La profezia di Barnard: ecco come ci faranno pagare il fallimento delle banche
07 maggio 2014
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Il colpo di grazia alle economie dell'Eurozona è servito. Saremo noi cittadini a paghare il conto di una
truffa colossale messa in campo da Bruxelles per salvare le banche. Almeno secondo
Paolo Barnard che ha analizzato il modello di Unione Bancaria europea voluto da
Michel Barnier (Commissione Ue) con
Mario Draghi e
Angela Merkel, in collaborazione con le maggiori lobby bancarie del pianeta, per gestire il collasso finanziario dei grandi banchieri.
In pratica l'Ue ha predisposto un
fondo salva-banche che non sarà disponibile prima di dieci anni. Nel frattempo, in caso di crisi, a pagare sarà il
Mes, il meccanismo europeo di stabilità, cioè noi con le nostre tasse. Questione di numeri, spiega il sito
Informare per resistere che ha reso nota la profezia di Barnard: il portafoglio speciale per gestire il fallimento di una mega-banca ammonta ad appena 55 miliardi di euro, ottenuti tassando le banche dell’1% dei loro depositi, mentre è di almeno 1.500 miliardi la somma dei buchi bancari a rischio in Ue.
La propaganda di Bruxelles, aggiunge Barnard, metterà l’accento sulla piccola novità introdotta – a pagare i costi di un fallimento saranno innanzitutto gli investitori – ma lo faranno solo fino all’8% dell’ammontare. «Il che è assurdo: in caso di fallimento, sono proprio gli investitori a dover pagare per primi». Non nell’Unione Europea della
Troika: il 92% del disastro, infatti, sarà interamente a carico dei contribuenti, gli ordinari cittadini. Tutto questo, naturalmente, per tenere in piedi l’euro, moneta cui gli Stati non possono accedere direttamente.