dondiego49
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19/12/2013 14:54
A Wall Street attese prese di profito dopo la sbornia della Fed
Davide Pantaleo
La seduta euforica della vigilia dovrebbe essere seguita quest'oggi da alcune prese di profitto che dovrebbero avere la meglio almeno in avvio a Wall Street. I futures sugli indici preannunciano infatti una partenza in calo, con il contratto sull'S&P500 che scende dello 0,3%, lasciando più indietro quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,4%. A frenare in parte il mercato è anche la delusione arrivata dal fronte macro, visto che le nuove richeiste di sussidi di disoccupazione nell'ultima settimana sono salite a 379mila unità, sui massimi da marzo scorso, in rialzo rispetto alla lettura precedente ritoccata verso l'alto da 368mila a 369mila unità. L'indicazione odierna ha deluso le attese degli analisti che si erano preparati ad un calo a 350mila unità. Il mercato attende di conoscere altri aggiornamenti macro che saranno diffusi mezz'ora dopo l'apertura di Wall Street. Per il Superindice di novembre le stime parlano di un rialzo dello 0,7% rispetto allo 0,2% precedente, mentre le vendite di case esistenti a novembre dovrebbero attestarsi a 5,05 milioni di unità rispetto ai 5,12 di ottobre. Infine, per l'indice Philadelphia Fed a dicembre e si prevede un rialzo a 10 punti dai 6,5 di novembre. Ieri intanto la Fed ha dato via al tapering, annunciando il taglio di 10 miliardi di dollari al mese per il piano di quantitative easing, il cui importo scende quindi a 75 miliardi di dollari. Bernanke ha però assicurato che la politica monetaria rimarrà accomodante a lungo e ulteriori riduzioni degli stimoli avverranno in maniera graduale e tanto è bastato per rassicurare il mercato che ha dato vita ad un bel rialzo ieri, portando il Dow Jones a segnare nuovi massimi storici. Tra i vari titoli da seguire Oracle che ieri ha presentato i risultati del secondo trimestre dell'esercizio fiscale in corso, archiviato con un utile netto di 2,55 miliardi di dollari in lieve calo rispetto ai 2,58 dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Il risultato per azione è stato di 0,59 dollari, ma al netto delle voci straordinarie è pari a 0,69 dollari, al di sopra dei 67 cents del consensus. I ricavi sono saliti del 2% a 9,28 miliardi di dollari, contro i 9,18 messi in conto dagli analisti. Sotto i riflettori anche Facebook che viaggia in netto calo nella fase di pre-apertura dopo che il fondatore Zuckerberg ha annunciato che venderà oltre 41 milioni di azioni della società, ma in totale saranno ben 70 milioni i titoli messi in evidenza, secondo quanto appreso da una nota depositata alla Sec. Fonte: News Trend Online
19/12/2013 14:54
A Wall Street attese prese di profito dopo la sbornia della Fed
Davide Pantaleo
La seduta euforica della vigilia dovrebbe essere seguita quest'oggi da alcune prese di profitto che dovrebbero avere la meglio almeno in avvio a Wall Street. I futures sugli indici preannunciano infatti una partenza in calo, con il contratto sull'S&P500 che scende dello 0,3%, lasciando più indietro quello sul Nasdaq100 che arretra dello 0,4%. A frenare in parte il mercato è anche la delusione arrivata dal fronte macro, visto che le nuove richeiste di sussidi di disoccupazione nell'ultima settimana sono salite a 379mila unità, sui massimi da marzo scorso, in rialzo rispetto alla lettura precedente ritoccata verso l'alto da 368mila a 369mila unità. L'indicazione odierna ha deluso le attese degli analisti che si erano preparati ad un calo a 350mila unità. Il mercato attende di conoscere altri aggiornamenti macro che saranno diffusi mezz'ora dopo l'apertura di Wall Street. Per il Superindice di novembre le stime parlano di un rialzo dello 0,7% rispetto allo 0,2% precedente, mentre le vendite di case esistenti a novembre dovrebbero attestarsi a 5,05 milioni di unità rispetto ai 5,12 di ottobre. Infine, per l'indice Philadelphia Fed a dicembre e si prevede un rialzo a 10 punti dai 6,5 di novembre. Ieri intanto la Fed ha dato via al tapering, annunciando il taglio di 10 miliardi di dollari al mese per il piano di quantitative easing, il cui importo scende quindi a 75 miliardi di dollari. Bernanke ha però assicurato che la politica monetaria rimarrà accomodante a lungo e ulteriori riduzioni degli stimoli avverranno in maniera graduale e tanto è bastato per rassicurare il mercato che ha dato vita ad un bel rialzo ieri, portando il Dow Jones a segnare nuovi massimi storici. Tra i vari titoli da seguire Oracle che ieri ha presentato i risultati del secondo trimestre dell'esercizio fiscale in corso, archiviato con un utile netto di 2,55 miliardi di dollari in lieve calo rispetto ai 2,58 dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Il risultato per azione è stato di 0,59 dollari, ma al netto delle voci straordinarie è pari a 0,69 dollari, al di sopra dei 67 cents del consensus. I ricavi sono saliti del 2% a 9,28 miliardi di dollari, contro i 9,18 messi in conto dagli analisti. Sotto i riflettori anche Facebook che viaggia in netto calo nella fase di pre-apertura dopo che il fondatore Zuckerberg ha annunciato che venderà oltre 41 milioni di azioni della società, ma in totale saranno ben 70 milioni i titoli messi in evidenza, secondo quanto appreso da una nota depositata alla Sec. Fonte: News Trend Online