Eni (ENI) ENI il cane a sei zampe

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Eni, utile a 1,91 miliardi di euro nel terzo trimestre (-67%). Riviste al rialzo le stime 2023 di ebit e flusso di cassa​

di Francesca Gerosa
tempo di lettura 4 min

Eni chiude il terzo trimestre del 2023 con un utile netto adjusted di 1,818 miliardi, in calo del 51% anno su anno (6,66 miliardi nei primi nove mesi, -38%),​

condizionato dall’indebolimento dei prezzi degli idrocarburi, ma sopra le attese degli analisti.​

Produzione +4% a 1,64 milioni di barili al giorno, in linea con le stime.​

Investimenti a 9 miliardi nel 2023 (-6%). Il ceo Descalzi: aumentiamo il passo del programma di buyback 2023. Titolo in rialzo in Borsa | Eni, altro colpo grosso nel gas prima dei conti del terzo trimestre



Mentre l’utile netto è sceso del 67% a 1,916 miliardi (4,598 miliardi nei primi nove mesi, -65%).
 
in ricordo di Mattei
e forse è per questo che è stato eliminato
[oggi quelle nazioni che erano apertamente contro l'Italia, che fanno? Sono forse diventate amiche?]
 
Eni, il calo dei prezzi di petrolio e gas impatta sui conti. Descalzi: «Risultati eccellenti»

Nonostante lo scenario incerto il gruppo chiude l’anno con numeri solidi. Per il top manager «sono ottimi risultati sia finanziari che operativi»​

di Celestina Dominelli
16 febbraio 2024

Descalzi (Eni): In 70 anni Eni ha dimostrato la capacità di evolversi e di anticipare cambiamenti

I punti chiave​

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preso atto che l'EPS è pari a 2,46€
si può calcolare il valore dell'azione 2,46x8 [cioè 8 volte gli utili]=19,68€
sembra troppo?
grafico aggiornato
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GLI AVVOCATI AVVERTONO L’ENI: LA LICENZA ISRAELIANA PER IL GAS DI GAZA È ILLEGALE La notifica legale presentata dalle organizzazioni palestinesi contiene un avvertimento chiaro all’Eni e alle altre società che intendono sfruttare il gas al largo di Gaza: utilizzando la concessione israeliana potrebbero rendersi complici in crimini di guerra. Il riferimento è all’indagine per genocidio da parte della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia che potrebbe, secondo la notifica dello studio legale, avere risvolti molto gravi sulle azioni “di saccheggio” delle risorse naturali appartenenti ai Territori palestinesi occupati da Israele. Le organizzazioni hanno fatto sapere che intendono utilizzare tutti i meccanismi legali disponibili, sia quelli legati alle responsabilità penali che a quelle civili per danni, a meno che le società non si astengano da attività che violano il diritto internazionale. (Fonte: Pagine Esteri)
 
Eni - Potenziale fusione delle attività upstream in UK con Ithaca Energy
Oggi 10:05 - EQ
Eni starebbe creando un altro satellite nel upstream dopo quelli di Var Energi (Norvegia) e Azule (Angola). L’accordo in esclusiva con Ithaca Energy riguarda la possibile fusione delle attività upstream in UK che includono i campi provenienti da Neptune nel paese ed escludono la CCS per una produzione complessiva di 40-45kboed (il 2.5% dei volumi upstream di Eni) di cui ~70% gas e riserve 2P per circa 100 mn boe. I campi principali di Eni un UK riguardano:
- Elgin Franklin (EF WI 21.9% e Glenelg WI 8% operato da TotalEnergies);
- J-Area (Jade WI 7%, altre aree WI 33%, operato da Harbour Energy);
- Cygnus (WI 38.75% operato da Eni);
- Seagull (WI 35% operato da BP).
Ithaca Energy è un operatore indipendente quotato in UK da GBP 1.5 bn market cap e 70 kboed di produzione nel 2023.
Nel FY23 ha registrato EBITDA =$1.7 bn, NI adj.=$370 mn, Net Debt=$572 bn.
L’esito dell’accordo è atteso in 4 settimane per ottenere l’approvazione degli azionisti di classe 1. Successivamente all’operazione, il gruppo israeliano Delek continuerà a detenere >50% dei diritti di voto mentre Eni si prevede deterrà il 38%-39% del capitale azionario post conferimento. La produzione di Ithaca Energy salirebbe a circa 100 kboed post operazione (~50% gas) con riserve 2P + risorse 2C pari a 650 mn boe.
L'accordo renderebbe Ithaca uno dei maggiori produttori indipendenti nel Mare del Nord e potrebbe stimolare ulteriori consolidamenti dato che l’area è in una fase di declino.
Riteniamo l’operazione - che è parte della strategia satellitare di Eni con l’obiettivo di ottimizzare il portafoglio upstream - possa aggiungere valore al titolo, non solo tramite le sinergie provenienti dalla fusione.
Gli asset di Eni sarebbero valutati implicitamente a €1.0-1.1 bn sulla base della capitalizzazione di mercato di Ithaca, un valore che riteniamo coerente con le riserve di Eni oggetto dell’operazione (2P >$10/boe) ma decisamente superiore a quello implicito di mercato del titolo Eni. BUY con Target Price 19.50
 

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