Il neofita alla ricerca di un metodo di intraday

Ho semi bruciato un conto demo.
Convinto che gli americani fossero decisi a crollare.
Messo short pesante. Le candele mi hanno smentito.
Mediato fino alle 04.40.
Sotto di solo 100. Mi
Se mi fossi dato alla pesca a quest ora avrei un bel pesciolino

un conto vero non l'avresti bruciato, per questo il demo non serve a niente..il trading a naso e' 90% mentale
 
Niente salgono salgono salgono


questa è un'altra cosa da tenere in evidenza

FIB MARZ DIV TRIM OTTO GENN.jpg
 
questa divergenza --rialzista...non era facile questa volta perchè il lungo laterale non ha permesso di vederlo nei frame minori al daily
 
Ultima modifica:
dunque ESeMPIO BANALE:)
STM

mensile non ancora andato a target

stm m.jpg


settimanale a target il minimo

stm weekly.jpg


giornaliero...

stm d.jpg
 
Vi metto l'unica descrizione lasciata su IO da celeron su cosa sia il MT e i minimi e massimi f c .

qui sarebbe OT . l'autore del 3d ha chiesto sistemi intraday ed è un neofita. per usare questa tecnica ci vuole studio applicazione, un minimo di conoscenza di AT,.oil tutto non si fa in 3 secondi. la pagnotta è sempre da conquistare.
--------------
celeron ha scritto


DEFINIZIONE E GRAFICO DEL MAIN TREND

Le informazioni più importanti sul Grafico dei Prezzi, in relazione ad un determinato movimento di mercato, sono:

1) il massimo prezzo raggiunto (high price) in un determinato movimento;

2) il minimo prezzo raggiunto (low price);

3) il prezzo medio (midpoint);

4) la tendenza in atto (trend).

La tecnica qui presentata consente di definire in maniera rigorosa tutte queste informazioni utili sul grafico dei prezzi, sfruttando una funzione matematicamente definita denominata MAIN TREND.

In precedenza è stato definito il grafico dei prezzi come la registrazione passata dei prezzi su un piano cartesiano, del quale l'ascissa rappresenta il tempo e l'ordinata il prezzo.

Il grafico dei prezzi inteso come la linea che congiunge il prezzo registrato nel tempo t a quello del tempo t + 1, + 2, + 3, ... + n, può essere rappresentato almeno in tre modi diversi: a barre, a candele o lineare.

La prima e la seconda modalità di rappresentazione grafica contengono in sé ulteriori informazioni sul prezzo, quali apertura, chiusura, massimo e minimo per ogni unità di rilevazione.

Per definire matematicamente le caratteristiche del grafico dei prezzi si fa ricorso ad un’altra funzione matematica, il MAIN TREND, costruita sullo stesso quadrante del Grafico dei Prezzi in sovrapposizione (overlay) ad esso.

Il MAIN TREND (MT) è una funzione parametrica, il cui parametro contiene una preziosa informazione sul fattore Tempo: la funzione MAIN TREND è quindi definibile come una funzione del Prezzo-Tempo nel Tempo. Non si tratta quindi di un semplice indicatore grafico che è funzione del prezzo nel tempo.

Il parametro temporale del MAIN TREND è un numero intero, ed indica il numero minimo di singoli rilevamenti necessari a stabilizzare una tendenza.

Nel presente studio il MAIN TREND è calcolato sul valore 3 del parametro, come insegnava Gann per costruire il grafico a tre giorni.

In linea teorica si possono utilizzare anche altri valori: la scelta del numero 3 è dettata da considerazioni di carattere numerologico ed empirico, che saranno affrontate in seguito.

Si utilizza il valore 3 per ogni time frame di riferimento: quindi 3 ore, 3 giorni, 3 settimane, 3 mesi etc.

