dondiego49
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News
07/06/2013 11:19
Draghi delude, ma non troppo. Cosa attendersi ora?
Davide Pantaleo
L'ultima seduta della settimana viene vissuta all'insegna della cautela dalle Borse europee che hanno aperto le contrattazioni sulla parità, continuando a muoversi a poca distanza dai valori della chiusura di ieri. Gli investitori non sembrano trovare gli spunti giusti per risalire la china dopo la flessione accusata ieri nel pomeriggio, sulla scia delle indicazioni arrivate dal presidente della Banca Centrale europea. Quest'ultima ha lasciato invariati intassi di interesse allo 0,5%, in linea con le previsioni e nel corso della sessione di domande e risposte con i giornalisti, il numero uno Mario Draghi ha annunciato che la BCE ha rivisto al ribasso le stime sul PIl e sull'inflazione per l'anno in corso. La politica monetaria resta accomodante fino a quando sarà necessario e sosterrà le prospettive di una ripresa dell'economia verso la fine dell'anno. Draghi ha invece frenato in merito al ricorso alle cartolarizzazioni dei crediti bancari attraverso gli Abs, spiegando che la situazione è molto più complicata, visto che c'è il problema della liqudità di questo mercato e della modalità in cui prezzare e valutare i crediti cartolarizzati. Proprio questa posizione espressa da Draghi ha scatenato la reazione negativa dei mercati azionari che sono stati colpiti da numerose vendite. Secondo quanto spiegato da Vincenzo Longo, Market strategist di IG, alle Borse non sembra essere piaciuto il dietrofronto che Draghi ha fatto in merito alle misure non convenzionali legate all'utilizzo degli Abs. A detta di Annalisa Piazza, market economist di Newedge, la conferenza stampa del numero uno della BCE suggerisce che quest'ultima sta ancora discutendo delle mosse future di politica monetaria. L'esperta aggiunge che il sell-off avvenuto ieri sulle Borse non sembra essere giustificato da alcun commento falco, quanto dai dubbi sulla reale prontezza della BCE ad agire nel breve termine. In generale gli addetti ai lavori ritengono che l'accelerazione al ribasso dei mercati sia da ricondurre al fatto che questi ultimi probabilmente si aspettavano qualche dettaglio in più in merito alle future mosse della BCE, mentre Draghi non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto a quanto già reso noto in precedenza. Nessuna delusione invece per gli analisti di Intesa Sanpaolo che di fatto ieri non si aspettavano un taglio del tasso sui depositi verso la Bce. In merito alle prossime mosse di politca monetaria, gli esperti non escludono un taglio del costo del denaro a luglio, anche se molto dipenderà dai dati macro che saranno diffusi nelle prossime settimane. Un'ulteriore sforbiciata ai tassi resta un'opzione, ma la stessa non dovrebbe trovare un consenso sufficientemente ampio in seno al Board dell'Eurotower. Commentando invece la reazione negativa dei mercati azionari, gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno affermato che sarebbe stato impossibile assistere già ieri all'attivazione di nuove misure non convenzionali, visto che un meccanismo del genere non può essere attivato in così breve tempo. E' probabile però che Draghi avesse alimentato delle aspettative troppo elevate in merito e questo basta a spiegare le vendite che si sono abbattute sulle Borse europee nelle ultime due ore di contrattazioni. Fonte: News Trend Online
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07/06/2013 11:19
Draghi delude, ma non troppo. Cosa attendersi ora?
Davide Pantaleo

L'ultima seduta della settimana viene vissuta all'insegna della cautela dalle Borse europee che hanno aperto le contrattazioni sulla parità, continuando a muoversi a poca distanza dai valori della chiusura di ieri. Gli investitori non sembrano trovare gli spunti giusti per risalire la china dopo la flessione accusata ieri nel pomeriggio, sulla scia delle indicazioni arrivate dal presidente della Banca Centrale europea. Quest'ultima ha lasciato invariati intassi di interesse allo 0,5%, in linea con le previsioni e nel corso della sessione di domande e risposte con i giornalisti, il numero uno Mario Draghi ha annunciato che la BCE ha rivisto al ribasso le stime sul PIl e sull'inflazione per l'anno in corso. La politica monetaria resta accomodante fino a quando sarà necessario e sosterrà le prospettive di una ripresa dell'economia verso la fine dell'anno. Draghi ha invece frenato in merito al ricorso alle cartolarizzazioni dei crediti bancari attraverso gli Abs, spiegando che la situazione è molto più complicata, visto che c'è il problema della liqudità di questo mercato e della modalità in cui prezzare e valutare i crediti cartolarizzati. Proprio questa posizione espressa da Draghi ha scatenato la reazione negativa dei mercati azionari che sono stati colpiti da numerose vendite. Secondo quanto spiegato da Vincenzo Longo, Market strategist di IG, alle Borse non sembra essere piaciuto il dietrofronto che Draghi ha fatto in merito alle misure non convenzionali legate all'utilizzo degli Abs. A detta di Annalisa Piazza, market economist di Newedge, la conferenza stampa del numero uno della BCE suggerisce che quest'ultima sta ancora discutendo delle mosse future di politica monetaria. L'esperta aggiunge che il sell-off avvenuto ieri sulle Borse non sembra essere giustificato da alcun commento falco, quanto dai dubbi sulla reale prontezza della BCE ad agire nel breve termine. In generale gli addetti ai lavori ritengono che l'accelerazione al ribasso dei mercati sia da ricondurre al fatto che questi ultimi probabilmente si aspettavano qualche dettaglio in più in merito alle future mosse della BCE, mentre Draghi non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto a quanto già reso noto in precedenza. Nessuna delusione invece per gli analisti di Intesa Sanpaolo che di fatto ieri non si aspettavano un taglio del tasso sui depositi verso la Bce. In merito alle prossime mosse di politca monetaria, gli esperti non escludono un taglio del costo del denaro a luglio, anche se molto dipenderà dai dati macro che saranno diffusi nelle prossime settimane. Un'ulteriore sforbiciata ai tassi resta un'opzione, ma la stessa non dovrebbe trovare un consenso sufficientemente ampio in seno al Board dell'Eurotower. Commentando invece la reazione negativa dei mercati azionari, gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno affermato che sarebbe stato impossibile assistere già ieri all'attivazione di nuove misure non convenzionali, visto che un meccanismo del genere non può essere attivato in così breve tempo. E' probabile però che Draghi avesse alimentato delle aspettative troppo elevate in merito e questo basta a spiegare le vendite che si sono abbattute sulle Borse europee nelle ultime due ore di contrattazioni. Fonte: News Trend Online
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