Idee e grafici. - Cap. 2

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29/10/2013 09:45
Denaro su Saipem. Segno più anche per Eni
Financial Trend Analysis
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BrillaSaipem, che guadagna il 3,63% a 16,86 euro. A trainare il titolo dellacontrollata di Eni la pubblicazione dei conti trimestrali, che hannoevidenziato ricavi stabili a 3.522 milioni di euro. Le quotazioni risentonopositivamente anche dell'upgrade di Mediobanca, che portato il rating sulgruppo ad outperform da neutral. Positiva Eni, in rialzo dello 0,34% a 17,90euro. (EP) Autore: Financial Trend Analysis Fonte: News Trend Online
 
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29/10/2013 09:50
Unicredit: analisti stimano utile netto a 203 milioni di euro nel III trimestre

Unicredit è attesa riportare nel terzo trimestre un utile netto pari a 203 milioni di euro. E' la stima calcolata da analisti rappresentanti 23 broker italiani e internazionali che coprono il titolo Unicredit e presente sul sito della banca meneghina. Il margine d'intermediazione nel terzo quarto dell'anno dovrebbe attestarsi a 5,817 miliardi di euro mentre il risultato netto di gestione è stimato a 487 milioni. L'utile ante imposte è previsto a 571 milioni di euro. Unicredit comunicherà i risultati di terzo trimestre il prossimo 11 novembre.
Fonte: News Finanza.com
 
