Idee e grafici. - Cap. 2

corso-di-cinese.jpg
Corso accelerato di cinese



[italiano] Hai una sigaretta?
[cinese] Chai Na Siga?

Ti ho beccato, porco!
[c] To Chapao, Wan Ton!

Il motorino che mi hai imprestato ha qualche problema
[c] To Fuso Chao

Avrei bisogno di un carro attrezzi
[c] Socho Aci

Suona il campanello
[c] Tlin Tlon

Sono stanco morto
[c] Son Scho Pao

Extracomunitario
[c] Wu Kum Pra

Non si puo' parcheggiare qui
[c] No Par Kin

Ho esagerato nel bere
[c] Son Chuk
 
LE RISATE[SIZE=-1]

Un maresciallo entra in caserma con due fasce nere: una al braccio destro e l'altra a quello sinistro.
Un carabiniere si avvicina e gli chiede:
- Mi scusi maresciallo, ma cos'è quel lutto?
Il maresciallo risponde:
- Ieri è morta mia madre...
E il carabiniere:
- Beh allora perché due fasce?
E il maresciallo:
-Questa mattina mi ha chiamato mio fratello e mi ha detto che è morta anche la sua!!!
(da Pallino)
[/SIZE]
 
News

29/10/2013 13:00
La prossima crisi bancaria sarà devastante
Giancarlo Dall'Aglio
o.199998.jpg


Mentre in Italia la disinformazione tende ad attirare l'attenzione delle masse sull'opportunità del voto palese o segreto per la decadenza di Berlusconi o su quanto sia importante tenere (unici in Europa), il rapporto Deficit/Pil entro il 3%, a Bruxelles si decide di quanto il governo Letta deve aumentare le tasse in questa tornata di legge di stabilità, senza che da Roma si batta ciglio. Tutto normale, nel nome del "ce lo chiede l'Europa". Proprio lì, nei veri posti di comando però, si discute in queste ore anche di come accelerare il processo che porterà, di qui a qualche tempo, alla definitiva approvazione dell'unione bancaria, una nuova arma di distruzione che scatenerà una crisi degli istituti di credito, ancora più forte di quella del 2008. Ciò che Letta nelle sue ormai infinite conferenze stampa da ogni luogo non vi dice infatti, è che quando si insedierà il Meccanismo Unico di Risoluzione (SRM) voluto dai burocrati europei, sarà troppo tardi per tornare indietro. Ma andiamo per ordine: il 16 ottobre scorso, nel solito silenzio generale, è stato approvato lo SSM (Meccanismo di Supervisione Unico), che darà potere alla Bce di controllare direttamente 150 istituti di credito europei, attraverso stress test, che metteranno in mostra una situazione molto vicina alla bancarotta per molte banche soprattutto italiane e spagnole, a causa dell'enorme mole di crediti inesigibili presenti e per altre , soprattutto francesi , tedesche, britanniche ed olandesi, a causa di operazioni finanziarie che sembrano fatte da trader dilettanti e che hanno causato perdite fortissime, mascherate da bilanci taroccati, attraverso trucchi contabili. La domanda è: chi pagherà il conto di nuovi eventuali fallimenti? La nuova linea del SRM prevede un ente europeo sovranazionale per gestire le liquidazioni bancarie. La vera novità, come accennato più volte durante le scorse settimane, è la volontà di Bce e Commissione Europea di risolvere il tutto introducendo il "bail-in" , già sperimentato con successo distruttivo a Cipro qualche mese orsono e in parte anche con il Monte dei Paschi qualche settimana fa. Nella pratica si vuole introdurre il potere di ripianare i debiti utilizzando nell'ordine i soldi di azionisti, obbligazionisti e infine anche risparmiatori (correntisti) e qualora non bastasse, solo in ultima istanza, attingendo al famoso MES (meccanismo di stabilità europea), dove , guarda caso, affluiscono i soldi dei contribuenti degli Stati europei, completamente ignari delle elargizioni che i loro governi stanno effettuando da mesi. Il tutto dovrebbe essere gestito da un ente extra-legale, i cui dirigenti abbiano massima libertà di azione e soprattutto godano di immunità di legge. Qual è il pericolo ? Semplicemente che ci si scateni il panico prima che i meccanismi siano opportunamente oliati ed entrino a regime e vi sia una immensa corsa agli sportelli. Ma probabilmente chi di dovere ha già provveduto agli opportuni spostamenti e per i poveri comuni mortali , almeno qui in Italia, con la scusa dell'evasione , la circolazione del contante è già stata limitata fin dai tempi del governo Monti, rendendo il compito di chi vuole proteggersi, molto molto più difficile. Autore: Giancarlo Dall'Aglio Fonte: News Trend Online



