dondiego49
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dimenticavo a 15,900 vendo il long
Idee e grafici. - Cap. 2 (6 lettori)
- Creatore Discussione Rock'n'rolluck
- Data di Inizio
dondiego49
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nastro
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ho letto non concordo con le cose che lego ma e normale sono abituato a mettermi nei guai sempre contro corrente le cose facili non mi piaccionoper ora sempre long ma con SP 600
mi sa che contro corrente non sei tu...
è normale avere visioni diverse...ma certo la tua bravura e la tua esperienza non sono in discussione...
e neanche la tua vacchetta...
dondiego49
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mi sa che contro corrente non sei tu...
è normale avere visioni diverse...ma certo la tua bravura e la tua esperienza non sono in discussione...
e neanche la tua vacchetta...
ora uso la codina di Malu' il mio amico che ce sul avatar se lo vedo con coda vassa marca male altrimenti vado long
dondiego49
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News
02/10/2012 13:00
Se l'Europa reagisse così...
Jw Partners
Che l'Europa possa risorgere da una situazione politico-economico-finanziaria molto complicata così come il team di Ryder Cup è riuscito a fare a partire dal tardo pomeriggio di sabato per un trionfo tanto inaspettato quanto entusiasmante è ovviamente il sogno di tutti. Nel mondo reale purtroppo le cose non sono così semplici. Intanto però godiamoci la relativa tranquillità che Draghi e Bernanke sembrano aver costruito con il loro attivismo. L'economia reale continua a fare fatica e questo spiega come il mercato non riesca per ora a costruire ulteriori guadagni sull'entusiasmo iniziale di agosto e buona parte di settembre. Il nostro scetticismo nei confronti dell'efficacia dell'atteggiamento della Federal Reserve (e i timori per l'aumentata instabilità futura), di cui abbiamo spesso scritto, non ci impediscono comunque di essere coscienti che la liquidità rintanatasi per mesi a tassi negativi in attesa di un 'armageddon' per ora scongiurato continueranno a cercare destinazioni più proficue in termini di rendimento. I mercati azionari e quelli periferici ed emergenti (azionari e non, a noi piacciono come valute Polonia, Messico e Turchia) sembrano essere la destinazione più naturale e continueranno ad esserlo almeno per qualche settimana. Specialmente se nel breve periodo qualche dato economico sarà migliore delle attese grazie al 'sentiment' meno pessimista. In Europa lo stress test spagnolo, i budget spagnoli e francese e le notizie che giungono dalla Grecia sembrano interessare meno gli operatori e l'attenzione del mercato dovrebbe tornare sui dati economici con gli indici di attività in primo piano per tutta la settimana, prima che la situazione dell'occupazione americana si prenda tutto il palcoscenico venerdì con i Non-Farm Payrolls. Dopo i dati asiatici di stanotte che confermano una crescita deludente (PMI cinese e indiano, bilancia commerciale coreana, indiana e indonesiana), in mattinata i PMI manifatturieri dell'eurozona hanno dato qualche debole segnale di miglioramento (peggiori delle attese invece in Svizzera, Svezia e Norvegia). Buono l'ISM manifatturiero americano appena pubblicato. Gli indici PMI continueranno per tutta la settimana: PMI servizi europei e UK, ISM servizi americano (tutti mercoledì), PMI canadese (giovedì). Altri dati da segnalare: in US gli ordini di fabbrica (giovedì); nell'eurozona la disoccupazione spagnola ed europea complessiva (martedì), gli ordini di fabbrica tedeschi e la produzione industriale spagnola (venerdì); in Australia la bilancia commerciale (mercoledì), i permessi di costruzione e le vendite al dettaglio (venerdì). , Altri eventi che potrebbero generare attenzione sono l'asta spagnola martedì e il primo dei tre dibattiti elettorali Obama-Romney, mercoledì. Banche centrali. Come di consueto il primo giovedì del mese vedrà all'opera BoE e ECB. Dalla prima non si attendono cambiamenti (0.50% e 375 miliardi di programma complessivo di acquisto titoli), mentre è improbabile ma non impossibile che Draghi