Fallisce il comune di Alessandria

Scritto da Wall Street Italia | Wall Street Italia – ven 29 giu 2012 15:59 CEST
 
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       Roma - Non sarà la città della corsa all'oro california - 
Stockton, che ha fatto ricorso al Chapter 9 qualche giorno fa - ma 
Alessandria è un comune piemontese dalla storia di tutto rispetto e
 nodo nevralgico di interscambio  importantissimo per Torino, Milano e Genova, collocandosi esattamente  nel centro del triangolo immaginario che unisce i tre capoluoghi di  provincia. 
Oggi la città non ha più i soldi per offrire i servizi ai suoi quasi 
100 mila cittadini. E' il primo capoluogo di provincia a non avere i fondi per r
ipagare i creditori e gli stipendi dei dipendenti pubblici. Come riporta l'edizione odierna della Stampa, il comune di Alessandria è in dissesto. 
"È il primo capoluogo di provincia a vederselo dichiarare dalla 
Corte dei conti,  dopo la normativa del settembre scorso che le ha attribuito questa  prerogativa. Un record di cui gli alessandrini avrebbero fatto  volentieri a meno, viste le pesanti conseguenze sui portafogli",  racconta Piero Bottino. "La pronuncia della Corte è arrivata ieri, dopo  mesi di attesa e un'elezione che ha esautorato il principale  responsabile di questo crac: l'ormai 
ex sindaco Pier Carlo Fabbio, all'epoca capo di una
 giunta Pdl-Lega, oggi capo del Pdl all'opposizione".  
"Nei 37 giorni dal suo insediamento il neo-sindaco Rita Rossa (Pd) ha affrontato una grana dopo l'altra nel tentativo di
 tenere a bada i creditori sempre più inferociti e  pagare gli stipendi. È andata anche a parlare ai magistrati contabili,  assicurando una nuova linea del Comune, più attenta alle richieste di  risanamento fatte dalla Corte. Ma sapeva che la frittata ormai era  fatta".