ma eliot e' mica quello dell' assassinio nella cattedrale ?
c'è stato
Purtroppo Elliott non funziona più un gran che
Funzionano, funzionano, ma non da sole
Le onde di Elliott sono una teoria complessa, va studiata a fondo e digerita piano piano
Occorrono mesi per poterla applicare
Io, che ritengo che per tradare innanzitutto serve la psicologia e il buon senso mi ero copiato questo.
ONDA 1 (LA PRUDENZA) :
è la prima onda impulsiva dopo una “C” devastante che ha chiuso il ciclo precedente . Il mercato è ancora sotto shock dal crollo precedente. I prezzi salgono ma lo fanno con un andamento nervoso e con tanta prudenza. Le ferite della conclusione del ciclo precedente sono ancora aperte, ma la voglia di rientrare sul mercato è forte, tanto quanto il desiderio di recuperare la minusvalenza subita.
Il mercato però sale molto prudentemente. I volumi sono bassi .
ONDA 2 (INCERTEZZA) :
alla prima debolezza il mercato va incontro a tanta incertezza . Gli investitori hanno paura di un altro storno violento. Pensano che se si dovesse rompere il minimo precedente (il bottom da cui è partita la 1) si verrebbe giù ancora una volta. I dubbi sono tanti .
ONDA 3 fino al top dell’onda 1 (CAUTO OTTIMISMO) :
Si risale, il bottom è scongiurato, comincia ad aleggiare un cauto ottimismo. I volumi sono in leggera crescita. Si comincia a parlare di minirally, ma sono ancora pochi coloro che cominciano a posizionarsi nel medio sui titoli.
ONDA 3 a rottura del top dell’onda 1 (OTTIMISMO):
Il mercato è finalmente ottimista. Il percorso di questo tratto di ciclo è confortato da forti volumi. I prezzi salgono vertiginosamente. La salita è costante. Gli specialist sono dentro il mercato e lasciano correre i profitti. Ormai il ciclo è individuato. L’oscillatore di Elliott 5,35 di Tom Joseph lo conferma .
ONDA 4 (TRANQUILLITA’ ) :
Si vive la correzione con tranquillità. L’onda 5 non tarderà a venire. Le posizioni rimangono lunghe. E’ solo una pausa.
ONDA 5 fino al top dell’onda 3 (
EUFORIA) :
La correzione è finita. Il mercato riparte con tanta euforia . I media cominciano a parlare di boom economico . Nuovi investitori si avvicinano ai mercati finanziari. I giornali aumentano gradatamente la tiratura. Gli allegati che parlano di finanza cominciano a prolificare .
ONDA 5 a rottura del top dell’onda 3 (
AVIDITA’ ):
Il sabato pomeriggio i giornali finanziari sono terminati. I media non parlano d’altro. C’è chi lascia il proprio lavoro. La borsa assomiglia alla febbre dell’oro nel west. Le SIM bruciano record su record di fatturato. I trader entrano su titoli che già stanno prendendo il 10% in un giorno. Ogni notizia, anche la più insulsa ha un effetto bruciante sugli sprint dei titoli che salgono indiscriminatamente. L’avidità regna sovrana. Si sente parlare dei titoli più performanti dal barbiere, al ristorante. Tutti gli investitori sono ora dei grandi trader. Mai si sarebbe potuto guadagnare tanto in così poco tempo. Ogni trader vuole guadagnare quotidianamente sempre di più, è avido. I più inesperti entrano al top dell’onda suddetta.
ONDA A (DELUSIONE) : ma come mai questa correzione non finisce più? Ma perché il mercato non riparte? Meglio tenere i titoli in portafoglio. Sono tutti memori che quando il mercato ripartirà sarà bruciante e non darà tempo di risalire in caso si vendesse ora. Comincia a passare il tempo e la delusione cresce. In genere questa onda è caratterizzata graficamente dall’inizio di una broadening formation dove gli istituzionali servono di soppiatto e il mercato viene abbandonato a se stesso.
ONDA B (SPERANZA):
Finalmente si riparte. La minusvalenza da recuperare è forte ma il mercato sarà in grado di tornare ai vecchi massimi . In effetti il mercato reagisce, si avvicina molto al vecchio top. Nessuno vende . I trader inesperti , gli investitori poco pratici attendono con speranza che i propri titoli continuino a preformare. E’ il periodo in cui addirittura si fa il tifo per i titoli come se fosse una squadra sportiva .
ONDA C Fino al bottom dell’onda A (PAURA) : molti si pentono di non aver venduto . Gli stop loss non vengono applicati perché chi è dentro il mercato non sa cosa sono. Subentra una sensazione di paura . E se dovesse accadere il peggio ? Nessuno vende ancora . Si parla di recessione . C’è molta confusione , intanto i prezzi scendono lentamente e inesorabilmente con le prime avvisaglie di panico . Gli investitori cominciano a rientrare degli investimenti sui fondi . Manca la liquidità . Si parla di crisi bancaria , ma c’è ancora la speranza di un ulteriore taglio dei tassi , di una notizia risolutrice . La frase ricorrente è “ ... siamo sul bottom , ma dove dobbiamo ancora arrivare ?” Tutti hanno dimenticato con leggerezza che solo due anni prima i prezzi erano molto più bassi degli attuali. E due anni in borsa sono un attimo, soprattutto per gli istituzionali.
ONDA C rottura al ribasso del bottom dell’onda A ( PANICO) : i prezzi precipitano. L’indice segna nuovi minimi con esplosione progressiva di volumi, molti istituzionali ancora carichi si scavalcano sui book (ricordate che loro erano assettati sull’inizio dell’onda 1 e hanno dei prezzi di carico ancora inferiori di molto a quelli correnti) colpendo inesorabilmente il denaro. Gli hedge found shortano a turno i titoli dimezzando il loro valore in poco tempo. I -5% dell’indice si susseguono. I trader inesperti vendono sul panico o decidono di diventare cassettisti a tempo indeterminato.
Tocca a turno a tutti i titoli la sospensione al ribasso . Ogni notizia , buona o cattiva che sia, ha un effetto acceleratore di questo processo di purificazione. L’onda è bruciante, shockante. Si bruciano miliardi di dollari in poco tempo. I grafici camminano in ipervenduto e fuori dalle Boellinger Bands per giorni. Chi anticipa il mercato viene duramente punito.
Al panico seguirà una fase di rassegnazione; rassegnazione di chi ha visto le cose troppo facili .
Ora vado a cena