conceda un ulteriore taglio di 25bp portando i tassi a 0.50%. Più incerte le mosse della Reserve Bank of Australia che martedì potrebbe tagliare i tassi di 25bp portandoli a 3.25% così come della banca centrale polacca attesa mercoledì a un possibile ritocco da 4.75% a 4.50%. I tassi resteranno fermi in Giappone (0.10%, venerdì) e quasi sicuramente anche in Russia (8.00%, venerdì). Giovedì sera non passeranno inosservate le minute dell'ultimo FOMC, quello che ha lanciato il QE Infinity. BUONA TENUTA DEL SUPPORTO. RESTIAMO LUNGHI. Il lungo tattico per ora non ha dato gioie particolari ma rinfranca la tenuta del supporto che avevamo individuato nell'area compresa tra 1.2823 (media 200 giorni) e 1.2741 (fibonacci 38.2% della salita): il minimo di stanotte (1.2804) ha generato un pronto recupero fin sopra 1.29. Probabilmente l'EURUSD non è il miglior cross con cui scommettere sulla debolezza del dollaro vista la strutturale debolezza della moneta unica ora nuovamente attaccabile dopo il rimbalzo significativo dai minimi di luglio. In ogni caso continuiamo a ritenere l'upside più interessante per le prossime settimane. GR-EXIT? Il grafico mostra la probabilità quotata che almeno uno dei 17 stati che utilizzano l'euro, dichiarino di volerne uscire entro mezzanotte del 31/12/2013 , Entrati nell'ultimo trimestre del 2012 siamo passati dal mercato 'uscita entro 2012' a quello 'uscita entro 2013' che sembra più rappresentativo dei rischi percepiti di medio-lungo periodo. I rischi di un'uscita della Grecia (o altro paese) entro fine 2013 sono stabili poco sotto il 50% dopo essere scesi in maniera significativa nell'ultimo mese: oggi 46.9%. A cura di JW Partners FX Desk Alessandro Balsotti Lorenzo Lorenzi Fonte: News Trend Online
02/10/2012 13:00
Se l'Europa reagisse così...
Jw Partners
Che l'Europa possa risorgere da una situazione politico-economico-finanziaria molto complicata così come il team di Ryder Cup è riuscito a fare a partire dal tardo pomeriggio di sabato per un trionfo tanto inaspettato quanto entusiasmante è ovviamente il sogno di tutti. Nel mondo reale purtroppo le cose non sono così semplici. Intanto però godiamoci la relativa tranquillità che Draghi e Bernanke sembrano aver costruito con il loro attivismo. L'economia reale continua a fare fatica e questo spiega come il mercato non riesca per ora a costruire ulteriori guadagni sull'entusiasmo iniziale di agosto e buona parte di settembre. Il nostro scetticismo nei confronti dell'efficacia dell'atteggiamento della Federal Reserve (e i timori per l'aumentata instabilità futura), di cui abbiamo spesso scritto, non ci impediscono comunque di essere coscienti che la liquidità rintanatasi per mesi a tassi negativi in attesa di un 'armageddon' per ora scongiurato continueranno a cercare destinazioni più proficue in termini di rendimento. I mercati azionari e quelli periferici ed emergenti (azionari e non, a noi piacciono come valute Polonia, Messico e Turchia) sembrano essere la destinazione più naturale e continueranno ad esserlo almeno per qualche settimana. Specialmente se nel breve periodo qualche dato economico sarà migliore delle attese grazie al 'sentiment' meno pessimista. In Europa lo stress test spagnolo, i budget spagnoli e francese e le notizie che giungono dalla Grecia sembrano interessare meno gli operatori e l'attenzione del mercato dovrebbe tornare sui dati economici con gli indici di attività in primo piano per tutta la settimana, prima che la situazione dell'occupazione americana si prenda tutto il palcoscenico venerdì con i Non-Farm Payrolls. Dopo i dati asiatici di stanotte che confermano una crescita deludente (PMI cinese e indiano, bilancia commerciale coreana, indiana e indonesiana), in mattinata i PMI manifatturieri dell'eurozona hanno dato qualche debole segnale di miglioramento (peggiori delle attese invece in Svizzera, Svezia e Norvegia). Buono l'ISM manifatturiero americano appena pubblicato. Gli indici PMI continueranno per tutta la settimana: PMI servizi europei e UK, ISM servizi americano (tutti mercoledì), PMI canadese (giovedì). Altri dati da segnalare: in US gli ordini di fabbrica (giovedì); nell'eurozona