Idee e grafici. - Cap. 2

News

30/07/2012 11:41
Banche su di giri dopo asta Btp: Intesa +6,7%, Mps +5,8%, Banco +5,3%, Unicredit +4,7%

Flash Fonte: News Finanza.com
 
UCG Resistenze a 2,838 e 2,846 graficamente e' arrivata da venerdì ' questo e' tutto in più', deve scaricare un po' ma rimane comunque long molto rischioso SHORT ...Nel casso usare molta attenzione

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30/07/2012 11:45
Mercato continua a sperare in mosse Bce, bullish market in vista
IG Markets



Prevediamo poco sotto la parità per gli indici statunitensi questo pomeriggio nonostante l'andamento positivo delle borse europee. Il future sul Dow Jones Industrial Average cede lo 0,3%, mentre quello sull'S&P 500 segna un -0,4% e quello sul Nasdaq 100 un -0,15%. In Europa il Ftse 100 di Londra sale dello 0,4%, mentre il Dax di Francoforte segna un +0,6% e il Cac di Parigi un +0,8%. In Europa non sembra sfumare il clima di attesa positivo che si è creato intorno alle parole di Draghi della scorsa settimana. Giovedì è atteso l'incontro della Bce, dove l'opzione più probabile rimane quella di una riattivazione del programma Smp (acquisto titoli di stato sul mercato secondario) oppure l'acquisto attraverso i fondi dell'Efsf di titoli anche sul mercato primario. Ci aspettiamo anche un'azione sui tassi di interesse entro l'autunno visto il recente peggioramento dell'attività economia nell'area. Non sono previste sorprese per la Federal Reserve, che mercoledì sera potrebbe confermare la fase attendista in vista dei dati macro sui non farm payrolls di venerdì. Sui mercati la forza di recupero dai minimi della scorsa settimana è un buon segnale per un avvio del bullish market estivo. Aspettiamo però i movimenti di questa ottava per vedere se scatteranno i segnali rialzisti. Italia: Ftse Mib, bancari ancora in recupero A Milano il Ftse Mib sale del 2,7% a 13.960 punti. Ottimo spunto ancora una volta per i bancari, con Monte dei Paschi e Intesa SanPaolo che avanzano oltre il 5%, mentre Unicredit e Banco Popolare segnano performance superiori al 3%. Forte accelerazione per A2a (+7,2%), dopo l'annuncio della cessione di una controllata francese che permetterebbe alla società di beneficiare dei 160 milioni di euro incassati dalla vendita. , Valute: euro debole nonostante rialzo borse Tra le valute, si allontata sensibilmente dai massimi di venerdì l'euro/dollaro, nonostante la propensione al rischio presente sui mercati. Il cross si è portato a 1,2260 e inizia a vedere da vicino i minimi di venerdì a 1,2240, al di sotto del quale la corsa proseguirebbe sino a 1,2150. Al rialzo la resistenza passa per 1,24. Da segnalare il forte deprezzamento del biglietto verde contro lo yen, con il cross che si accinge ora a testare a 78,10-78,00. Alcuni operatori sembrano rimanere abbastanza cauti nonostante il rally avviato dai mercati la scorsa settimana. Macro: Spagna, contrazione peggiora nel 2° trim. Sul fronte macro, la fiducia economica nell'area euro a luglio si è attestata a 87,9 punti, in calo dagli 88,9 di giugno. In Spagna la crescita economica ha registrato un calo dello 0,4% t/t (-1% a/a) nel 2° trimestre da -0,3% dei primi tre mesi. Questo pomeriggio l'attenzione si concentrerà sull'indice manifatturiero della Fed di Dallas di luglio. Il dato più importante della settimana ci sarà comunque venerdì, quando saranno rilasciate le figure sui non farm payrolls di luglio. Titoli di Stato: Btp, domanda debole ma rendimenti in calo Sul fronte governativo, il Tesoro italiano ha collocato oggi poco più di 4,7 miliardi di Btp a medio lungo termine. In calo i rendimenti (5,29% da 5,84 per il 5 anni, 5,96% da 6,19% per decennale), mentre la domanda non è stata particolarmente brillante soprattutto sul titolo a più breve termine. Possiamo senz'altro dire che l'Italia ha superato quest'altro ostacolo. Ora le attenzioni tornano sulla Spagna che mercoledì andrà al test del mercato con titoli a medio lungo termine. , Commodity: comparto stabile nonstante rally mercato Tra le commodity, prosegue positivo l'oro, con il prezzo spot a 1.615 dollari/oncia. Si mantiene intorno ai 90 dollari/barile il Wti. VINCENZO LONGO Market Strategist of IG Markets Italy Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 
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30/07/2012 11:49
Ue market mover: fiducia economica scende a 87,9 punti a luglio

