Toro seduto
Giovanni Lapidari
venerdì 11 aprile 2014
I verbali accomodanti del Fomc avevano lasciato ben sperare sui destini dei principali mercati azionari, alle prese con l’inizio di una stagionalità di norma mai positiva e un po’ “appesi” vicino ai recenti massimi, sia pure con andamenti non analoghi (il Nasdaq aveva già corretto sensibilmente) e con alcuni segnali di stanchezza e divergenza di prezzi/indicatori.
La seduta da incubo di ieri sera, con un Nasdaq in performance negativa per oltre il 3% e forti volumi di vendite, non lascia ben sperare per la stagione delle trimestrali appena iniziata. Non escludendo la possibilità di un rimbalzo, alcuni segnali tecnici (e non solo) ci fanno pensare che la fase correttiva possa non avere esaurito la sua spinta.
Cosa non va
Fed : riteniamo che ai mercati questa nuova Fed by Yellen non piaccia. Non piace questo oscillare fra allarmi sul rialzo dei tassi e verbali poi accomodanti. Si ha la sensazione che non abbiano le idee chiare.
Bce: qui continua la commedia dei dico non dico. Stretta fra le regole del suo mandato e il bisogno di rassicurare le economie europee, la Bce non prende posizione sul troppo chiacchierato QE. Pare una misura un po’ troppo all’amatriciana ed è possibile che ieri le borse abbiano recepito con molta perplessità gli allarmi lanciati dal membro portoghese Constancio sulla necessità di fare presto per il rilancio dell’economia del nostro continente, strangolata da tutti questi vincoli sui parteggi di bilancio che non hanno sortito altro effetto che far risalire il cambio euro dollaro a livelli non più sostenibili
Cina: non tira più, e di certo l’euro forte non aiuta.
Trimestrali : i Ceo delle principali aziende, anche per fattori stagionali, faranno uscire probabilmente molti profit warning. Quali migliori occasioni per far calare i prezzi, ricomprare successivamente azioni proprie a condizioni più favorevoli, rimandando ai prossimi trimestri la sfida di conseguire buoni utili, salvando così poltrone, dividendi e stock option.
Volatilità: il Vix sta risalendo. Non siamo ancora a livelli preoccupanti. Però non scende più sotto 14, e questo è un segnale. Vedi grafico.
Oro: è di nuovo in riaccumulo, e se conserverà - in chiusura di settimana/inizio della prossima – il supporto di 1310, pare destinato a un allungo che in parte può essere finanziato da cash in uscita dai listini.
Settori: il listino italiano è stanco, ieri abbiamo visto prese di profitto sui temi più speculativi (banche). I prossimi aumenti di capitale, e l’esame europeo sui ratios, potrebbero farsi sentire.
Divergenze prezzi indicatori: il nostro strumento di Sentiment segnala da qualche settimana una fatica sui massimi realizzati da metà gennaio in poi. Potremmo scendere ancora di qualche punto percentuale. Non sarà inversione (al momento non pare) ma i grafici si potrebbero ancora imbruttire di più.
Pertanto, la correzione può ancora proseguire, non escludendo che si possa anche nel suo cammino assistere a dei rimbalzi, che però devono essere gestiti per alleggerirsi sull’azionario, almeno nel breve. L’obbligazionario peraltro è caro, e quindi meglio stare più liquidi.
Livelli di supporto da seguire
Sp500 : 1800 – 1780 sono supporti significativi
Dax 9310-9250
FtseMib 20900 – 20650 -20500
Suggerimenti: diminuire la leva, dimezzando le size per ogni punto di Vix sopra il livello di 16.
Un famoso detto di borsa dice che “le probabilità che il titolo crolli sono direttamente proporzionali ai soldi investiti”.
Molto interessante ..semplice ma conciso
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