Rcs. Grandi manovre in Via Solferino. Ieri il titolo del gruppo editoriale milanese ha messo a segno un vigoroso +25,67% con gli operatori che attendono dettagli sul piano di riduzione del debito, a fine giugno pari a 1 miliardo di euro, che dovrebbe prendere forma dopo l´estate. Accantonata per il momento l´ipotesi di un aumento di capitale, i vertici di Rcs sono concentrati su un piano di cessioni che potrebbe portare nelle casse dai 400 ai 450 milioni di euro. Secondo gli analisti, le cessioni dovrebbero riguardare la francese Flammarion, una quota delle attività spagnole e l´internet company Dada, mentre dovrebbe essere valorizzata la sede di Via Solferino. A Piazza Affari il titolo è sospeso con un rialzo teorico dell´8,29% a 0,758 euro.
Mediobanca. Piazzetta Cuccia guadagna in Borsa oltre il 2% a 3,686 euro e il rimbalzo dallo scorso 2 agosto supera i 40 punti percentuali. Per sostenere la corsa in Borsa sono tornate le voci di una possibile scissione del business bancario dalla holding di partecipazioni (Generali, Telco, Rcs le principali). Puntualmente è arrivata la smentita da parte della banca d´affari milanese, che ha assicurato che non esiste nessuna proposta da discutere nel Consiglio di amministrazione del prossimo 5 settembre. La scissione, a detta gli analisti, farebbe apprezzare il titolo perché "farebbe emergere il valore del business bancario oggi valorizzato zero dal mercato - ha scritto Intermonte - visto che solo le partecipazioni quotate rappresentano il 90% dell´attuale capitalizzazione di Mediobanca". Se la scissione andrebbe a impattare positivamente sul titolo, gli analisti sono però quasi tutti scettici sulla sua attuazione.