Ultime News
 
News

29/10/2013 13:17
Nokia: perdita netta III trimestre migliora a 91 milioni, meglio delle attese

Nokia ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta pari a 91 milioni di euro rispetto al rosso di 959 milioni registrato nello stesso periodo dell'anno scorso. Il risultato è migliore delle attese degli analisti di Bloomberg che avevano pronosticato una perdita di 171,5 milioni di euro. I ricavi netti sono scesi a 5,66 miliardi di euro contro i 7,24 miliardi di dodici mesi fa e i 5,87 miliardi previsti. Il risultato operativo è ammontato a 118 milioni di euro dai -564 milioni del terzo trimestre del 2012.
Fonte: News Finanza.com
 
News

29/10/2013 13:20
Saipem schizza ancora dopo i conti. La view degli analisti
Davide Pantaleo
o.jpg


Anche la seduta odierna viene vissuta da protagonista da Saipem che si mette in evidenza a Piazza Affari, occupando la prima posizione nel paniere del Ftse Mib. Il titolo già ieri aveva catalizzato gli acquisti chiudendo la sessione con un rally di oltre il 5% e oggi si regala il bis. Mentre scriviamo Saipem viene fotografato a 17,15 euro, con un progresso del 5,41%, alimentato da volumi di scambio a dir poco esplosivi visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 12 milioni di azioni, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 1,8 milioni di pezzi. I risultati del terzo trimestre A scatenare la corsa all'acquisto sul titolo ha contribuito la diffusione dei risultati del terzo trimestre avvenuta ieri. Il gruppo ha chiuso il periodo considerato con un utile in calo del 59,6% a 101 milioni di euro, al di sotto dei 115 milioni previsti dal consensus, ma questa deludente indicazione è stata in parte compensata dai ricavi che hanno riportato un calo più contenuto dello 0,8% a 3,522 miliardi di euro, in linea con le attese. Tanto è bastato per far scattare vorticosi acquisti sul titolo, dal momento che il mercato si aspettava numeri peggiori specie sul fronte del fatturato e ha apprezzato inoltre l'assenza di ulteriori notizie negative in merito alle indagini in Algeria. Le reazioni e i giudizi delle banche d'affari All'indomani dei risultati trimestrali, gli analisti di Mediobanca hanno deciso di rivedere la loro strategia su Saipem, alzando la raccomandazione da "neutral" ad "outperform", con un prezzo obiettivo migliorato da 17,4 a 20,6 euro. La banca segnala che le preoccupazioni legate al rischio di ulteriori cattive notizie sul fronte dei contratti erano sovratimate e sono state dissipate dal management. Mediobanca ritiene inoltre che ci sia una maggiore visibilità sulla ripresa dei margini, motivo per cui ha alzato le stime sull'utile per azione di Saipem di quasi il 10% per il 2014 e del 3,6% per l'anno successivo. Gli analisti non mancano tuttavia di evidenziare che il debito del gruppo resta un problema e ritengono che un break-up di Saipem, con la cessione o quotazione della sua divisione di perforazione, creerebbe valore sia per Saipem che per ENI. L'ottimismo di Mediobanca sul titolo è condiviso anche da Citigroup che ribadisce l'invito all'acquisto con un target price a 21 euro. La banca americana ritiene che i risultati trimestrali del gruppo suggeriscono che il recupero di quest'ultimo è sulla buona strada e confida nel fatto che Saipem possa tornare ai livelli di redditività visti nell'ultimo ciclo nell'offshore entro il 2018. Ad eccezione delle indicazioni di Mediobanca e di Citigroup, quelle di altre banche d'affari sono improntate alla cautela. Banca IMI ad esempio suggerisce di mantenere Saipem in portafoglio, con un fair value a 16,3 euro, aspettandosi una maggiore visibilità del miglioramento dei margini e dei ricavi il prossimo anno. Lo stesso rating "hold" viene assegnato da Equita SIM che ha ridotto il prezzo obiettivo del 2% a 18,6 euro, complice un taglio delle stime sull'utile per azione di Saipem riferite ai prossimi due anni. Non si sbilanciano neanche i colleghi di UBS che sul titolo mantengono la raccomandazione "neutral", con un target price a 16,5 euro. La banca elvetica ha rivisitato verso il basso le stime sull'utile per azione di Saipem con riferimento al triennio 2013-2015, riducendo del 5% quelle sui ricavi di quest'anno a 12,3 miliardi di euro, poco sotto i 12,5 miliardi indicati come target dal gruppo. Fonte: News Trend Online
 
