Idee e grafici. - Cap. 2

salute... sono nuovo del forum :rolleyes:

vi dico i banditi importanti per domani...

lato lettera 145.42 (lo stesso di ieri) 142.48
lato denaro 142.60

buona serata :)
 
[FONT=Verdana, Arial, Helvetica][FONT=Verdana, Arial, Helvetica]Riporto quanto ho letto. Lo riporto qui, giusto perchè certe cose si comprendanop meglio. E stiamo parlando di Gerardo Marciano, non di un qualsiasi pinco pallino, uno dei migliori in italia.
Naturalmente riporto soltanto i punti salienti dell'intervista, il resto lo lascio stare perchè a me interessa che leggiate questo:


L'intervista a G.Marciano
Il mese di aprile porterà una correzione corale sui mercati


In questo momento ho appena chiuso un ulteriore trade in perdita. Negli ultimi 3 mesi, non sono riuscito a trovare per i miei abbonati un trade in guadagno nemmeno a pagarlo.
Infatti, negli ultimi 3 mesi il Portafoglio Weekly (Weekly Report) realizza un risultato negativo di ben oltre il 35%. E pensare che negli ultimi 12 mesi lo stesso Portafoglio è in guadagno di oltre il 110%.
In questo momento ho appena chiuso un ulteriore trade in perdita. Negli ultimi 3 mesi, non sono riuscito a trovare per i miei abbonati un trade in guadagno nemmeno a pagarlo.
Infatti, negli ultimi 3 mesi il Portafoglio Weekly (Weekly Report) realizza un risultato negativo di ben oltre il 35%. E pensare che negli ultimi 12 mesi lo stesso Portafoglio è in guadagno di oltre il 110%. La verità è un'altra: il trading è rischioso, difficile e pericoloso.
Le sconfitte fanno parte del gioco, e se si usa il money management ed un buon metodo, poi verranno di sicuro i tempi migliori. L'importante è usare sempre gli stops e agire solo e sempre per metodi razionali e oggettivi, altrimenti, saranno solo e sempre dolori. E poi, bisogna saper perdere, altrimenti si perderà di sicuro.
[/FONT]

[/FONT]
 
unicredito.png
 
Corea del Nord, annuncio shock
"Via libera ad attacco nucleare contro Usa"


L'esercito nordcoreano ha ricevuto il definitivo via libera per uno "spietato" attacco atomico contro gli Stati Uniti: lo ha reso noto un comunicato dello Stato maggiore dell'Esercito popolare coreano. Washington ha deciso di dispiegare batterie anti-missile a Guam. "Proteggeremo gli americani, le nazioni nostre alleate e la popolazione". Mosca: "Situazione esplosiva"

Lo leggo dopo

APPROFONDIMENTI
Corea del Nord blocca ingressi dal Sud


Nord Corea, Mosca: ''La situazione esplosiva''


TAG
corea, crisi corea, corea del nord, corea del sud, pyongyang, seul


SEUL - L'esercito nordcoreano ha ricevuto il definitivo via libera per uno "spietato" attacco nucleare contro gli Stati Uniti: lo ha reso noto un comunicato dello Stato maggiore dell'Esercito popolare coreano pubblicato dall'agenzia ufficiale di Pyongyang, Kcna. Nella nota si riferisce che l'esercito nordcoreano informa gli Stati Uniti che le minacce americane "saranno annientate da mezzi di attacco nucleare più efficaci, piccoli, leggeri e diversificati". "La spietata operazione delle nostre forze armate rivoluzionarie a questo riguardo hanno superato l'esame e la ratifica finale".

La Corea del Nord ha "formalmente" informato la Casa Bianca e il Pentagono di una potenziale azione nucleare. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando la coreana KCNA, secondo al quale "nessuno può dire se una guerra esploderà o no in Corea e se esploderà oggi o domani".

