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28/03/2013 15:51 Le 4 azioni protagoniste (nel bene e nel male) a Wall Street Rossana Prezioso
Anche perchè se nemmeno il blocco di Cipro e la paura dell'escalation europea è riuscita a fare qualcosa difficilmente ci sarà una correzione sulla base di questi dati. Però l'andamento delle azioni a Wall Street non è stato lo stesso per tutti. Ross Tucker ce ne elenca 4 che, nel bene e nel male, hanno riempito le cronache finanziarie in questo primo trimestre. 1) Apple Difficile il periodo appena passato per la casa di Cupertino con un gennaio caratterizzato da un calo degli e un primo primo trimestre che potrebbe essere stato il primo vero assaggio di ciò che la mancanza di Jobs effettivamente ha portato: mancanza di appeal. Tra report e rumors di nuovi prodotti nessuno sembrava entusiasmare più di tanto. "Sotto Steve Jobs, Apple ha emanato la magia per il pubblico e sfruttato uno storico rally, adesso con Tim Cook ci si è dati all'efficienza e non più una sorta di mondo delle fiabe. La magia è scomparsa, sostituita da numeri e progetti. E non è la stessa cosa. Le azioni sono scesi del 35% da un massimo di 702 dollari toccati a settembre e in calo del 17,6% su base annua. 2) Facebook Facebook ha dato il via al 2013 con un evento pubblicizzato in maniera massiccia per presentare un nuovo prodotto che il CEO Mark Zuckerberg ha descritto come il terzo pilastro di Facebook con il research grafico che doveva rivoluzionare il mondo del social. Buoni i risultati sui conti ma un po' meno l'entusiasmo tra gli user. Le Azioni non sono riuscite a recuperare il loro livello dei tempi dell'IPO e il titolo ha perso il 6,8% dall'inizio dell'anno a oggi, chiudendo a 26,09 dollari ieri. , 3) Bank of America Ripulire l'acquisizione di Countrywide Financial, un investimento sbagliato, è costato circa $ 40 miliardi di dollari, secondo un recente rapporto Bloomberg. Questa settimana, Atlantic Equities ha però fatto sapere che un rimbalzo del settore immobiliare potrebbe portare guadagni sul titolo dell'istituto che ha superato facilmente gli stress test della Federal Reserve, non solo, ma BofA, insieme a JPMorgan Chase e Wells Fargo possono contare su una crescita entusiasmante negli ultimi 6 anni. Intanto il repubblicano John Campbell ha presentato il suo progetto di legge per proteggere quelle banche cosiddette troppo grandi per fallire. Il suo scopo: proteggere il sistema bancario, eliminando la garanzia implicita di un salvataggio governativo pagato dai contribuenti. 4) Nokia Mentre BlackBerry era impegnata a pubblicizzare l'ultima speranza di ripresa, Nokia ha trovato nuova linfa grazie al suo Lumia che ha visto un'impennata di vendite (4,4 milioni) nel quarto trimestre. Jon Najarian, co-fondatore di OptionMonster.com pensa che Nokia possa trovare spazio tra i grandi acquirenti istituzionali anche perchè se da un lato non possono permettersi di sfidare il gigante Apple, dall'altro possono invece essere sufficientemente popolari da salvare la società. In tutto questo le azioni sono in calo di quasi il 19% nel giro di un anno. Fonte: News Trend Online Share on facebookShare on twitterShare on googleShare on printShare on email