storm
Forumer storico
Senza alcuna polemica. Ciascuno tragga le proprie conclusioni.
A mia specifica domanda l'agenzia delle entrate ha dato la seguente risposta:
Testo richiesta informazioni:
Contratto verbale di comodato di beni immobili.
Il cod. civ. stabilisce che il contratto di comodato e` a forma libera (art. 1350), se verbale, dunque, non vi e` obbligo di registrazione, salvo se necessario enunciarlo in un altro atto. Nella finanziaria 2005 (art. 1, commi 341/344) si afferma che per vincere la presunzione che sia in atto un contratto di locazione serve un comodato con data certa, attribuita solo con la registrazione e che la mancata registrazione comporta la nullita` del contratto e la presunzione della sua esistenza nei quattro anni precedenti. Nel caso in cui dovessi concedere in comodato un mio immobile ad un parente o ad un amico che ne avesse necessita` sarei obbligato a registrare il contratto?
Testo risposta:
Gentile contribuente,
è opportuno sottolineare, prima di stabilire correttamente il trattamento fiscale del "contratto di comodato", che l'imposta di registro colpisce tutti gli atti scritti a contenuto patrimoniale formati in Italia; restano quindi esclusi dal campo di applicazione dell'imposta di registro i contratti verbali (si veda risoluzione ministeriale n. 14/E del 6/02/2001), ad esclusione del caso in cui siano citati in altri atti scritti. Se il contratto di comodato, redatto in forma scritta, ha per oggetto beni immobili, lo stesso va registrato in termine fisso, con il pagamento dell'imposta di registro in misura fissa di euro 168.00, indipendentemente dal fatto che sia stato redatto con atto pubblico o con scrittura privata autenticata.
La normativa citata e la prassi collegata, sono consultabili all'indirizzo http://www.agenziaentrate.gov.it al servizio di documentazione tributaria.
Cordiali saluti
A mia specifica domanda l'agenzia delle entrate ha dato la seguente risposta:
Testo richiesta informazioni:
Contratto verbale di comodato di beni immobili.
Il cod. civ. stabilisce che il contratto di comodato e` a forma libera (art. 1350), se verbale, dunque, non vi e` obbligo di registrazione, salvo se necessario enunciarlo in un altro atto. Nella finanziaria 2005 (art. 1, commi 341/344) si afferma che per vincere la presunzione che sia in atto un contratto di locazione serve un comodato con data certa, attribuita solo con la registrazione e che la mancata registrazione comporta la nullita` del contratto e la presunzione della sua esistenza nei quattro anni precedenti. Nel caso in cui dovessi concedere in comodato un mio immobile ad un parente o ad un amico che ne avesse necessita` sarei obbligato a registrare il contratto?
Testo risposta:
Gentile contribuente,
è opportuno sottolineare, prima di stabilire correttamente il trattamento fiscale del "contratto di comodato", che l'imposta di registro colpisce tutti gli atti scritti a contenuto patrimoniale formati in Italia; restano quindi esclusi dal campo di applicazione dell'imposta di registro i contratti verbali (si veda risoluzione ministeriale n. 14/E del 6/02/2001), ad esclusione del caso in cui siano citati in altri atti scritti. Se il contratto di comodato, redatto in forma scritta, ha per oggetto beni immobili, lo stesso va registrato in termine fisso, con il pagamento dell'imposta di registro in misura fissa di euro 168.00, indipendentemente dal fatto che sia stato redatto con atto pubblico o con scrittura privata autenticata.
La normativa citata e la prassi collegata, sono consultabili all'indirizzo http://www.agenziaentrate.gov.it al servizio di documentazione tributaria.
Cordiali saluti