Il Pentagono aveva confermato in mattinata il prossimo dispiegamento sull'isola di Guam, nell'Oceano Pacifico, di una batteria anti-missile per difendere le sue basi da eventuali attacchi della Corea del nord. La notizia era stata anticipata dal Wall Street Journal, citando una fonte dell'amministrazione, secondo cui Washington è pronto a inviare il sistema noto come Terminal high-altitude area defense battery, o Thaad, per proteggersi da missili a medio e corto raggio. Il dispiegamento del sistema Thaad, spiega il Pentagono, "rafforzerà le capacità di difesa per i cittadini americani nel territorio di Guam e delle forze Usa" di stanza nell'area. Washington, si legge nella nota, "continua a esortare la leadership nordcoreana a cessare le minacce provocatorie e a scegliere la strada della pace, rispettando i suoi obblighi internazionali". Gli Usa, conclude il comunicato, "restano vigili di fronte alla provocazioni nordcoreane e sono pronti a difendere il territorio statunitense, gli alleati, e l'interesse nazionale".

In precedenza, il segretario americano alla Difesa Chuck Hagel aveva detto oggi di prendere "sul serio" le minacce della Corea del Nord ed esortato Pyongyang a metter fine alla sua "pericolosa retorica". Intervenuto alla National Defence University a Washington, Hagel aveva dichiarato che gli Stati Uniti hanno intrapreso passi misurati e ragionevoli di fronte alle minacce di Pyongyang. Ma aveva poi aggiunto che può essere pericoloso sbagliarsi sulla serietà delle minacce altrui: "basta un solo sbaglio e non voglio essere il segretario alla Difesa che una volta si sbagliò".


Intanto, il ministro della difesa sudcoreano ha annunciato un piano d'emergenza che prevede un possibile ricorso alla forza per garantire la sicurezza dei suoi cittadini che lavorano a Kaesong, il complesso industriale in territorio nordcoreano, dove operano però decine di aziende del Sud e 53 mila lavoratori nordcoreani. L'area, l'unica sulla quale esista al momento una condivisione fra Nord e Sud, è stata chiusa da Pyongyang per ritorsione contro le manovre di Seul e Usa.

"Abbiamo preparato un piano d'urgenza e comprende una possibile azione militare, in caso di situazione grave", ha dichiarato Kim Kwan-Jin durante una riunione di deputati del partito conservatore di maggioranza. Il ministero sudcoreano per l'Unificazione ha invitato invece Pyongyang a "normalizzare immediatamente" il traffico tra i due Paesi. Se Pyognyang "persiste nel suo atteggiamento, deve essere consapevole delle ripercussioni delle sue azioni sulle relazioni intercoreane e sulle critiche e l'isolamento dalla comunità internazionale", ha rimarcato il ministero auspicando la rimozione "immediata" delle restrizioni.

La crisi su Kaesong ha avuto un'impennata improvvisa stamattina quando le autorità di Pyongyang hanno prima ritardato e poi sospeso l'ingresso dei lavoratori sudcoreani nell'area industriale. Quasi duecento dipendenti e oltre 150 autotreni provenienti dal Sud sono stati rimandati indietro. La Corea del Nord ha notificato al Sud il divieto di ingresso al distretto, consentendo solo a quelli già presenti di poter tornare a casa. "Il governo della Corea del Sud si rammarica profondamente per il divieto di ingresso e sollecita una pronta revoca", ha commentato il portavoce del ministero Kim Hyung-Seok.

Il ministro, nel resoconto del presidente della commissione parlamentare Yoo Won-chul ripreso dalla Yonhap, ha osservato che si valutano "tutte le opzioni possibili". L'esercito di Seul, nei piani militari, è pronto a demolire il 70% della prima linea del Nord entro cinque giorni nel caso di provocazione grave di Pyongyang contro il Sud, ha detto Yoo.

