Idee e grafici. - Cap. 2

Vi racconto brevemente che ci stavo a fare in Svezia un mese fa...
ero con mia madre per vedere insieme qualche casa... pronti a vendere le ns. 2 qui, per scappare dall'Italia!
Poi lei è caduta in aeroporto e si è rotta il femore... progetto fermo per ora. :(

Ma chi può, scappi dall'Italia finché è in tempo!

naturalmente devi arredarla ikea!!!!!! :D

scherzi a parte mi ha colpito la faccenda di come hanno gestito frattura femore..
a mia madre hanno sbagliato operazione femore ospedale provincia roma mica in burundi, e nn ricamminera mai piu :sad: cmq chiuso argomento
hai ragione bisogna andarsene e basta
se mia azienda chiude nn escludo di farlo
 
Ft: "Monti, il tempo sta per scadere. Devi dire la verità agli italiani"

"Senza ottenere l'impegno degli italiani qualsiasi accordo Monti stringerà a Bruxelles gli si ritorcerà contro a casa, proprio come la vittoria di Pirro di Rajoy dello scorso mese".

Roma - Il tempo per Mario Monti "sta per scadere": il Presidente del consiglio deve "dire la verità" agli italiani e ottenere il loro "impegno", se non vuole che il successo dell'ultimo summit di Bruxelles si trasformi in una "vittoria di Pirro", così come è accaduto a Mariano Rajoy, il premier spagnolo.

"Mario Monti ha un'unica strada per evitare di apparire come Rajoy - scrive Ferdinando Giugliano dalle colonne del Financial Times - dire la verità ai partiti politici che lo sostengono e al popolo italiano. Se ha il diritto di negare che l'Italia farà ricorso ad aiuti esterni, dovrebbe chiarire in modo netto che se questo accadrà, dovranno quasi certamente essere imposte misure aggiuntive".

La spending review del governo "dovrà essere più incisiva, liberando risorse per ridurre la pressione fiscale sulle imprese". Inoltre "dovrebbero essere compiuti altri passi per migliorare la competitività, oltre a rivedere il sistema giudiziario".

Ma è importante, si legge ancora sul Ft, che gli italiani conoscano e magari si esprimano sui costi di una più forte integrazione europea in termini di perdita di sovranità: "L'unione fiscale e bancaria è un accordo, non un regalo (...) che implica notevoli trasferimenti di potere a Bruxelles".

"Senza ottenere l'impegno degli italiani qualsiasi accordo Monti stringerà a Bruxelles gli si ritorcerà contro a casa, proprio come la vittoria di Pirro di Rajoy dello scorso mese".
 
Italia sempre piu' come la Spagna: 10 città rischiano la bancarotta

Non solo Alessandria. In cima alla lista nera, ci sono Napoli (nella foto) e Palermo. Momenti febbrili per Monti e la task force del governo, impegnata a evitare il peggio. Il colpo di grazia sta per arrivare. Nella penisola iberica sei regioni hanno chiesto aiuti al governo.

Non solo Alessandria (nella foto il Palazzo Rosso). Le altre città italiane a rischio di bancarotta.

Roma - Ci sono dieci grandi città italiane con più di 50 mila abitanti che sono ad un passo dal crac. Napoli e Palermo in cima alla «lista nera», anche se da settimane una task force a Palazzo Chigi sta facendo di tutto per evitare il peggio. Poi Reggio Calabria, finita in rosso già nel 2007-2008 ed ora oggetto di un’inchiesta della magistratura. E poi tante altre amministrazioni, grandi e meno grandi (come Milazzo), magari fino ad oggi virtuose, potrebbero essere costrette a chiedere il «dissesto», che significa scioglimento della consiglio, entrata in campo della Corte dei Conti e commissario prefettizio.

L’ultimo colpo, o se vogliamo il colpo di grazia, sta infatti per arrivare: è una norma inserita nel decreto sulla spending review che nelle pieghe delle nuove regole che impongono l’«armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio» impone di svalutare del 25% i residui attivi accumulati sino ad oggi. Si tratta di entrate contabilizzate ma non ancora incassate, come possono essere i proventi delle multe e le tassa sui rifiuti. Cifre importanti, che servono a «fare» il bilancio di un ente che spesso, per prassi, gonfia queste voci pur sapendo di non riuscire a poter incassare il 100% degli importi messi a bilancio. Incassi spesso molto dubbi insomma, che ora non possono più servire a far quadrare i conti.

«A rischio sono almeno una decina di grandi città» confidano i tecnici del governo che stanno monitorando la situazione. «La situazione sta diventando ogni giorno più difficile», conferma il presidente dell’Anci Graziano Del Rio. Che punta il dito contro l’ennesimo taglio dei trasferimenti, contro le misure introdotte dalla spending review, e che rilancia l’allarme di tanti colleghi sindaci. «Tagliando di colpo i residui attivi è chiaro che i bilanci non quadrano più». Di per sè il principio, argomenta Del Rio, non sarebbe nemmeno sbagliato, «ma serve più gradualità per dare tempo ai sindaci che hanno utilizzato questa modalità di adattarsi. Perché altrimenti anche Comuni virtuosi, come ad esempio Salerno, a questo punto sono a rischio».

In base ai dati a disposizione del Viminale il fenomeno dei Comuni che hanno dichiarato il dissesto negli ultimi due anni è letteralmente esploso: da 1-2 casi all’anno si è passati a circa 25, comprese anche amministrazioni del Centro-Nord dove questo tipo di fenomeno fino a ieri era sconosciuto. Eclatante il caso di Alessandria, il cui sindaco solo poche settimane fa, ha gettato la spugna sotto il peso di 100 milioni di euro di debiti. Stessa sorte in precedenza era toccata a Comuni più piccoli come Riomaggiore (Sp), Castiglion Fiorentino e Barni in provincia di Como.

C’è un problema di tenuta dei bilanci e ce n’è uno ancora più forte di cassa. Che spesso il sindaco di turno si trova vuota. Perché la centralizzazione della Tesoreria decisa di recente ha sì fatto affluire alla cassa nazionale qualcosa come 9 miliardi di liquidità aggiuntiva ma, al tempo stesso, ha reso più complicato da parte degli enti poter beneficiare di anticipazioni da parte del sistema bancario. Prima col proprio tesoriere municipale ogni sindaco poteva contrattare e in casi di emergenza otteneva liquidità praticamente anche gratis, ora se si rivolge ad una banca deve certamente pagare gli interessi. Ammesso che il prestito riesca ad ottenerlo. A tutto ciò occorre poi aggiungere gli ennesimi tagli ai trasferimenti imposti dalla spending review: 500 milioni già entro fine 2012 e 1 miliardo all’anno dal 2013.

«A 4 mesi dalla chiusura dei bilanci 2012 - spiega Del Rio - anche i 500 milioni di tagli ai trasferimenti previsti per quest’anno sono molto pesanti. Rappresentano una quota molto importante dei nostri bilanci e cancellarli così di colpo non solo crea altri problemi di cassa ma sconvolge anche gli obiettivi del patto di stabilità». Per questo l’associazione dei Comuni, che domani tornerà a manifestare a Roma contro i nuovi tagli, manda a Monti un messaggio preciso: «Attenzione a forzare la mano, perché avanti di questo passo il giorno in cui comuni come Milano, Napoli e Torino usciranno dal patto di stabilità basterà questo solo gesto a scassare i conti dell’intero Stato». Conclude Del Rio: «Siamo disponibili a ragionare, ma le cose vanno fatte con criterio. E soprattutto bisogna tenere conto che come Comuni negli ultimi anni abbiamo già dato 22 miliardi di euro».

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Unica chance (per me), M5S ... bisogna cambiare !!!
Via Monti e tutti questi fannulloni che lo appoggiano e si nascondono dietro di lui!
Se non fosse che poi la situazione peggiorerebbe ancora di più, io, che sono sempre stato un feroce antiberlusconiano, direi... Silvio... stacca la spina a questo buffone! Sei stato defenestrato per lo spread, e con questo buffone le cose non vanno meglio... Borsa ai minimi del 2009 e tutti ancora più poveri... IMU, servizi etc...

La realtà delle cose è che tutto continuerà a peggiorare con e senza Monti :(:wall:

Beato chi è riuscito a scappare dall'Italia in tempo, io (risparmi a parte) non ce l'ho fatta :(


io sono entrato fisso in Polonia il 08/06/2008 non e che qui mi piace molto perche tutti i miei amici sono in Italia , qui mi trattiene sollo una donna ;)
 
io dico che non andiam sotto 12300 (o meglio lo spero) e che entro domani chiudiamo gap a 13070....oggi secondo me chiudiamo intorno a 770 dove sta la bb inferiore, con un bel hammerino....

sono però fuori....ero entrato a 440 con sl piccolo, e mi ha segato subito....ora osservo...

grandi bestemmie.
 
Fonti confidenziali e generalmente attendibili da me non ancora verificate mi dicono che la Grecia avrebbe iniziato a pagare pensioni e stipendi statali in dracme... :rolleyes: ... se qualcuno riesce a trovare la news la posti, dovrebbe essere di un'agenzia tedesca, e diramata solo in inglese...
 

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