Nel mese di luglio l’indice europeo che misura la fiducia economica è sceso a 87,9 punti dagli 89,9 punti della precedente rilevazione. Gli analisti avevano previsto un dato pari a 88,9 punti.
Fonte: News Finanza.com
 
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30/07/2012 11:52
Bce, Fed, Usa, Berlino: la settimana dei fuochi incrociati
Rossana Prezioso
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Gli investitori, dopo la ripresa dei mercati della scorsa settimana (nel finale della stessa per essere precisi), stanno già guardando alle banche centrali di entrambe le sponde dell'oceano. Infatti Bce e Fed si riuniranno entrambe questa settimana secondo un calendario curiosamente "continuativo": la Fed, infatti, comunicherà le sue decisioni circa un eventuale Q3 soltanto mercoledì, ma gli analisti già sospettano che non accadrà nulla: alla Fomc preferiscono avere ulteriori dati che confermino il rallentamento effettivo dell'economia Usa, perchè quelli disponibili sono ancora parziali, contrastanti e non così gravi, secondo una parte dei vertici Fed, da giustificare un intervento che, ormai al terzo round, rischia di essere molto più incisivo, nel bene e nel male, dei 2 precedenti. Perciò eventuali misure potrebbero essere rimandate a settembre. Alla riunione precedente, la Fed aveva deciso di prolungare la sua Operation Twist (acquisto di titoli a lunga scadenza e vendita di quelli a breve) fino ala fine dell'anno. Ma anche qui il contrasto fra operatori del settore e investitori si fa notare dal momento che, nonostante tutto, gli investitori ancora sperano in un intervento, magari non convenzionale. In zona Europa, intanto, il teatrino della politica si sta fondendo di nuovo con quello dell'economia. La riunione della Bce, inizierà subito dopo le decisioni americane, giovedì, a Francoforte. e gli investitori non mancheranno di tenere d'occhio il presidente della Bce Mario Draghi per vedere se annuncerà misure concrete per contribuire ad alleviare la pressione nella zona euro. In una conferenza stampa della scorsa settimana, Draghi aveva sollevato le speranze di un intervento più aggressivo e anticonformista nei mercati finanziari europei, dicendo che "la BCE è pronta a fare tutto il necessario per preservare l'euro." , E tutti si sono detti convinti che, finalmente, Draghi, emulando l'azione incisiva della Fed, avrebbe dato il via all'acquisto dei tanto contrastati Bonos decennali spagnoli, i quali con il loro insostenibile 7,75% toccato la scorsa settimana, restavano l'oggetto della discordia proprio in seno ai vertici europei, come anche tra gli investitori. La visione del primo ministro delle finanze tedesco ("l'Esfs non comprerà titoli di Stato spagnoli"), infatti, contrasta non poco con quella di Tim Geithner, segretario Usa al Tesoro il quale continua a dichiarare che il pericolo europeo è il più grave per l'economia Usa e che dev'essere risolto immediatamente, ma anche con quella del presidente dell'eurogruppo Jean Claude Juncker convinto del fatto che Berlino, incurante degli interessi generali, tratta l'Unione Europea come una sua filiale, preoccupata solo del proprio tornaconto. E purtroppo il fantasma delle liti intestine, torna a snervare i mercati, gli investitori e anche gli stessi politici non solo europei. Senza contare che anche Atene non se la passa bene: la Commissione di controllo ha già fatto sapere che non lascerà la Grecia finchè tutte le misure per ottenere il maxiprestito saranno non solo trovate, ma anche ratificate in Parlamento e rese, quindi ufficiali e operative. Una reazione che fa seguito alla bagarre politica creatasi dopo che il governo Samaras è riuscito a trovare un accordo sulla maggior parte delle misure di austerità