Wall Street scivola in rosso: Bernanke non convince fino in fondo
di WSI
17/07/2012 17:01 NEW YORK
Bene i conti di Goldman Sachs e Coca-Cola aspettando quelli di Yahoo! e  Intel. Nessun cambiamento dello scacchiere monetario: prima reazione del  mercato tendente alle prese di profitto con calo dell'euro (a $1,22).  Dati macro in linea. Vola il mais.
New York - La borsa Usa non riesce a interrompere la striscia di sedute  negative. La colpa e' in gran parte di Ben Bernanke: nel suo intervento  davanti al Congresso, il numero uno della Federal Reserve non ha offerto  ai mercati quello che chiedevano. I tre principali indici della borsa  Usa sono passati in rosso e al momento oscillano intorno ai minimi di  seduta. L'S&P 500 cede lo 0,54%, il Nasdaq lo 0,79% e il Dow Jones  lo 0,57%. L'euro vira in negativo a $1,22 nei confronti del biglietto  verde.
Nel discorso del banchiere centrale non c'e' stata ne' una maggiore  enfasi sulla certezza di nuovi misure ne' tantomeno un elenco delle  possibili misure addizionali. Di conseguenza, come sottolineano gli  analisti di MPS, si sta assistendo ad una prima reazione del mercato  tendente alle prese di profitto accompagnata dal deprezzamento  dell’euro, che invece avanzava sul dollaro nella prima parte di seduta.
Nello specificio il numero uno dell'istituto di Washington ha detto che  la Fed e' gia' stata abbastanza chiara, nella riunione di giugno, nel  dire di essere pronta ad agire, nel caso in cui le circostanze lo  richiedessero. In pratica, nel tratteggiare un quadro poco confortante  per l'economia americana, Bernanke si e' ben guardato dal fornire  dettagli sul modo con cui intende operare d'ora in avanti. I mercati  speravano lanciasse invece un segnale che facesse intendere che le  autorita' di politica monetaria sono pronte ad adottare nuove misure non  ortodosse per rilanciare l'economia.
Intanto dalle minute della Reserve Bank of Australia e' emerso che la  "fase di rallentamento dell'economia della Cina potrebbe interrompersi  su questi livelli, anche se le previsioni sono ancora incerte". In  Europa, gli indici sulla fiducia degli investitori in Germania e  nell'Eurozona hanno deluso, mentre i prezzi al consumo britannici sono  risultati inferiori alle previsioni (2,4% anno su anno).
Gli ultimi dati macro Usa, ieri, hanno confermato una contrazione delle  vendite al dettaglio in giugno, in teoria un motivo in piu' per la  Federal Reserve per intervenire a supporto della ripresa. Una buona  notizia per le autorita' della banca centrale e' arrivata invece dalle  ultime cifre sull'inflazione: il costo della vita misurato nella forma  dei prezzi al consumo e' rimasto invariato in giugno, come previsto.
Le ultime minute del meeting del 20 giugno, pubblicate l’11 luglio,  hanno rivelato una generale propensione al varo di ulteriori stimoli  monetari, soprattutto in caso di continuo deterioramento delle  condizioni di crescita.
L’indicatore stilato dagli analisti di Citigroup sulla situazione degli  Stati Uniti, il Citigroup Economic Surprise Index, che tiene conto del  trend dei dati degli ultimi tre mesi, per vedere se sono migliori o  peggiori delle attese, si trova al momento a -64 ai minimi da 11 mesi,  dopo aver toccato -64,9 la scorsa settimana e +91,9 in gennaio.
Delle 32 società nell’indice S&P500 che ad ora hanno annunciato i  risultati d’esercizio sul secondo trimestre, 22 sono riuscite a battere  le stime. In giornata tra i grandi nomi non hanno deluso Coca-Cola,  Goldman Sachs e Johnson & Johnson. Altri due colossi, Yahoo! e  Intel, renderanno noti i conti di bilancio a seduta terminata.
La banca Goldman Sachs ha chiuso il trimestre con un calo degli utili  -11% su base annua. Numeri in ogni caso migliori alle attese ($962  milioni, $1,78 per azione, rispetto a $1,09 miliardi, $1,85 per azione  lo scorso anno. Le attese erano per $1,18 per azione).
Il fatturato di Coca-Cola e' cresciuto piu' del previsto nel secondo  trimestre dell'esercizio fiscale 2012. Secondo gli analisti i risultati  rispecchiano la capacita' della societa' di bevande di Atlanta di  riuscire a crescere dove altri falliscono.
In rialzo i titoli del gruppo Internet Yahoo!, dopo che la società ha  annunciato di aver scelto Marissa Mayer alla guida del gruppo, nel  tentativo di tornare a dominare la scena internet e invertire così oltre  10 anni di spirale negativa. Per la società si tratta del quinto Ceo in  quattro anni.
In ambito valutario, l’euro si muove in calo sul dollaro a $1,22  (-0,5%). Dollaro/yen +0,34% a JPY 79,12, tasso di cambio euro/yen debole  a JPY 96,552.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i  prezzi del mais sono volati ancora. Da meta' giugno il balzo e' del  +52%: i raccolti Usa soffrono per via di una siccita' che non si vedeva  da cinquant'anni.
I futures sul petrolio fanno +0,12% a quota $88,54 al barile, mentre le  quotazioni dell'oro sono in flessione a $1.582,20 l'oncia (-0,59%).  Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,47%, in calo  di 0,2 punti base.