Idee e grafici. - Cap. 2 (5 lettori)

dondiego49

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12/07/2012 11:11
Grecia: disoccupazione sale al 22,5%, nuovi massimi storici

Nuovo picco per i senza lavoro greci. I dati relativi al mese di aprile evidenziano un aumento del tasso di disoccupazione al 22,5%, nuovo massimo storico, dal 21,9% del mese precedente. Fonte: News Finanza.com
 

dondiego49

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12/07/2012 11:14
Ernst & Young: i leader dell’Eurozona non possono più rinviare i problemi -1-

Sebbene la formazione di un nuovo governo in Grecia abbia in qualche modo allontanato i timori di una rottura dell’Eurozona, lo stato di salute dell'economia europea è destinato a peggiorare nei prossimi sei mesi prima di giungere, nella migliore delle ipotesi, a una fase di debole ripresa durante il 2013. E’ quanto emerge dall’ultimo Summer Eurozone Forecast (EEF) di Ernst & Young. “Le modalità di ripresa dipendono dalle iniziative che i leader politici e finanziari dell’Eurozona prenderanno nelle prossime settimane, volte a scongiurare il rischio che il grande disegno europeo possa bloccarsi o addirittura fare notevoli passi indietro – commenta Donato Iacovone, mediterranean managing partner di Ernst & Young - Flessibilità e forte senso di leadership sono necessarie per evitare un approccio che si limiti a rinviare semplicemente i problemi. Il difficile equilibrio tra crescita e austerity deve essere ricercato senza che una delle due opzioni escluda l’altra”. Fonte: News Finanza.com
 

dondiego49

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12/07/2012 11:18
Merrill: bulls cantate vittoria, l'oro andrà al rialzo
Rossana Prezioso
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E' un coro praticamente unanime quelo che riguarda i riali dell'oro. A questi si aggiunge anche la voce di Merrill Lynch nella persona di Francisco Blanch, capo della Commodity Global & Multi-Asset Research Strategy presso la banca d'investimento, il quale si dice sicuro che la Federal Reserve avvierà un altro programma di acquisto che potrebbe arrivare fino a $ 500 miliardi nel secondo semestre dell'anno, guidando l'oro nuovamente al rialzo. "Pensiamo che 2.000 dollari l'oncia sia una quota adeguata", ha dichiarato Blanch alla CNBC. "Crediamo che in ultima analisi, la Fed sarà costretta a fare un nuovo quantitative easing. Se ciò accadrà nel mese di settembre, prevediamo, avremo presto le prime ripercussioni sull'oro, mentre se l'intervento della Fed dovesse essere procrastinato a dopo l e elezioni presidenziali di Novembre il pronosticato rally partirà un po' più tardi facendo arrivare il traguardo dei 200 dollari all'inizio dell'anno prossimo . Il metallo giallo ha perso quasi il 20 per cento dal massimo storico di 1.918 dollari toccato nel nel settembre dello scorso anno, anche in seguito a una combinazione di crisi del debito in Europa e preoccupazioni per la crescita economica globale che hanno innescato un selloff in tutte le attività a rischio tra cui le materie prime. Nonostante questo calo, tutti gli osservatori di rilievo come Jim Rogers fino al manager di hedge fund Eric Sprott hanno continuato a rimanere rialzisti sull'oro, credendo che le banche centrali di tutto il mondo continueranno la loro politica di allentamento monetario e gli investitori cercheranno il metallo come copertura contro l'inflazione . , Gli operatori si aspettano che la Fed intraprenda un terzo round di acquisti di obbligazioni per stimolare l'economia degli Stati Uniti sulle preoccupazioni che la recessione in Europa e il rallentamento in Cina potrebbero peggiorare, coinvolgendo in modo irreparabile anche la fragile economia Usa. Secondo Axel Merk, Presidente e Chief Investment Officer di Merk Investments, è quasi certo che i politici statunitensi allentino la politica monetaria o che comunque spingano per un'azione che possa permetterne la crescita, forse già dalla prossima settimana quando il capo della Fed Ben Bernanke presenterà al Congresso la sua relazione. Secondo quanto affermato da Merk, Bernanke crede fermamente nell'utilizzo di una moneta debole per accrescere la competitività di una nazione e uscire dalla recessione, per questo motivo il suo fine ultimo è quello di attuare una politica monetaria che diventi strumento per stimolare la ripresa economica degli Stati Uniti. "Uscire fuori dai canonici standard, durante la Grande Depressione ha aiutato gli Stati Uniti a riprendersi dalla crisi più velocemente rispetto ad altri paesi, il che significa che svalutare la moneta può essere un utile strategia". Ma non tutti se la sentono di condividere il suo parere. Alcuni traders non sono così bullish sull'oro. Andrew Su, CEO di Compass Global Markets, ha detto che si aspetta una diminuzione continuata dell'oro nel corso dei prossimi mesi e che potrebbe addirittura scendere a un minimo di $ 1.300. Questo perché gli investitori metteranno in liquidazione l'oro, sfruttando il ricavato per sostenere le perdite avute dal ribasso delle azioni. "Credo anche che le probabilità di un quantitative easing da parte della Fed, per quest'anno, sono molto più basse rispetto alle aspettative del mercato", ha detto aggiungendo "Credo che vedremo un calo accelerato di sotto del supporto tecnico a 1.530 dollari a breve termine per vedere i prezzi scendere ancora e stabilirsi intorno a $ 1.300." Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 