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29/10/2013 10:05
Dieci titoli a cedola trimestrale e mensile
Paolo Crociato
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Nel report di oggi presentiamo ai lettori il nuovo aggiornamento mensile per il nostro popolare portafoglio Top Dividend, composto costantemente dai dieci titoli Usa a cedola trimestrale e mensile con i dividendi più elevati, selezionati con particolari criteri di ricerca e revisione mensile dei titoli. Prosegue deciso il trend rialzista dei principali mercati azionari, con la borsa americana che ieri ha fatto segnare un nuovo massimo storico. L'indice S&P500, che misura l'andamento delle 500 aziende più capitalizzate negli Stati Uniti, ha chiuso a 1.762,11 punti, in aumento di +24,6% negli ultimi 12 mesi e +36,9% in 24 mesi. Le crescite sono dovute principalmente al buon andamento degli utili aziendali, ancora attestati a livelli superiori alle attese degli analisti. Giovedì scorso Microsoft, quotato sul Nasdaq con simbolo MSFT, uno dei titoli chiave presente da tempo nel nostro portafoglio Top Analisti, ha diffuso una brillante trimestrale, con utili in rialzo di +17% a 5,24 miliardi, contro 4,47 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno. Dopo la notizia, il titolo ha messo a segno un rialzo record di +5,96% nella sola seduta di venerdì, portando il guadagno complessivo a +44% dalla data della nostra raccomandazione. Nonostante il forte incremento, manteniamo il titolo in portafoglio, con una raccomandazione STRONG BUY. Microsoft presenta alle attuali quotazioni un price earning contenuto, pari a 12 volte gli utli attesi per il 2015, con un dividendo annuo agli azionisti pari al 3,1% annuo, in costante crescita da 11 anni consecutivi ed un tasso di incremento del 15% composto negli ultimi 5 anni. Mantenendo costante il tasso di incremento del dividendo, tra 10 anni il titolo potrebbe superare il 12% annuo di rendimento calcolato sulle attuali quotazioni di borsa. Microsoft è stato nel tempo una delle società più performanti in borsa. Come si evidenzia dal grafico pubblicato su Strategyinvestor.com, da marzo 1986 ad oggi il titolo ha messo a segno una crescita record, pari a +35.381%, trasformando un investimento di soli 10.000 dollari iniziali in un capitale milionario attuale pari 3.548.000 dollari! Considerato i livelli piuttosto elevati toccati dagli indici nelle ultime settimane, continuiamo a mantenere per il breve termine un atteggiamento di maggiore cautela per i nostri portafogli puntando su business più difensivi, con dividendi stabili e potenzialmente in grado di crescere con qualsiasi andamento di mercato. Dopo l'aggiornamento di martedì scorso dei portafogli Top Analisti e ETF Italia, l'edizione odierna del report è interamente dedicata al nostro portafoglio Top Dividend, il popolare modello che si compone dei dieci titoli quotati a Wall Street con il maggiore dividendo. Il mese di ottobre appena trascorso ha evidenziato un forte progresso per il nostro portafoglio, con un incremento record tra dividendi incassati e capital gain pari a +4,8% negli ultimi 30 giorni. Da settembre 2000, il risultato complessivo del portafoglio ammonta ora a +666%, oltre 10 volte in più rispetto alla borsa Usa nello stesso periodo. Questo particolare modello è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online di Secondo Livello e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca in grado di identificare ogni mese un ristretto gruppo di dieci società potenzialmente in grado di ottenere performance superiori al mercato, con dividendi periodici attestati ai massimi livelli. Storicamente i titoli a dividendo sono stati caratterizzati da andamenti più stabili rispetto al mercato, assicurando a questo portafoglio una continuità di entrate durante tutti i mesi dell'anno. Per questa ragione, gli investitori a dividendo preferiscono mantenere una strategia indirizzata al Buy and Hold. Guinness Atkinson Funds, in una recente analisi evidenzia la ragione: dal 1940 ad oggi, con una media di mantenimento dei titoli in portafoglio pari ad un anno, i dividendi hanno contato per il 27% della performance complessiva dell'indice S&P500. Incrementando il periodo di possesso dei titoli a tre anni, i dividendi hanno contato per il 38%, a cinque anni il 42%, a dieci anni il 48%, fino ad arrivare al 60% per periodi di investimento di 20 anni. In sintesi, più si allunga la durata dell'investimento e più i dividendi diventano la componente principale della performance. Secondo l' Ufficio Censimento degli Stati Uniti, il 13% della popolazione americana già oggi è classificata come "pensionata", con un'età media superiore ai 65 anni. Considerato che la speranza di vita media negli Usa è pari a 79 anni, per mantenere adeguato il tenore di vita precedente, questa parte della popolazione deve vivere per decenni con le rendite periodiche ottenute dai propri investimenti. Con un numero sempre maggiore di persone nate tra il 1946 e il 1964 che stanno entrando ogni giorno in questa categoria, la domanda di prodotti ad elevata rendita o dividendo dovrebbe evidenziare forti crescite nei