GRAFICO DEL MAIN TREND

Il grafico del MAIN TREND è una linea spezzata costruita sul grafico a barre (o a candele) dei prezzi secondo il seguente criterio: partendo da un minimo estremo del grafico dei prezzi (o dal minimo della prima barra registrata) la linea al rialzo si traccia solo dopo tre massimi in successione rialzista, non necessariamente consecutivi, e congiunge il minimo di partenza con il terzo massimo della successione. Se non sono presenti tre massimi la linea non si traccia: il MAIN TREND è in stand-by.

Ad ogni nuovo massimo la linea si aggiorna al rialzo spostando il suo estremo mobile sul nuovo massimo, fino a quando il grafico dei prezzi non presenta tre minimi in successione ribassista, che invertono la direzione della linea del MAIN TREND.

Viceversa, partendo da un massimo estremo del grafico (o dal massimo della prima barra registrata) la linea al ribasso si traccia solo dopo tre minimi in successione ribassista, non necessariamente consecutivi, e congiunge il massimo di partenza con il terzo minimo della successione. Ad ogni nuovo minimo la linea si aggiorna al ribasso spostando il suo estremo mobile sul nuovo minimo, fino a quando il grafico dei prezzi non presenta tre massimi in successione rialzista che invertono al rialzo la direzione della linea.

Da tutti questi conteggi si escludono le inside bars, cioè quelle barre i cui estremi sono interamente compresi nell’intervallo di prezzo della barra immediatamente precedente. Sul Grafico Giornaliero Gann le chiamava “whitin day”.

Nella costruzione del Main Trend é fondamentale la sequenza dei criteri con cui si valutano le barre.

Essi sono, in rigorosa successione, i seguenti:


1) La continuità del trend: prescindendo dal tipo di barra, la prima cosa da verificare è se la barra aggiorna o meno il trend in corso.

2) Presenza di inside bar: la seconda cosa da verificare è se la barra in corso è interamente contenuta nell’intervallo di prezzo della barra precedente: se lo è si tratta di inside bar e si esclude dal conteggio.

3) Verificati i primi due punti, la terza cosa da verificare è il posto che la barra occupa nel conteggio per l'inversione, tenendo presente anche l'eventualità di conteggi multipli.

Dietro questi criteri ci sono dei concetti fisici che meritano il dovuto approfondimento, e che saranno affrontati in seguito.



Ogni barra viene considerata inside o outside solo rispetto alla precedente.

Le inside bars non fanno parte del conteggio per l'inversione.

A volte i massimi e minimi del Main Trend (MT) non corrispondono ai massimi e minimi estremi dell'indice. Nella loro rarità, sono eventi molto significativi.
Nella teoria esposta si ritengono sempre più significativi i massimi e minimi del MAIN TREND, perchè sono armonizzati col fattore Tempo, rispetto ai massimi e minimi estremi.
Un massimo dell'indice che non corrisponde ad un massimo del MT lo definisco massimo fuori conteggio.
Un massimo fuori conteggio rappresenta una resistenza significativa e spesso è indicatore di un periodo di ribasso.
Il discorso speculare vale per i minimi fuori conteggio, che rappresentano livelli di supporto significativi. Un minimo esterno al conteggio del MT può essere considerato un segnale rialzista, e molto spesso prelude ad un rialzo.
Il grafico del Main Trend è importante perchè contiene in sè il fattore Tempo. Esso è un indicatore di Prezzo-Tempo e non solo di prezzo nel tempo.
Se un massimo o un minimo risulta esterno al grafico Main Trend vuol dire che esso è stato registrato senza trovare la giusta corrispondenza temporale e quindi non va preso in considerazione come pivot, ma solo come "segnale" di possibile inversione: il mercato in quel particolare momento era in un punto in cui "non doveva stare".



Per ulteriori spiegazioni sull'utilizzo della tecnica e sull'operatività conseguente puoi contattarmi.
UPPO QUESTO POST per coloro che volessero studiare questo pattern scoperto dal mio Maestro

ve lo metto sotto l'albero di Babbo Natale
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto