WIND OF CHANGE
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6/11/2013 una Nota della Comunità Europea in tema di energia rinnovabile mette chiarezza su vari punti tra cui la non retroattività delle modifiche a parte degli Stati, una conferma di necessarie forme di sussidio alle fonti,una proframmazione di reti elettriche da parte degli Stati tenendo conto della Comunità intera e anche la possibilità dei sistemi di acumulo di energia.L NOTIZIA E' POSITIVA EPR IL SETTORE GREEN PERCHE' METTE I CITTADINI DI APESI CON REGIMI AUTORITARI DI CENTRO DESTRA E PRO FONTI FOSSILI in una CONDIZIONE DI FAVORE E MUTAMENTO VERSO LA GREEN ECONOMY. Eì Utile anch eper le aziende green e per i green jobs. Ecco la nota: Europa: nuovi strumenti in ausilio delle rinnovabiliMercoledì, 6 Novembre 2013 | RinnovabiliI nuovi regimi di sostegno dovrebbero essere flessibili e rispondere al calo dei costi di produzione. Inoltre, secondo la Comunità europea, la loro durata e portata dovrà essere studiata attentamente per non causare danni al sistema alla loro rimozione
Europa: nuovi strumenti in ausilio delle rinnovabiliL'energia rinnovabile è stata per lungo tempo una tecnologia che necessitava di un intervento dello Stato per garantirsi uno sviluppo adeguato. Con il progresso tecnologico, i calanti costi di investimento nei pannelli solari e con la produzione di continua espansione, molti Stati membri hanno avviato una riforma dei propri regimi di sostegno per le energie pulite. Oggi, la Comunità europea chiede agli Stati membri nuovi strumenti a supporto di queste tecnologie, per contribuire alla riforma dei propri sistemi. Il sostegno finanziario, secondo l'Ue, dovrebbe essere limitato a un singolo periodo, quanto basta a rendere queste fonti competitive. "I regimi di sostegno - si legge in una nota della Comunità europea - dovrebbero essere flessibili e rispondere al calo dei costi di produzione . Alla loro scadenza, le tecnologie da fonte rinnovabile dovrebbero essere gradualmente esposte ai prezzi di mercato fino alla totale rimozione degli incentivi".
L'energia rinnovabile è stata per lungo tempo una tecnologia che necessitava di un intervento dello Stato per garantirsi uno sviluppo adeguato. Con il progresso tecnologico, i calanti costi di investimento nei pannelli solari e con la produzione di continua espansione, molti Stati membri hanno avviato una riforma dei propri regimi di sostegno per le energie pulite. Oggi, la Comunità europea chiede agli Stati membri nuovi strumenti a supporto di queste tecnologie, per contribuire alla riforma dei propri sistemi. Il sostegno finanziario, secondo l'Ue, dovrebbe essere limitato a un singolo periodo, quanto basta a rendere queste fonti competitive. "I regimi di sostegno - si legge in una nota della Comunità europea - dovrebbero essere flessibili e rispondere al calo dei costi di produzione . Alla loro scadenza, le tecnologie da fonte rinnovabile dovrebbero essere gradualmente esposte ai prezzi di mercato fino alla totale rimozione degli incentivi".
"I governi però - continua l'Ue - dovranno evitare cambiamenti di schema retroattivi o senza preavviso, al fine di rispettare le legittime aspettative degli investitori riguardo i rendimenti sugli investimenti esistenti. Gli Stati membri dovranno coordinare meglio le strategie per mantenere bassi i costi per i consumatori, sia in termini di prezzi dell'energia sia in termini di imposte e accise". Non solo. Quando il sole non splende e il vento non soffia, però, l'elettricità deve essere ancora prodotta in quantità sufficiente per fornire energia ai consumatori e mantenere la rete elettrica stabile. E ' per questo motivo che in molti Stati membri si discute molto su come organizzare e finanziare i back- up di capacità. Prima di decidere su meccanismi di capacità, però, i singoli governi dovrebbero in primo luogo analizzare le cause che rendono ancora inadeguata la generazione di energia e rimuovere le eventuali distorsioni che potrebbero in primo luogo impedire al mercato di fornire i giusti incentivi per gli investimenti.
I governi dovranno tenere conto, nel progettare le reti elettriche di domani, non solo dei propri confini geografici, ma anche degli altri Stati dell'Unione. Il Commissario Ue all'Energia Günther Oettinger ha dichiarato: "L'obiettivo finale del mercato è quello di fornire energia sicura e conveniente per i nostri cittadini e le nostre imprese. L'intervento pubblico deve sostenere questi obiettivi in modo economicamente efficiente e adeguato alle mutate circostanze".
Europa: nuovi strumenti in ausilio delle rinnovabiliL'energia rinnovabile è stata per lungo tempo una tecnologia che necessitava di un intervento dello Stato per garantirsi uno sviluppo adeguato. Con il progresso tecnologico, i calanti costi di investimento nei pannelli solari e con la produzione di continua espansione, molti Stati membri hanno avviato una riforma dei propri regimi di sostegno per le energie pulite. Oggi, la Comunità europea chiede agli Stati membri nuovi strumenti a supporto di queste tecnologie, per contribuire alla riforma dei propri sistemi. Il sostegno finanziario, secondo l'Ue, dovrebbe essere limitato a un singolo periodo, quanto basta a rendere queste fonti competitive. "I regimi di sostegno - si legge in una nota della Comunità europea - dovrebbero essere flessibili e rispondere al calo dei costi di produzione . Alla loro scadenza, le tecnologie da fonte rinnovabile dovrebbero essere gradualmente esposte ai prezzi di mercato fino alla totale rimozione degli incentivi".
L'energia rinnovabile è stata per lungo tempo una tecnologia che necessitava di un intervento dello Stato per garantirsi uno sviluppo adeguato. Con il progresso tecnologico, i calanti costi di investimento nei pannelli solari e con la produzione di continua espansione, molti Stati membri hanno avviato una riforma dei propri regimi di sostegno per le energie pulite. Oggi, la Comunità europea chiede agli Stati membri nuovi strumenti a supporto di queste tecnologie, per contribuire alla riforma dei propri sistemi. Il sostegno finanziario, secondo l'Ue, dovrebbe essere limitato a un singolo periodo, quanto basta a rendere queste fonti competitive. "I regimi di sostegno - si legge in una nota della Comunità europea - dovrebbero essere flessibili e rispondere al calo dei costi di produzione . Alla loro scadenza, le tecnologie da fonte rinnovabile dovrebbero essere gradualmente esposte ai prezzi di mercato fino alla totale rimozione degli incentivi".
"I governi però - continua l'Ue - dovranno evitare cambiamenti di schema retroattivi o senza preavviso, al fine di rispettare le legittime aspettative degli investitori riguardo i rendimenti sugli investimenti esistenti. Gli Stati membri dovranno coordinare meglio le strategie per mantenere bassi i costi per i consumatori, sia in termini di prezzi dell'energia sia in termini di imposte e accise". Non solo. Quando il sole non splende e il vento non soffia, però, l'elettricità deve essere ancora prodotta in quantità sufficiente per fornire energia ai consumatori e mantenere la rete elettrica stabile. E ' per questo motivo che in molti Stati membri si discute molto su come organizzare e finanziare i back- up di capacità. Prima di decidere su meccanismi di capacità, però, i singoli governi dovrebbero in primo luogo analizzare le cause che rendono ancora inadeguata la generazione di energia e rimuovere le eventuali distorsioni che potrebbero in primo luogo impedire al mercato di fornire i giusti incentivi per gli investimenti.
I governi dovranno tenere conto, nel progettare le reti elettriche di domani, non solo dei propri confini geografici, ma anche degli altri Stati dell'Unione. Il Commissario Ue all'Energia Günther Oettinger ha dichiarato: "L'obiettivo finale del mercato è quello di fornire energia sicura e conveniente per i nostri cittadini e le nostre imprese. L'intervento pubblico deve sostenere questi obiettivi in modo economicamente efficiente e adeguato alle mutate circostanze".