richieste dai creditori, progettando anche tagli alle pensioni e ai salari per trovare gli ultimi 1,5 miliardi di euro, ma l'accordo sia naufragato proprio sulle modalità per mettere in atto l'elenco delle voci e dei tagli. , In tutto questo, l'attenzione degli investitori tornerà negli Stati Uniti per un diluvio di dati economici, inclusi i numeri sulla fiducia dei consumatori, e il reddito personale e la spesa, oltre a Gli investitori riceveranno un numero esiguo di dati sull'occupazione per tutta la quelli sulla situazione della disoccupazione, in uscita venerdì. Giusto per chiudere in bellezza la settimana. E le previsioni non rassicurano nemmeno Washington con un tasso di disoccupazione potenzialmente stabile al 8,2% di luglio previsto dal Dipartimento del Lavoro che prevede per luglio, un aumento di 100.000 posti di lavoro, contro gli 80.000 di giugno e i 77.000 di maggio. Il mercato del lavoro ha subito un rallentamento deludente a partire dalla primavera, e gli investitori saranno in cerca di indicazioni per un eventuale miglioramento. Dati che per alcuni, se negativi, potrebbero smuovere i vertici Fed, anch'essi divisi, su un ulteriore intervento. E mentre sulle sponde del fiume Potomac si teme l'inizio della settimana, avvertimenti arrivano anche da Robert Zoellick, ex presidente della Banca Mondiale che avverte che un allentamento monetario potrà fare ben poco per risolvere la crisi del debito della regione. "La politica monetaria ha bisogno di tempo e non è utile per modificare i fondamentali, cioè quelle parti che realmente hanno bisogno di essere revisionate", ha detto Zoellick alla CNBC. Non solo, ma si schiera dalla parte di Berlino: " Spagna e Italia devono fare le riforme. I tedeschi hanno ragione, i Paesi con le economie svantaggiate non devono appoggiarsi su misure esterne, ma riformare il proprio sistema radicalmente e tornare competitivi sul mercato internazionale, cosa che una qualsiasi Q3, Twist o acquisto di titoli di Stato non potrà mai fare". ESM e altre azioni simili, infatti, secondo l'ex presidente della banca mondiale, possono essere solo una stampella che aiuta l'economia nel frattempo che le riforme daranno i loro primi risultati, per questo motivo non devono essere il solo e unico ausilio. , Il problema è radicato e presente anche negli Usa che devono vedersela con un debito troppo alto ormai per essere gestito in modo automatico. Alla base di tutto il famoso scoglio fiscale e l'urgenza di un trilione di dollari in tagli alla spesa che saranno realizzati in tutti i settori. Ma elezioni del Congresso e Presidenziali restano tutt'ora un punto interrogativo, considerando che le visioni dei due candidati alla massima carica sono diametralmente opposte per ciò che riguarda la politica fiscale. , ha aggiunto. Entro la fine dell'anno, se il Congresso e il presidente Barack Obama non riescono ad accordarsi su obiettivi di riduzione del disavanzo, una serie di aumenti fiscali e tagli automatici di bilancio sono pronte per dare pollici Se gli Stati Uniti sono riusciti a imbrigliare il suo deficit di bilancio, sarebbe una grande spinta di fiducia per i mercati globali, Zoellick ha aggiunto. Fonte: News Trend Online Fonte: News Trend-online
 
.....oggi al mare si sta da dio, passo per un saluto.......ho visto che il fibbastro ha raggiunto area 980.....non vedo I grafici ma forse un cortino ora ci starebbe ciao a dopo
 
Come vi regolate per chiudere le operazioni?
Ero entrato short a 13.940,ma invece di chiudere a 850/70 ho pensato bene di abbassare lo stop che è stato preso a 13.915 ....

Vi date dei tick max o attendete che si arrivi ai supporti o medie del caso, lasciando lo STOP distante??
 

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