Prima del blocco degli ingressi deciso dal Nord, a Kaseong risultavano esserci 861 sudcoreani e sette lavoratori stranieri, scesi a 4 dopo che a tre è stato concesso di rivarcare la linea di confine verso mezzogiorno (le ore 5 circa in Italia). Questa mattina, nei piani originari, 484 lavoratori e 371 veicoli di Seul avrebbero dovuto raggiungere Kaesong. A causa del divieto, a 46 persone sarà permesso il rientro nel pomeriggio, lasciando 822 lavoratori al complesso: il calo drastico delle partenze, rispetto agli ipotizzati 466, è legato comunque all'esigenza delle 123 aziende della zona industriale di consentire la regolare operatività degli impianti.

Pochi giorni fa Pyongyang aveva già minacciato di chiudere l'area a sviluppo congiunto se la Corea del Sud non avesse fermato gli "insulti" sul fatto che il distretto restasse aperto "solo per la necessità" di Pyongyang di raccogliere risorse finanziarie fresche. "Se il gruppo di traditori (del Sud, ndr) continua a parlare del fatto che la zona di Kaesong è mantenuta operativa a danno della nostra dignità, allora - aveva riferito l'agenzia ufficiale Kcna - il distretto sarà chiuso senza pietà".

Kaesong genera ogni anno nelle casse nordcoreane flussi per 87 milioni di dollari, in prevalenza grazie ai salari dei circa 53.000 lavoratori impiegati, fornendo supporto a oltre 250.000 persone, includendo anche i familiari.
Se la Corea del Nord continuasse a negare l'ingresso ai lavoratori sudcoreani, sarebbe equivalente alla chiusura del complesso perché le fabbriche di Kaesong non possono mantenere in funzione le linee produttive senza i rifornimenti di materie prime che vengono mandate regolarmente dal Sud al Nord.

Il complesso industriale ha avviato la produzione nel 2004, perlopiù con manodopera nordcoreana e know-how del Sud. Nord e Sud Corea non permettono ai loro cittadini di viaggiare da un Paese all'altro senza autorizzazione, ma finora costituiva un'eccezione quella dei lavoratori di Kaesong. Nella città di frontiera di Kaesong ci sono 120 ditte sudcoreane, dove lavorano 53mila lavoratori nordcoreani. Nel 2012, con la manodopera nordcoreana efficiente e a basso costo, il complesso di Kaesong ha prodotto beni per un valore di 470 milioni di dollari.

Già nel 2009 Pyongyang chiuse la frontiera a seguito delle esercitazioni militari congiunte fra Usa e Sud Corea, bloccando a Kaesong per diversi giorni centinaia di lavoratori sudcoreani. Successivamente ripresero nel complesso le operazioni normali.

La Cina condanna tutte le "azioni e le parole provocatorie" che minacciano "la pace e la stabilità nella penisola coreana e nella regione". Lo ha dichiarato il vicepremier Zhang Yusui, commentando la decisione della Corea del Nord di chiudere il distretto industriale congiunto di Kaesong. Zhang ha rinnovato l' appello già rivolto nei giorni scorsi dalla Cina a "tutte le parti in causa" affinchè "mantengano la calma ed esercitino la moderazione".

Per Mosca, la situazione che si è creata tra la Corea del Nord e la Corea del Sud è "esplosiva". Lo ha detto il viceministro degli esteri Igor Morgoulov, esprimendo la preoccupazione della Russia. "Non penso che nessuna delle parti stia deliberatamente cercando di scatenare un'azione militare - ha spiegato Morgoulov all'agenzia Interfax -, ma nell'attuale atmosfera surriscaldata un elementare errore umano o un problema meccanico potrebbero bastare a causare sviluppi incontrollati cher farebbero precipitare la situazione a livelli critici". (03 aprile 2013)
 
mmmmmmm........canale sul 4 ore
Potrebbe diversificare dai vs grafici in quanto
questo è su CFD .
Però si nota bene i tocca sponda sotto/sopra .
Lo stok è ancora direzione sud .
Tracciata la trendline nera che evidenzia i 15600
forse per il cambio trend al momento attuale........potrebbe pure abbassarsi. :mumble:
Cmq fatevi le vs opinioni. ;)
 