News

29/10/2013 13:38
Flash Usa: prezzi alla produzione in calo a sorpresa
Davide Pantaleo
o.200038.jpg


Sulla base dei dati forniti dal Dipartimento del commercio si è appreso che i prezzi alla produzione a settembre hanno segnato un calo dello 0,1% rispetto al rialzo dello 0,3% precedente, deludendo le attese del mercato che puntava ad una variazione positiva dello 0,2%. Al netto delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, il dato è salito dello 0,1% rispetto alla lettura invariata di agosto, in linea con le previsioni. Fonte: News Trend Online



Ultime News
 
News

29/10/2013 13:52
Scoop: la Corte dei Conti dice che le tasse sono troppo alte!
Rossana Prezioso
o.200039.jpg


Per la precisione l'allarme riguarda le tasse in aumento (in futuro aumento) con l'arrivo della Tasi, la nuova tassa riorganizzata sulla casa. Ma a non convincere è anche l'abbattimento del cuneo fiscale, la leva sulla quale si basa gran parte della Legge di stabilità (quella che quando c'erano i soldi si chiamava manovra finanziaria). Il pericolo, nel primo caso sono le aliquote comunali, lasciate nella facoltà di essere aumentate, grazie alla carta bianca che il governo lascia in mano agli enti locali a loro volta già gravati da tagli ai finanziamenti in arrivo (anzi in non arrivo) da Roma. Da qui l'accelerazione verso l'alto delle richieste, le quali potrebbero vedere un inasprimento proprio per chi, prima, godeva di detrazioni. Tasi Dubbi condivisi anche da Bankitalia, secondo la quale occorre una "complessa riforma della fiscalità immobiliare". E in effetti il gioco di prestigio di questo esecutivo, ormai maestro nell'arte dell'illusione ottica, quasi al pari del mitico Escher, si basa sul vanto di non aver alzato le tasse ma, cosa passata sotto silenzio, di aver tolto le detrazioni. Cuneo Fiscale E qui si passa al secondo punto: il taglio delle tasse sulle buste paga, quello comunemente conosciuto come cuneo fiscale, esclude circa 25 milioni di persone, molte delle quali appartenenti alle categorie disagiate e con maggiori difficoltà economiche.Non solo, ma lo stesso intervento applicato sul pubblico impiego e cioè il blocco di turn over, straordinari e altre misure, già applicato in passato, dev'essere inteso come misura una tantum non una regola, come invece sarebbe nelle intenzioni del governo, da applicare per altri 3 anni (sempre che l'esecutivo regga per questo tempo che nei parametri della politica italiana è al pari di un'era biblica), oltre a quelli già passati. In tutto questo, poi, le prospettive del governo circa l'ambito di riferimento entro il quale la famosa (e criticata) Legge dovrebbe applicarsi, sarebbero anche troppo ottimiste. Infatti i margini di manovra potrebbero essere ridotti da situazioni contingenti che peggiorerebbero l'insieme del panorama, rendendo le condizioni esterne più sfavorevoli al raggiungimento, e quindi anche al mantenimento, del 3% di deficit imposto dall'Europa ("grazie" alla quale stiamo facendo tutto questo...) Fonte: News Trend Online



Ultime News
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto