Il Maxisequestro alla Dogana di Como di cui nessuno parla (1 Viewer)

DNGMRZ

ordine 11.110
A inizio giugno la gdf ha sequestrato la piccola somma di 96 miliardi di euro a 2 giapponesi. http://www.gdf.it/gdf__informa/noti...09/adnkronos_giugno_2009/info-1518911049.html
non ne parla nessuno....


134 miliardi di $, pari a 96 miliardi di €, tutti in titoli di stato USA da mezzo milirdo e un miliardo di $.

Titoli non negoziabili sul mercato finanziari, ma usati solo in transazioni tra stati.

Titoli veri o titoli falsi? Trasportati per conto di chi?

Se sono titoli veri quale stato può vantare una tale somma nei confronti degli USA? Per quale scopo?

Forse proprio nela nmatura dei titoli e del debitore si trova il mistero di questa notizia non circolata in nessun organo di stampa a larga diffusione.

Bond Usa, una valigia da 96 miliardi di euro tra Italia e Svizzera: vero o falso? Intervista al colonnello Mecarelli - Blogosfere



Alcune notizie passano (volutamente) inosservate. Pietro Cambi su Crisis scrive che durante un normale controllo di routine, la Guardia di finanza Italiana e la polizia di frontiera Svizzera hanno fermato un paio di distinti giapponesi con una bella valigia. Dopo aver negato di non avere nulla da dichiarare, i due hanno aperto la valigia e, in un doppio fondo, sono stati trovati dei titoli di stato americani. Bond per 134 miliardi di dollari, ovvero 96 miliardi di euro. Miliardi, si.

Sono, tra l'altro, dei titoli molto particolari, in tagli da 500 milioni e da un miliardo di dollari l'uno. Sono titoli che non si usano nelle transazioni tra privati ma solo ed esclusivamente in quelle tra stati. Si tratta di bond veri o falsi? Se sono falsi erano destinata non certo a un qualche facoltoso tonto ma, probabilmente, a un qualche "potente", desideroso di garantirsi un futuro per qualche secolo in cambio di servigi, con tutta evidenza, cospicui. Se invece fossero veri si tratterebbe con ogni probabilità di un inquietante scambio di favori o di una scorta in previsione di tempi difficili.

Per saperne di più Debora Billi ha deciso di verificare la notizia alla fonte e ha intervistato Col. Rodolfo Mecarelli, comandante provinciale della Guardia di Finanza a Como. Leggete l'intervista su Crisis.

96 miliardi di bond. Intervista al Col. Mecarelli. - Crisis

96 miliardi di bond. Intervista al Col. Mecarelli.
Pubblicato da Debora Billi alle 16:34 in Finanza

chiasso.jpg

Update: comunicato ufficiale, con qualche foto.

La "stangata" del millennio, l'ha definita questa mattina Pietro Cambi. 134 miliardi di dollari in bond (96 in euro) sequestrati qualche giorno fa dalla Guardia di Finanza, una cifra pari a (quasi) il fondo sovrano della Cina. Veri o falsi? E cosa nasconde l'impresa dei due giapponesi con la valigetta in mano? Abbiamo fatto qualche domanda al Col. Rodolfo Mecarelli, comandante provinciale della Guardia di Finanza a Como.

Colonnello, cosa può dirci riguardo all'autenticità dei bond sequestrati? E gli oramai famigerati "bond Kennedy" da 1 miliardo?

Per quanto riguarda i 10 bond denominati "Kennedy", dal valore nominale di 1 miliardo di dollari, posso dirle soltanto che abbiamo forti perplessità. Mentre per i 240 titoli da 500 milioni, la carta è filigranata e di ottima fattura. Sembrano più credibili.


State valutando da soli o avete chiesto aiuto internazionale?

Ovviamente collaborano con noi esperti americani del Secret Service. Al termine avremo perizie ufficiali per dirimere la questione.

Esistono precedenti di sequestri di tale portata?

Posso dirle che non è la prima volta che sequestriamo grossi quantitativi di bond statunitensi. Si tratta ovviamente di tutt'altre cifre, seppur comunque consistenti: il maggior sequestro è stato relativo a 100 milioni di bond poi rivelatisi falsi.

E per quanto riguarda i due giapponesi con la valigetta?

I giapponesi, che viaggiavano dall'Italia alla Svizzera, sono stati interrogati ed hanno rilasciato le loro dichiarazioni. Al momento si trovano a piede libero.E naturalmente non posso dirle di più.

Può offrirci un suo punto di vista sulla questione?

Sicuramente ne sapremo di più in seguito, quando avremo certezze sull'autenticità o meno. Certo è che il reato commesso comporta un multa di 38 miliardi di euro, pari a due finanziarie...

E Tremonti sarà il suo migliore amico. Grazie mille, colonnello.
 

DNGMRZ

ordine 11.110
ma la cosa va avanti...eccome se va avanti...
x ora è costata le dimissioni del ministro delle finanze japan.

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=744689

134 MILIARDI DI TREASURIES NASCOSTI NELLA VALIGIA, UNA STORIA DA 007
di WSI
Due giapponesi sono stati arrestati a Chiasso con l’accusa di voler trasportare in Svizzera $134 miliardi di Titoli Usa, pari al Pil della Nuova Zelanda. Sono autentici o falsi? Molti i dubbi, nessuna certezza.
*William Pesek e’ un editorialista di Bloomberg News.


Sembra la sceneggiatura di un romanzo di spionaggio di John Le Carre, invece e’ successo veramente. Due giapponesi sono stati arrestati al confine tra Italia e Svizzera con l’accusa di voler portare nel Paese elvetico $134 miliardi di Titoli di Stato Usa. I dettagli restano ancora confusi e mentre la polizia cerca di mettere insieme i pezzi del puzzle, iniziano a circolare i primi rumour.

Sono agenti segreti di Kim Jong Il che vogliono nascondere denaro nordcoreano nelle cassaforti svizzere? I soldi dovevano servire a finanziare la creazione di armi di distruzione di massa per un gruppo di terroristi? Per caso il Giappone si vuole liberare dei dollari in suo possesso in gran segreto? I titoli sono veri o contraffatti? Se sono autentici, da dove vengono?

Se i titoli dovessero risultare autentici, le implicazioni potrebbero essere piu’ grandi di quanto gli investitori possano immaginare. Come minimo gli Stati Uniti rischiano di perdere il controllo dell’offerta monetaria su scala mondiale.

Bisognera’ trovare degli acquirenti per le migliaia di miliardi di dollari di debito Usa che verranno emessi nei prossimi anni. Ma per farlo bisognera’ prima assicurarsi che gli acquirenti esistenti non perdano fiducia nell’abilita’ degli Stati Uniti di controllare il dollaro.

Il biglietto verde rappresenta, nel bene e nel male, il cuore dell’economia mondiale ed e’ meglio per tutti che rimanga stabile. Le notizie che sembrano uscite da un romanzo di spionaggio internazionale piuttosto che da quelle di un notiziario finanziario non contribuiscono sicuramente ad offrire rassicurazioni da questo punto di vista. E’ necessario che il Tesoro americano scopra la verita’ al piu’ presto e che metta al corrente i mercati.

Pensateci bene: questi due giapponesi sulla cinquantina portavano in valigia il Pil della Nuova Zelanda o i soldi necessari a finanziare tre Olimpiadi di Pechino. Se l’economia fosse in vendita i due potrebbero comprare la Slovacchia e la Croazia e avere ancora denaro a sufficienza per assicurarsi la Mongolia o la Cambogia. Oppure avrebbero potuto costruire una serie di loft o di case di villeggiatura nel Deserto del Gobi di Genghis Khan o in mezzo ai famosi tempi di Angkor. Persino Bernard Madoff passa in secondo piano di fronte ad un evento del genere.

I due uomini che hanno nascosto le obbligazioni nel fondo della valigia potrebbero essere i quarti maggiori creditori degli Stati Uniti. Questo deve far riflettere. Forse parte del tempo che il segretario del Tesoro Timothy Geithner impiega nel fare si che Cina e Giappone continuino ad investire in dollari, sarebbe invece speso meglio nel rafforzare i rapporti con i contrabbandieri al confine tra Italia e Svizzera.