la disoccupazione spagnola ed europea complessiva (martedì), gli ordini di fabbrica tedeschi e la produzione industriale spagnola (venerdì); in Australia la bilancia commerciale (mercoledì), i permessi di costruzione e le vendite al dettaglio (venerdì). , Altri eventi che potrebbero generare attenzione sono l'asta spagnola martedì e il primo dei tre dibattiti elettorali Obama-Romney, mercoledì. Banche centrali. Come di consueto il primo giovedì del mese vedrà all'opera BoE e ECB. Dalla prima non si attendono cambiamenti (0.50% e 375 miliardi di programma complessivo di acquisto titoli), mentre è improbabile ma non impossibile che Draghi conceda un ulteriore taglio di 25bp portando i tassi a 0.50%. Più incerte le mosse della Reserve Bank of Australia che martedì potrebbe tagliare i tassi di 25bp portandoli a 3.25% così come della banca centrale polacca attesa mercoledì a un possibile ritocco da 4.75% a 4.50%. I tassi resteranno fermi in Giappone (0.10%, venerdì) e quasi sicuramente anche in Russia (8.00%, venerdì). Giovedì sera non passeranno inosservate le minute dell'ultimo FOMC, quello che ha lanciato il QE Infinity. BUONA TENUTA DEL SUPPORTO. RESTIAMO LUNGHI. Il lungo tattico per ora non ha dato gioie particolari ma rinfranca la tenuta del supporto che avevamo individuato nell'area compresa tra 1.2823 (media 200 giorni) e 1.2741 (fibonacci 38.2% della salita): il minimo di stanotte (1.2804) ha generato un pronto recupero fin sopra 1.29. Probabilmente l'EURUSD non è il miglior cross con cui scommettere sulla debolezza del dollaro vista la strutturale debolezza della moneta unica ora nuovamente attaccabile dopo il rimbalzo significativo dai minimi di luglio. In ogni caso continuiamo a ritenere l'upside più interessante per le prossime settimane. GR-EXIT? Il grafico mostra la probabilità quotata che almeno uno dei 17 stati che utilizzano l'euro, dichiarino di volerne uscire entro mezzanotte del 31/12/2013 , Entrati nell'ultimo trimestre del 2012 siamo passati dal mercato 'uscita entro 2012' a quello 'uscita entro 2013' che sembra più rappresentativo dei rischi percepiti di medio-lungo periodo. I rischi di un'uscita della Grecia (o altro paese) entro fine 2013 sono stabili poco sotto il 50% dopo essere scesi in maniera significativa nell'ultimo mese: oggi 46.9%. A cura di JW Partners FX Desk Alessandro Balsotti Lorenzo Lorenzi Fonte: News Trend Online
dondiego49
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La scadenza ciclica di giovedì scorso, come nelle previsioni, è andata ad intercettare un minimo; giunto con una seduta di anticipo a Wall Street, con un giorno di ritardo a piazza Affari. Ciò ha consentito una proficua liquidazione degli ETF "bearish" suggeriti a protezione (hedging) del portafoglio. L'asset allocation infatti è da mesi fortemente esposta al rialzo (fieno in cascina per i tempi meno generosi), e di tanto in tanto appare ragionevole adottare alcune cautele. A quel punto si trattava di individuare il timing del minimo definitivo. Non abbiamo dovuto attendere molto. Venerdì sull'indice MIB si è chiuso un Buy Sequential setup di DeMark, che evidentemente ha colto il minimo di mercato. Ma non è finita qui: l'attesa era soprattutto per un setup che quest'anno è stato formidabile nell'individuare le ripartenze del listino: il Landry TRIN Reversal. Come anticipato negli ultimi giorni, occorreva una minima reazione per ottenere questo segnale. Il setup di ieri mattina segue quello, clamorosamente positivo, sperimentato sul finire del mese di luglio, e fa ritenere piazza Affari di nuovo pronta per la ripartenza. Obiettivamente non possiamo escludere che la seconda scadenza ciclica di questo mese possa cogliere un minimo secondario; ma il quarto trimestre dovrebbe arridere ancora agli investitori, come dettagliato nel rapporto sulla stagionalità pubblicato lo scorso fine settimana. Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
Lori
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Chi è?
bedaz
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questo dell'articolo di Don... leggo il suo report da anni, anche Don credo lo segua abbastanza.