dondiego49

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12/07/2012 11:21
Italia: assegnati Bot annuali per 7,5 mld, rendimento in netto calo

Il Tesoro ha collocato Bot a 12 mesi per 7,5 miliardi di euro. Il rendimento a cui sono stati allocati i titoli di debito a un anno è stato del 2,697%, in netto calo rispetto al quasi 4% (3,972%) dell'asta su titoli di analoga durata tenuta a giugno. Le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 1,546 volte rispetto al bid to cover di 1,732 della precedente asta. L'ammontate di titoli di debito messi in collocamento dal Tesoro italiano è inferiore rispetto ai 10,4 miliardi (3 miliardi di Bot trimestrali e 7,4 miliardi di Bot annuali) in scadenza il 16 luglio. Il Tesoro ha deciso di non collocare questo mese Bot trimestrali in virtù dell'assenza di specifiche esigenze di cassa. Fonte: News Finanza.com
 

dondiego49

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12/07/2012 11:29
Ottimismo, ma con giudizio

“Nonostante ci siano ancora nuvole sul mercato, io sono di un fondamentale ed elevato ottimismo”. E’ l’incipit con cui Francesco Tarabini Castellani, head of asset management per l’Italia, introduce il Summer outlook 2012 di Vontobel. Ottimismo che porta ad attribuire una probabilità residuale a eventi drammatici come il fallimento dell’euro ma non a escludere nuovi momenti di forte tensione sui mercati: “Da qui alla risoluzione della crisi del debito, o per meglio dire alla definizione di una nuova struttura politica e fiscale europea, saremo ancora accompagnati da un’elevata volatilità che consiglia di muoversi con cautela”.
Tuttavia, se si considera improbabile lo scenario di scioglimento della valuta unica, sono diverse le opportunità offerte dai mercati finanziari. A cominciare dai titoli di Stato di Italia e Spagna. Tarabini cita Christophe Bernard, chief strategist di Vontobel, secondo il quale in questo scenario gli investimenti più attraenti a livello obbligazionario in Europa sono i bond italiani e spagnoli. I meno attraenti in assoluto sono quelli francesi che “non prezzano correttamente un Paese che ancora non ha affrontato il tema del debito come avrebbe dovuto. In prospettiva anche i bund tedeschi subiranno un riallineamento con gli altri titoli e sono quindi decisamente poco interessanti”.