Ultima modifica:
ANALISI SU UNICREDIT


Performance a 7, 15 e 30 sedute. Supporti, Resistenze e Pivot Point per l'operatività intraday aggiornati al close del 03/04/2013.
Vai alla sezione ANALISI GRAFICA
Le aree nevralgiche da monitorare per coloro che intendono operare sui titoli azionari della Borsa di Milano (Ftse Mib - Ftse All Share - Ftse Mid Cap - Ftse STAR) sia al rialzo (Long) che al ribasso (Short) al fine di compiere interventi di carattere esclusivamente speculativo.
Performance: 7 sedute= -9.49% - 15 sedute= -15.66% - 30 sedute= -25.16%


Resistenze: R1= 3.333 - R2= 3.423 - R3= 3.565
Pivot Point: 3.281
Supporti: S1= 3.191 - S2= 3.139 - S3= 2.997

Nuovi segnali di debolezza sul titolo UNICREDIT che chiude la sessione del 03/04/2013 a quota 3.242 lasciando sul campo un -4.08%.
Tendenza Giornaliera
La seduta è stata caratterizzata da un primo movimento al ribasso con apertura in gap down e da un nuovo ingresso dei venditori la cui pressione ha favorito un close con il segno meno. Il segnale ribassista (open minore di low1, close minore di close1) necessita tuttavia di conferme. Quadro tecnico impostato al ribasso. Scenario negativo anche per i maggiori oscillatori di riferimento. Allo studio del Momentum si evincono infatti valori situati nella parte bassa del range di oscillazione. Si rileva sul frame daily la formazione di un'inside bar. Il movimento laterale sta interessando il trading range compreso tra area 3.38 e 3.22. Prima di impostare operazioni rialziste o ribassiste è opportuno verificare i volumi. Verifica le aree di Supporto e Resistenza

Visualizza questo grafico in modo interattivo su ProRealTime.com
Medie Mobili
I prezzi stazionano al di sotto della media mobile a 14 sedute, ora in transito per area 3.533. Lo scenario di breve periodo è quindi ribassista, tuttavia per la seduta odierna non si possono escludere movimenti al rialzo con verifica delle aree di resistenza.
Volumi
Dall'analisi volumetrica si riscontra una diminuzione degli scambi rispetto alla rilevazione precedente.


INDICAZIONI OPERATIVE GIORNALIERE
Attesi movimenti al rialzo al di sopra di area 3.262 per il test di area 3.302 prima e 3.330 poi, livello dove è presumibile un ritorno dei venditori. Il superamento di tale soglia potrebbe preludere a nuovi target individuabili in area 3.399.
Prevista fase di debolezza al di sotto di area 3.234 per una verifica di area 3.194 prima e 3.165 poi, livello dove è lecito attendersi un ritorno dei compratori. L'infrazione di tale soglia potrebbe preludere a nuovi target individuabili in area 3.096.
 
INDICE FTSEMIB


Pivot per il 04/04/2013

R3 15.905
R2 15.603
R1 15.402
Pivot Point 15.302
S1 15.100
S2 15.001
S3 14.699



Performance a 3 mesi

Variaz. nel periodo -10,11%
Val. Max (il 28/01/13) 17.897
Val. Min (il 3/04/13) 15.200
 
UNICREDIT


Pivot per il 04/04/2013

R3 3,565
R2 3,423
R1 3,333
Pivot Point 3,281
S1 3,191
S2 3,139
S3 2,997



Performance a 3 mesi

Variaz. nel periodo -16,23%
Val. Max (il 29/01/13) 4,796
Val. Min (il 3/04/13) 3,242
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto