetari crescano adeguatamente, in modo da evitare il ripetersi di un
evento simile alla Grande Depressione. Per la FED, la deflazione va evitata usando
ogni strumento possibile.
In Europa, la BCE è essenzialmente erede della Banca Centrale di Germania,
la Bundesbank. L’errore maggiore della Bundesbank nella sua storia fu l’iperinflazione
nella Germania di Weimar, che secondo molti provocò poi il caos e le problematiche
che favorirono l’ascesa del nazismo.
In ogni caso, l’errore da evitare per la BCE è l’iperinflazione. In Europa, nonostante
le varie crisi economiche, probabilmente non si è mai vissuta un’esperienza come la Grande
Depressione, quindi non c’è grande consapevolezza circa gli effetti di una forte deflazione.
Invece, c’è grande consapevolezza di cosa può portare un aumento eccessivo degli
aggregati monetari e gli effetti sui prezzi. E’ ovvio, quindi, che dopo il forte aumento
della massa monetaria degli ultimi anni, messa in atto per fronteggiare la crisi
economica del 2008/2009 prima e la crisi dei PIIGS del 2010 poi, queste prime
avvisaglie di aumento dei prezzi iniziano a spaventare.
Conclusioni
A mio avviso, combinando quanto detto sopra, il risultato potrebbe essere che
nei prossimi mesi gli asset americani (indici azionari) ed anche i metalli preziosi espressi
in dollari, potrebbero continuare a muoversi verso l’alto, facendo anche meglio, dal
punto di vista nominale, degli indici europei. Il dollaro, tuttavia, potrebbe essere debole
ancora per diverso tempo, salvo che i problemi dei PIIGS tornino a mettere paura.
 

salcatal

Come i Panda
Articolo ingenuo.

Va bene semplificare, ma non al punto di distorcere la realta'.

Dire che la Grande depressione e' stato un fenomeno solo americano e' una distorsione della realta', come dire che la BCE e' la Bundesbank.

Altra evidente distorsione e' la considerazione sulla deflazione come fenomeno unico sperimentato durante la grande depressione.

Dario ma dove li peschi questi articoli?:wall:
 

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