Livio Dalle, head of Wms Italy fa riferimento agli spread per fotografare questa situazione: “Attualmente gli spread in Europa non sono lontani dai livelli toccati nel picco della crisi. Un po’ meglio per l’Italia, un po’ peggio per la Spagna rispetto al novembre scorso ma sostanzialmente ancora su livelli elevati. E’ continuato ad aumentare invece il differenziale rispetto ai safe bond. Il rendimento dell’obbligazione a cinque anni francese è intorno all’1%. Mantiene uno spread positivo rispetto al pari grado tedesco ma non è certo un differenziale elevato se si considera lo stock di debito del Paese transalpino”.

Lo scenario cambia quando dall’obbligazionario ci si sposta sull’asset class azionaria, escludendo il comparto finanziario per il quale i mercati prezzano un rischio elevato: ““Siamo a livelli molto superiori a quelli del marzo 2010, quando ha avuto avvio la fase della crisi che stiamo attraversando attualmente”. Dalle fa riferimento agli indici di volatilità, Vix e Vstoxx: “La volatilità del mercato americano è sotto venti punti, cioè ben all’interno di un’area di efficienza. Il Vstoxx è di solito sette/otto punti più elevato del Vix e lo troviamo attualmente a 24-25 quindi anche in questo caso la percezione del rischio non è elevatissima. Teniamo conto che la volatilità del mercato americano nel 2008 ha avuto dei picchi oltre 80”.

Dunque il mondo delle asset class è diviso in due in questo momento con i governativi e i finanziari al centro della crisi. L’azionario appare in situazione più favorevole: “A livello di valutazioni del mercato azionario – prosegue Dalle – gli utili a livello assoluto sono crescenti anche se la visibilità è ancora bassa ed è negativa in Europa. Complessivamente, in ogni caso, gli utili nel 2012 saranno più elevati di quelli realizzati nel 2011 e quelli del 2013 saranno più elevati di quelli del 2012. La crescita sarà decisamente più sostenuta e regolare negli Stati Uniti che in Europa. Comunque stiamo parlando di una crescita degli utili dopo la correzione iniziata dai massimi del 2007, proseguita nel 2008 e 2009 con primi segnali di stabilizzazione nel 2010”. Con particolare riferimento al mercato europeo Dalle sottolinea che il price/earning attuale dei titoli oscilla tra 8 e 9 che “è sostanzialmente un multiplo non da recessione ma da depressione, ossia incorpora una stagnazione dell’economia prolungata e consistente. A formare questo livello di multiplo contribuiscono sia le banche, le utility e le telecom ossia i comparti più in difficoltà, sia settori con utili in crescita come beni di consumo di base e discrezionale, dal food & beverage fino alle auto. Il dato fondamentale è che la popolazione mondiale aumenta e i consumi pertanto, anche in una situazione di difficoltà delle economie occidentali aumentano. Si prenda in considerazione il settore auto motive. C’è una correlazione diretta fortissima con l’evoluzione dei mercati emergenti e la sovra-performance del Dax. Quest’anno verranno prodotte nel mondo circa 77 milioni di auto, erano 60 nel 2008, 65 nel 2009, 75 lo scorso anno, saranno 120 milioni nel 2020. L’auto e tutto quello che ci gira intorno è un settore growth”. Le buone occasioni quindi ci sono ma bisogna saper scegliere e “sopportare la volatilità che ancora ci accompagnerà per un po’ di tempo”.

“I portafogli dei nostri fondi investimenti– conclude Matteo Villani, head of sales and relationship management Italy – riflettono la ricerca di azioni di società forti che operano in mercati con spazi di crescita”. Unilever, Coca-Cola, McDonald’s e per l’Europa Nestlè, Diageo, sono solo alcuni esempi di società in grado di beneficiare della crescita dei consumi mondiali che Vontobel ha scelto di inserire nei propri portafogli.

Fonte: News Finanza.com
 

furia3

Guest
buongiorno a tutti e complimenti!
questa notte hanno provato ad andare in fondo al canale ma forse va bene cosi.....
un longhetto da 700 lo avrei provato........
 
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