News
29/10/2013 13:00
La prossima crisi bancaria sarà devastante
Giancarlo Dall'Aglio
Mentre in Italia la disinformazione tende ad attirare l'attenzione delle masse sull'opportunità del voto palese o segreto per la decadenza di Berlusconi o su quanto sia importante tenere (unici in Europa), il rapporto Deficit/Pil entro il 3%, a Bruxelles si decide di quanto il governo Letta deve aumentare le tasse in questa tornata di legge di stabilità, senza che da Roma si batta ciglio. Tutto normale, nel nome del "ce lo chiede l'Europa". Proprio lì, nei veri posti di comando però, si discute in queste ore anche di come accelerare il processo che porterà, di qui a qualche tempo, alla definitiva approvazione dell'unione bancaria, una nuova arma di distruzione che scatenerà una crisi degli istituti di credito, ancora più forte di quella del 2008. Ciò che Letta nelle sue ormai infinite conferenze stampa da ogni luogo non vi dice infatti, è che quando si insedierà il Meccanismo Unico di Risoluzione (SRM) voluto dai burocrati europei, sarà troppo tardi per tornare indietro. Ma andiamo per ordine: il 16 ottobre scorso, nel solito silenzio generale, è stato approvato lo SSM (Meccanismo di Supervisione Unico), che darà potere alla Bce di controllare direttamente 150 istituti di credito europei, attraverso stress test, che metteranno in mostra una situazione molto vicina alla bancarotta per molte banche soprattutto italiane e spagnole, a causa dell'enorme mole di crediti inesigibili presenti e per altre , soprattutto francesi , tedesche, britanniche ed olandesi, a causa di operazioni finanziarie che sembrano fatte da trader dilettanti e che hanno causato perdite fortissime, mascherate da bilanci taroccati, attraverso trucchi contabili. La domanda è: chi pagherà il conto di nuovi eventuali fallimenti? La nuova linea del SRM prevede un ente europeo sovranazionale per gestire le liquidazioni bancarie. La vera novità, come accennato più volte durante le scorse settimane, è la volontà di Bce e Commissione Europea di risolvere il tutto introducendo il "bail-in" , già sperimentato con successo distruttivo a Cipro qualche mese orsono e in parte anche con il Monte dei Paschi qualche settimana fa. Nella pratica si vuole introdurre il potere di ripianare i debiti utilizzando nell'ordine i soldi di azionisti, obbligazionisti e infine anche risparmiatori (correntisti) e qualora non bastasse, solo in ultima istanza, attingendo al famoso MES (meccanismo di stabilità europea), dove , guarda caso, affluiscono i soldi dei contribuenti degli Stati europei, completamente ignari delle elargizioni che i loro governi stanno effettuando da mesi. Il tutto dovrebbe essere gestito da un ente extra-legale, i cui dirigenti abbiano massima libertà di azione e soprattutto godano di immunità di legge. Qual è il pericolo ? Semplicemente che ci si scateni il panico prima che i meccanismi siano opportunamente oliati ed entrino a regime e vi sia una immensa corsa agli sportelli. Ma probabilmente chi di dovere ha già provveduto agli opportuni spostamenti e per i poveri comuni mortali , almeno qui in Italia, con la scusa dell'evasione , la circolazione del contante è già stata limitata fin dai tempi del governo Monti, rendendo il compito di chi vuole proteggersi, molto molto più difficile. Autore:
Giancarlo Dall'Aglio Fonte: News
Trend Online
Ultime News