prossimi anni. Secondo le ultime proiezioni, nel 2050 il livello degli ultrasessantacinquenni arriverà a sfiorare il 30% dell'intera popolazione. In pratica, ciascun lavoratore attivo avrà in carico un pensionato, con importanti ripercussioni sul fronte sociale. Su queste basi i dividendi costituiranno nel futuro una importante fonte di produzione di redditi aggiuntivi. Selezionando titoli in grado di produrre una rendita passiva elevata nel corso di tutti i mesi dell'anno, Top Dividend risponde oggi alla crescente richiesta di questi strumenti. La strategia di puntare alle società ad alto dividendo si è dimostrata premiante nel corso della vita del modello. Dalla partenza, un capitale di 12.000 dollari investito in parti uguali nei dieci titoli del Top Dividend, è diventato ad oggi ben 93.694 dollari, contro soli 19.651 dollari ottenuti dall'indice S&P500 nello stesso periodo. Il risultato ottenuto è stato ancora più interessante, considerato il basso turnover mensile del portafoglio, con una media di soli due titoli su dieci sostituiti ad ogni aggiornamento. Grazie alla sua semplicità di replica e alle rendite periodiche distribuite, questo particolare portafoglio continua ad interessare un numero crescente di nostri abbonati, che utilizzano il Top Dividend assieme ad altri investimenti per incrementare le entrate mensili, considerate le rendite modeste offerte dal mercato obbligazionario negli ultimi mesi. Con una redditività elevata, e una media di 40 cedole annue distribuite ai partecipanti, Top Dividend si propone di ottenere una maggiore protezione dall'inflazione nel corso di un intero ciclo di mercato. La nuova selezione che abbiamo preparato per il report di oggi conferma rendimenti particolarmente elevati, con un dividendo medio dei dieci titoli pari all' 8,3%. Ricerca e selezione dei titoli a dividendo basata sui fondamentali L'aggiornamento mensile del portafoglio, pubblicato a fine report, include una dettagliata tabella analitica che accompagna i titoli selezionati, contenente diversi indicatori fondamentali, per permettere ai nostri abbonati di effettuare ulteriori analisi e approfondimenti. La tabella include tutti i principali multipli per ciascun titolo, tra cui l'indicatore Beta a 60 mesi. Il Beta è il coefficiente che misura il comportamento di un singolo titolo rispetto al mercato, ovvero la variazione che un titolo assume storicamente rispetto alle variazioni del mercato. Un Beta maggiore di uno evidenzia oscillazioni di un titolo superiori al mercato, mentre un Beta inferiore ad uno mostra movimenti del titolo inferiori alle variazioni del mercato. Attualmente il Beta medio del portafoglio è pari a 0,9, con una rischiosità inferiore del 10% rispetto al mercato. Questa indicatore si aggiunge a due ulteriori colonne di analisi che riportano per ciascun titolo il target medio a 12 mesi rilevato dagli analisti e il potenziale di guadagno in termini percentuali. In aggiunta ai target, i nostri lettori possono consultare altri indicatori fondamentali presenti nella tabella, come il price earning, i giudizi dei broker e la percentuale di Pay Out relativa al dividendo. Il Pay Out indica la percentuale dell'utile annuo destinata agli azionisti come dividendo. Obiettivo di crescita a 12 mesi: Per calcolare il potenziale di crescita del portafoglio abbiamo considerato il target medio assegnato dai broker e analisti internazionali per i prossimi 6-12 mesi per i dieci titoli. Secondo questi parametri, Top Dividend offre complessivamente un potenziale di crescita a 12 mesi escluso dividendi pari a +1,2% dai livelli attuali. Sommando i dividendi previsti, pari ad un ulteriore 8,3% annuo, il rendimento obiettivo sale a +9,5%. Analizzando il portafoglio notiamo che tre tra i dieci titoli che compongono il nuovo portafoglio hanno già superato di poco i target prefissati dagli analisti. Grazie ai livelli elevati delle cedole distribuite da queste società, manteniamo comunque in portafoglio i tre titoli anche per questo mese. I target potenziali degli analisti sono pubblicati a scopo informativo e per un maggiore approfondimento da parte dei nostri lettori, ma non vengono considerati nella costruzione del portafoglio. Il titolo con il maggiore potenziale di crescita per questo mese secondo gli analisti presenta un target a 12 mesi pari a +16,1%. Il giudizio medio dei broker sul titoli del portafoglio è pari a 2,8 (HOLD) in una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell). L'importanza storica dei dividendi nella determinazione della performance Secondo un studio realizzato da Capital Guardian, dal 1926 ad oggi i dividendi hanno contato per il 44% della performance complessiva dell'indice S&P500. Ancora più elevata risulta l'incidenza dei dividendi considerando l'intera storia del mercato azionario Usa. Dal 1802 ad oggi, i dividendi sono stati in assoluto la componente principale della performance di lungo termine. Il rendimento medio totale conseguito dalla borsa Usa nei 210 anni complessivi di storia è stato pari al 7,9% annuo, di cui il 5% annuo proveniente dai soli dividendi. Questo sig Autore: Paolo Crociato Fonte: News Trend Online