Ma sinora questa storia non ha attirato l’attenzione dei mercati, forse perche’ la gente non si stupisce piu’ di nulla vista l’assurdita’ dei tempi in cui viviamo. L’anno scorso sono stati 12 mesi decisamente fuori dal comune per i capitalisti che un tempo basavano le loro teorie e azioni solo su rialzi e ribassi, rosso e nero, rischio e ritorno dell’investimento. Si sposa perfettamente con la natura surreale dei nostri tempi che una coppia di viaggiatori giri con una valigia contenente un numero di titoli del debito statunitensi piu' alto di quanti non ne possegga il Brasile. Cosi’ e’ la vita.

Gia’ me lo vedo Tom Clancy seduto nel suo studio che pensa: "Dannazione! Perche’ non ci ho pensato prima a scrivere una storia di questo tipo?" Per creare il bestseller perfetto avrebbe potuto aggiungere una spruzzatina di mafia cinese, un tocco di intrigo russo, una manciata di Pyongyang e perche’ no, un po’ di tensione nello Stretto di Formosa. Gli ingredienti giusti per un libro di sicuro successo.

Daniel Craig nel frattempo stara’ pensando che sarebbe una storia fantastica su cui basare il prossimo capitolo della saga di James Bond. Forse Don Johnson potrebbe comprare i diritti di acquisto per aggiudicarsi l'esclusiva. Nel 2002 la star della serie "Miami Vice" e’ stata fermata da alcuni funzionari tedeschi della dogana mentre tentava di portare in Germania titoli del credito e altri strumenti finanziari del valore di circa 8 miliardi, che aveva nascosto nella sua macchina. Vista con gli occhi di adesso sembra veramente una cosa da poco.

Appena ho letto la storia dei $134 miliardi ero tentato dall'andare a dare un’occhiata al calendario per assicurarmi che non fosse il primo aprile. Facciamo finta per un momento che i titoli di Stato Usa siano veri. Questo ridicolizzerebbe le parole del ministro giapponese delle Finanze Kaoru Yosano, secondo cui la fiducia del Paese nella credibilita’ del dollaro Usa resta "assolutamente immutata".

Cento dollari di banconote contraffatte sono una cosa, due uomini con titoli di stato non dichiarati, tra cui 249 certificati del valore di $500 milioni e 10 "Kennedy bond" del valore di $1 miliardo ciascuno, sono tutta un'altra faccenda.

La potrebbe essere una manna dal cielo per l’Italia. Se i titoli trovati dovessero rivelarsi autentitic, i due giapponesi verrebbero multati del 40% del valore complessivo dei soldi che hanno tentato di portare in un altro Paese. Non male come guadagno giornaliero per un governo alle prese con un deficit di bilancio sempre piu’ ampio e che deve ricostruire la citta’ di L’Aquila, distrutta da un terremoto lo scorso aprile.

Sarebbero invece notizie terribili per la Casa Bianca. Esclusi Stati Uniti, Cina o Giappone, nessun altro Paese sarebbe teoricamente in grado di muovere una tale somma di titoli di Stato. In assenza di ottenere una spiegazione chiara e definitiva dal Tesoro, ci stanno pensando le teorie di cospirazione a riempire quel vuoto.

Sul suo blog "the Market Ticker" Karl Denninger si chiede se il Tesoro "abbia clandestimante emesso titoli del debito, mettiamo per esempio, al Giappone, nel tentativo di coprire tutti quei deficit che qualcuno non ha voluto rendere noti negli ultimi, diciamo, 10 o 20 anni". Aggiunge sempre Denninger: "Speriamo di ottenere presto delle risposte e che non finisca per diventare una di quelle situazioni buffe che poi spariscono nel nulla".


Una cosa e’ certa. Per il momento e’ una storia con molte piu’ domande di risposte. E’ strano, tuttavia, che non stia attirando l’attenzione dei media. L’interesse sicuramente e' destinato a crescere sempre di piu’. L’ultima cosa di cui Geithner e il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, hanno bisogno ora e’ di decine di miliardi di titoli di Stato Usa – o di copie perfette dei Treasuries – che all'improvviso fanno il giro del mondo.
 

wartburg_12

forumer storico
Media

A inizio giugno la gdf ha sequestrato la piccola somma di 96 miliardi di euro a 2 giapponesi. http://www.gdf.it/gdf__informa/noti...09/adnkronos_giugno_2009/info-1518911049.html
non ne parla nessuno....

