Il grande capo Argema

Argema ha scritto:
Mi affascina moltissimo sapere chi c'è dietro un nick. Conoscere qualcosa della storia umana di quella persona, sapere come è approdato qui, sapere come si trova.
Eppure non è facile andare a fondo con le persone; è come se, tranne in una minoranza di casi, vi fosse una cortina di privacy indissolubile. Però a volte riesco a comprendere un pò di cose, sono diventato bravo con gli anni.
:)

Trovo che quello che dici sia bellissimo. E godi di un punto di osservazione non comune, sei come un "assistente sociale", per non dire psicologo, che già per come uno si esprime è in grado di capire chi hai di fronte.
Anche se poi non riesci ad entrare in relazione diretta con tutti, hai sviluppato una sensibilità a interpretare le persone.
 
antipatix ha scritto:
ti capita mai di schematizzare le persone? una sorta di catalogazione mentale?

mi spiego: qui tu hai modo di ossevare molte persone, nn ti sembra dopo un po ke molte si assomigliano e ke in realtà di diverso hanno solo il nick?

Schematizzare strettamente no. Mi impedisco di farlo.
Diciamo che a volte trovo delle "famiglie" di comportamento. Sto parlando come uno psicologo, lo so .. ma in effetti in 8 anni penso di avere accumulato, sul campo, una esperienza non comune. Siamo quasi a 10.000 iscritti, di cui buona parte ha scritto almeno una volta. Oltre a questo ho un buon intuito, che uso molto, ed una capacità spiccata di "associare" (ho una memoria "associativa" molto sviluppata, il talento maggiore che ho; la capacità di associare permette di legare elementi diversi per una migliore e più completa visione di un problema o un fenomeno).

Comunque cerco di non guardare i nick, e dunque le persone, con un occhio troppo scientifico, mi sembrerebbe di far loro un torto ignobile ed inaccettabile.
Mi faccio guidare molto di più da una sorta di empatia .. di compassione, nella sua accezione più bella che è "compartecipazione alla passione".
:)
 
Argema ha scritto:
Schematizzare strettamente no. Mi impedisco di farlo.
Diciamo che a volte trovo delle "famiglie" di comportamento. Sto parlando come uno psicologo, lo so .. ma in effetti in 8 anni penso di avere accumulato, sul campo, una esperienza non comune. Siamo quasi a 10.000 iscritti, di cui buona parte ha scritto almeno una volta. Oltre a questo ho un buon intuito, che uso molto, ed una capacità spiccata di "associare" (ho una memoria "associativa" molto sviluppata, il talento maggiore che ho; la capacità di associare permette di legare elementi diversi per una migliore e più completa visione di un problema o un fenomeno).

Comunque cerco di non guardare i nick, e dunque le persone, con un occhio troppo scientifico, mi sembrerebbe di far loro un torto ignobile ed inaccettabile.
Mi faccio guidare molto di più da una sorta di empatia .. di compassione, nella sua accezione più bella che è "compartecipazione alla passione".
:)



hai capito la mia domanda meglio di come io l'ho espressa:
"le famiglie di comportamento" sono quello a cui mi riferivo, qst fatto di "sapere", nn ti da l'impressione di vedere dentro le persone oltrepassando le naturali barriere ke qst appongono? come fai a nn farti coinvolgere da cio ke realmente vedi in loro? il fatto di essere lo pseudo dio del forum ti mette al riparo dal coinvolgimento personale? oppure nn raggiungi mai volutamente una confidenza tale ke questa diventi un peso?
 
antipatix ha scritto:
hai capito la mia domanda meglio di come io l'ho espressa:
"le famiglie di comportamento" sono quello a cui mi riferivo, qst fatto di "sapere", nn ti da l'impressione di vedere dentro le persone oltrepassando le naturali barriere ke qst appongono? come fai a nn farti coinvolgere da cio ke realmente vedi in loro? il fatto di essere lo pseudo dio del forum ti mette al riparo dal coinvolgimento personale? oppure nn raggiungi mai volutamente una confidenza tale ke questa diventi un peso?

Domande davvero molto belle, complimenti. :)
Si, a volte ho questa impressione, o per meglio dire sensazione. Si supera il conseguente imbarazzo solo con la compassione. Solo la compassione, termine che oggi assume erroneamente il significato di pietà (e parte che anche la pietà è un sentimento meraviglioso, ma vabbè), aiuta a guardare l'altro con un occhio, come dire, dolce.. fraterno. Poi, è naturale che io vi riesca a volte di più a volte di meno.

Un parziale riparo è costituito anche dal lungo periodo che è passato, 8 anni. I primi anni devo dire che ero molto più vulnerabile emotivamente.
Inoltre non è facilissimo raggiungere una forte confidenza. E anche io, come tutti, magari cerco la confidenza con persone verso le quali provo più simpatia.

Devo dire sinceramente che negli ultimi anni mi sono leggermente isolato dal forum, ed un pò in genere dal mondo circostante. Un pò per dedicare maggiori energie ai tanti progetti che abbiamo (tipo i Blog) ed un pò perchè sono entrato in una fase più silenziosa della mia vita.
Sono più contemplativo di un tempo. Osservo, penso molto, a volte mi sfumo di malinconia.

Sappiate comunque che mi fate un grande onore ponendomi queste domande :)
Mi fate pensare che ciascuno di voi meriterebbe un thread di domande (e non è una sviolinata); ci ho pensato più volte in passato, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo, non saprei bene perchè.
 

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