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29/10/2013 10:02
Intesa Sanpaolo: lancia bond da 1,25 miliardi di dollari a 5 anni su mercato Usa

Intesa Sanpaolo ha lanciato un’emissione obbligazionaria senior per un totale di 1,25 miliardi di dollari destinata esclusivamente ai mercati americano e canadese. Lo comunica Intesa Sanpaolo in una nota. Si tratta di un bond a tasso fisso che sarà emesso a valere sul Programma Medium Term Notes di Intesa Sanpaolo e scadrà al termine di un periodo di cinque anni e due mesi. Il bond sarà collocato sul mercato americano e canadese.
La cedola semestrale, pagabile in via posticipata il 15 gennaio ed il 15 luglio di ogni anno a partire dal 15 gennaio 2014 fino a scadenza, è pari a 3,875% per anno. Il prezzo di riofferta è stato fissato in 99,981%. Tenuto conto del prezzo di riofferta, il rendimento a scadenza è il 3,88% annuo e lo spread totale per l’investitore è pari al rendimento del titolo di Stato americano a 5 anni + 260 punti base per anno. La data di scadenza del bond è prevista per il 19 gennaio 2019.

I tagli minimi dell’emissione obbligazionaria sono di 200 mila dollari e 1.000 dollari aggiuntivi e la data di regolamento dell’emissione obbligazionaria è prevista per il 4 novembre 2013. I capofila incaricati della distribuzione dei titoli sono Banca Imi, Citigroup, Goldman Sachs e JP Morgan Securities. I rating assegnati al debito a lungo termine senior di Intesa Sanpaolo sono: Baa2 da Moody’s, BBB da Standard & Poor’s, BBB+ da Fitch e A (low) da Dbrs.
Fonte: News Finanza.com
 
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29/10/2013 10:12
Quale catalizzatore può giustificare nuovi rialzi in Europa?
CMC Markets
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Dopo un nuovo record storico fatto segnare ieri da Wall Street, la parola d'ordine di oggi è cautela, specie in attesa di capire se dalla riunione di due giorni della Federal Reserve possa trapelare una qualche forma di indicazione circa la tempistica di inizio del tapering. Oltre a ciò, occorre analizzare i dati sulle vendite al dettaglio di settembre che serviranno soprattutto a fungere da cartina al tornasole circa i numeri di ottobre e potrebbero portare ad una revisione al ribasso delle stime del Pil Usa del terzo trimestre. Anche il quarto calo consecutivo nel dato sulle vendite di case esistenti non sembrerebbe suggerire un rafforzamento della ripresa. In Europa, nonostante i nuovi massimi del Dax, sono le borse italiana e spagnola a fornire i primi segnali di rallentamento, a riflettere i dubbi circa la forza dell'economia del Vecchio Continente. Sembrerebbe che, dopo gli ultimi guadagni azionari, qualcuno inizi a domandarsi quale catalizzatore possa giustificare ora nuovi rialzi, soprattutto guardando le performance positive da inizio anno. Ed è lecito porsi le stesse domande anche per quanto riguarda il Regno Unito, protagonista negli ultimi mesi di una ripresa stupefacente sia nel mercato immobiliare che dei servizi. Resta oggi da verificare anche il dato sulla fiducia dei consumatori tedeschi, che potrebbe uscire al di sotto delle aspettative (come l'indice Ifo della scorsa settimana) a causa di un peggioramento del dato sull'occupazione. Sul mercato valutario EURUSD ancora in rotta verso 1,4000: per raggiungere l'obiettivo, occorre però superare stabilmente 1,3980 e comunque mantenersi almeno sopra 1,3710. Sterlina ancora in trend rialzista nei confronti del dollaro USD: fintantoche rimane sopra 1,6110 le prospettive di un ritorno a 1,6300 rimangono intatte. Prosegue il rafforzamento della moneta unica anche nei confronti della sterlina: sopra 0,8555 si riaprirebbe la strada verso 0,8600. Sopra 97,20 restano inalterate le possibilità di un rimbalzo per il dollaro USD nei confronti dello yen. A cura di Michael Hewson, Senior Market Analyst di CMC Markets Autore: CMC Markets Fonte: News Trend Online
 

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