... non tutti !
QUI se ne parla subito (5 giugno !), pag 184 del topic del cazzeggio ! :D

http://www.investireoggi.it/forum/ot-topic-del-cazzeggio-vt37507-184.html


... se tieni conto che ticinonews l'ha messo in rete il 4 giugno ...
http://new.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=161782&rubrica=2

.... riconoscerai che IO è più rapido di speeedy gonzales ! :)

Ops, ma forse tu ti riferisci ai media nazionali .... che ne dite, apriamo un altro topic ..... ? :D
 

wartburg_12

forumer storico
!!!

DOVE l'hai letta la dimissione del ministro jap?

Hi, se fai a me la domanda, la mia risposta è: sul SECONDO messaggio in questo forum ... :) ... e mi sembra che nel PRIMO messaggio si dicesse che

A inizio giugno la gdf ha sequestrato la piccola somma di 96 miliardi di euro a 2 giapponesi. http://www.gdf.it/gdf__informa/notiz...518911049.html
non ne parla nessuno....

QUELLO ho citato e, grazie a DNGMRZ, abbiamo anche saputo delle dimissioni del ministro jap, notizie che, in rete si trovano (reuters docet), sui media nazionali non ancora

http://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITMIE55B00W20090612


(p.s. veramente la Reuters NON dice che il motivo delle dimissioni sarebbe il sequestro dei dindi ai due 'turisti' giapponesi ... però su questo non mi sbilancio ...:) )
 
Ultima modifica:

wartburg_12

forumer storico
ciò che si dice nel mondo

A proposito di info su stampa estera, mi pare che della cosa si parli abbastanza nel resto del mondo (i.e. l'ultima che ho trovato è questa :
http://www.nationalterroralert.com/...-billion-u-s-bond-mystery-continues-in-italy/ )
Mi sembra che nell'altro sito (FOL) si prenda ANCHE in considerazione la possiblità di un 'pesce d'aprile fuori data' :D ....
P.es., se DAVVERO questi fantomatici 'Kennedy bonds' risultassero datati 1934 ... lascio a voi ogni considerazione in merito .... :D
Chissà, di sicuro è una notiziona, come dicevo nel blog del cazzeggio mi si dice che in zone geograficamente vicine all'accaduto la voce si era diffusa subito ... devo dire che, ora, è passata anche lei nel dimenticatoio ... mah !
 

Gianni.Mello

Forumer attivo
da asianew:
“Falsi” i 134,5 miliardi di dollari sequestrati a Ponte Chiasso. Ma il mistero rimane
Lo dichiara dopo 2 settimane un portavoce del debito pubblico Usa. Dalla Guardia di Finanza si osserva il silenzio. Ma vi sono perplessità e incongruenze.

Milano (AsiaNews) - Secondo un lancio dell’agenzia Bloomberg di stamane, un portavoce del dipartimento del Debito Pubblico di Washington, Stephen Meyerhardt, ha dichiarato ieri che i titoli sequestrati a Ponte Chiasso, in Italia, dalla Guardia di Finanza (GdF), il 4 giugno scorso sarebbero “chiaramente falsi”. AsiaNews ha chiesto chiarimenti sulle affermazioni di Meyerhardt al comando territoriale della GdF di Como, cui fa capo la Sezione Operativa Territoriale (SOT) di Ponte Chiasso, ma per ora non è stato fornito alcun commento.
La vicenda è stata riferita nei giorni scorsi [1]. Vale la pena ricordare che al momento del sequestro non è stato possibile accertare se i titoli, sia buoni del Tesoro americano che certificati emessi dalla Federal Reserve statunitense, fossero contraffatti o autentici. Il comandante della GdF di Como, il col. Mecarelli, in un’intervista rilasciata a caldo aveva dichiarato che per alcuni dei titoli confiscati, in particolare per i “Kennedy Bond”, sussistevano dei dubbi in merito alla loro autenticità. Per altri titoli la contraffazione sembrava talmente perfezionata da rendere alcuni degli effetti confiscati indistinguibili da titoli autentici. Il sequestro ha avuto luogo due settimane fa ed i titoli erano in possesso di due individui ben vestiti con tratti fisionomici orientali di circa 50 anni che avevano mostrato dei passaporti giapponesi. I due viaggiavano da Milano a Chiasso, in Svizzera, su di un treno locale frequentato quasi esclusivamente da pendolari italiani che lavorano in Svizzera. Avevano affermato di non aver nulla da dichiarare, ma ad un controllo di un agente della GdF, da un doppiofondo della valigetta che ciascuno portava con sé era venuto fuori un apparente tesoro in titoli americani. I titoli erano accompagnati da una’approfondita e dettagliata documentazione bancaria in originale descrittiva degli stessi. Se autentici, i due asiatici avevano il possesso, molto probabilmente non la proprietà, di titoli di debito americano per un valore che li poneva al quarto posto come creditori degli Stati Uniti.
Nonostante quanto dichiarato dal portavoce del Tesoro americano, Meyerhardt, e nell’attesa di avere maggiori notizie dalla GdF di Como, ad AsiaNews pare che il mistero rimanga.
Per la legge italiana, quando le forze dell’ordine – GfF, Carabinieri o polizia – rinvengono dei titoli falsi o della valuta contraffatta, esse sono tenute ad arrestarne i possessori. Inoltre, per evitare rischi di “sottrazione”, chi effettua il sequestro - in questo caso la GdF - deve procedere al più presto alla distruzione (vale a dire, nello specifico, all’incenerimento) del materiale confiscato. Se, al contrario si fosse trattato di titoli autentici, la GdF dopo aver identificato le persone era tenuta, da un lato a rilasciarle immediatamente, ma dall’altro lato a procedere immediatamente all’emissione di un verbale non solo di confisca dei titoli ma anche d’ammenda per 38 miliardi di euro. Non si capisce perciò perché i due asiatici sono stati invece, da un lato, rimessi subito in libertà e dall’altro lato non è stato emesso un verbale d’ammenda.
Un’altra incongruenza si riscontra tra quanto affermato dal portavoce del Tesoro americano, Meyerhardt, (“le obbligazioni sono chiaramente false”) e quanto invece sostenuto in origine dalla GdF e cioè che alcuni dei titoli sequestrati, per la filigrana e tanti altri dettagli, sono indistinguibili da quelli autentici. La GdF è nota in Europa per essere un corpo di polizia finanziaria specializzata particolarmente esperta ed attenta. Non si spiega perciò come la GdF abbia potuto così facilmente essere tratta in inganno. Inoltre se i titoli erano “chiaramente falsi”, non si capisce perché ci siano volute ben due settimane da parte delle autorità americane per accertarlo.
Un’ulteriore incongruenza è data dal fatto che, insieme ai titoli, è stata sequestrata una corposa documentazione bancaria in originale e molto recente che ne attestava l’autenticità. Se quanto ha affermato Meyerhardt corrisponde al vero, anche alcune importanti istituzioni bancarie sono state tratte in inganno dai titoli trasportati dai due asiatici. Le implicazioni di quanto affermato da Meyerhardt sono esplosive: ci chiediamo quanta parte degli attivi bancari sono costituiti da titoli come quelli che lui ha definito come “chiaramente falsi”.
Se ci sono in circolazione altri titoli così ben contraffatti, è evidentemente a rischio il sistema monetario, non solo americano, ma internazionale. Nei fatti c’è il rischio di una paralisi degli scambi commerciali internazionali.
Che si tratti di contraffazione o di traffico illecito di valuta, la notizia è potenzialmente più devastante per gli equilibri internazionali persino dell’esito delle elezioni in Iran. Se i titoli sono autentici se ne deve dedurre che un qualche grande detentore di liquidità internazionale non abbia più fiducia nel dollaro quale moneta di riserva e che il sistema di Bretton Woods è giunto ad un capolinea, con conseguenze abbastanza simili per il commercio internazionale dei beni.
Purtroppo quasi tutta la stampa internazionale e le grandi catene televisive, con alcune eccezioni, hanno di fatto ignorato l’avvenimento, ed è questa la vera inconfutabile notizia di questi giorni.
 

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