IL PARADISO LO PREFERISCO PER IL CLIMA. L'INFERNO PER LA COMPAGNIA

DANY1969

Forumer storico
:d:
Buona settimana a tutti :)
Evito di fare commenti politi perchè trovo l'attuale situazione surreale :confused:

Oggi girone in bike sulla via del sale (tra Piemonte e Liguria) ;)
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Alta Val Roya ....belle foto io faccio strada x allenarmi al tennis ...,brava oramai tante donne vanno in bici seriamente .
 
Un motivo in più per mandare a fottersi la coalizione giallo-rossa.

Domenica prossimo potremmo avere il l’accadimento più significativo della politica tedesca, e forse europea, degli ultimi anni.

La causa saranno due elezioni locali, in Lander della ex Germania est, i cui dati previsionali sono estremamente negativi per l’attuale coalizione.
Vediamo quindi cosa si prevede che succeda in Sassonia e Brandeburgo, al voto il prossimo primo settembre:

Sassonia

Germany (Saxony regional election), Forschungsgruppe Wahlen poll:

CDU-EPP: 31% (-8)
AfD-ID: 25% (+15)
LINKE-LEFT: 14% (-5)
GRÜNE-G/EFA: 10% (+4)
SPD-S&D: 9% (-3)
FDP-RE: 5% (+1)
FW-RE: 3% (+1)

+/- vs. 2014 election

FW: 19-22 Aug. '19

Ed ora Brandeburgo

Germany (Brandenburg regional election), Forschungsgruppe Wahlen poll:

SPD-S&D: 21% (-11)
AfD-ID: 20% (+8)
CDU-EPP: 18% (-5)
LINKE-LEFT: 14% (-5)
GRÜNE-G/EFA: 14% (+8)
FDP-RE: 5% (+3)
BVB/FW-RE: 4% (+1)

+/- vs 2014 election



Il crollo dei partiti di governo si annuncia fortissimo, soprattutto per la SPD che rischia di diventare ininfluente in Sassonia,
scendendo sotto il 10%, e secondaria perfino in Bradeburgo, tradizionalmente regione “Rossa”, dove cala di 11 punti percentuali.

Ad avvantaggiarsi del calo dei partiti di governo sono i Verdi, ma soprattutto Alternative Fur Deutschland, il partito identitario.

Questo potrebbe non influire sul governo se i partiti avessero una guida salda e decisa e le parti politiche potessero far finta di nulla.
Però i Socialdemocratici dovranno scegliere una nuova guida entro ottobre, ed una parte dei candidati non vuole proseguire nell’esperienza di governo con la CDU.

Dopo i risultati locali in Sassonia e Brandeburgo sarà molto difficile difendere la maggioranza di una Merkel stanca,
tanto più che esiste la possibilità di una maggioranza SPD – Link- Verdi a livello locale e nazionale, dopo elezioni.

A questo punto appare ovvio che qualcuno chiuderà l’esperienza prima di scomparire politicamente,
dopo di che assisteremo ad un riallinearsi di destra e sinistra tradizionali, con due blocchi di governo alternativi
e la CDU, volente o nolente, sarà costretta a portare nel gioco anche AfD.

L’era di TINA, There is no alternative, non c’è alternativa al governone, si avvia alla fine.
 
Fantastico. La fine dell'Europa d'elite.......sarebbe ora

Se il buongiorno si vede dal mattino stiamo freschi.

Sotto la guida della neo Presidente Von Der Leyen i funzionari dell’Unione stanno studiando un fondo da 100 miliardi di euro
con la finalità di lanciare le aziende europee “Ad alto potenziale”. Il fondo , chiamato “Europe Future Fund“,
dovrebbe, secondo un documento interno, finanziare lo sviluppo di società in grado di competere con i colossi high tech,
come Google, Apple, Facebook, Amazon e le cinesi Baidu, Alibaba e Tecent specificamente citati in un documento.

“L’Europa non ha questo tipo di società e questo presenta un rischio allo sviluppo”.

Questo documento, figlio di un piano simile messo a punto dalla Germania per lo sviluppo dei “Campioni nazionali” e dell’alta tecnologia,
mostra quanto questa prossima commissione e Bruxelles in generale siano lontani dall’economia reale.

Prima di tutto notiamo che il simile piano High Tech tedesco è stato fortemente contestato dagli stessi industriali, dai piccoli ai grandi,
che invece desidererebbero degli interventi di ricostruzione delle infrastrutture che sono al servizio non di pochi giganti, ma di tutta l’economia.

Lo stesso problema si ripropone in tutta Europa, Italia in testa, dove bisogna ricostruire, talvolta da zero,
un numero importante di infrastrutture di servizio ormai obsolete. Invece si sceglie di investire sui “Giganti tecnologici” che non ci sono,
i cui dipendenti magari impiegheranno ore per recarsi al lavoro per linee ferroviarie vecchie e scassate.

Un piano del genere poi sembra ignorare le basi dell’economia aziendale.

Le società citate dal documento europeo sono nate o per innovazioni tecnologiche che sono andate incontro a bisogni dei consumatori,
oppure perchè sono state in grado di sfruttare specificità culturali di specifici mercati.

Amazon, Google, Facebook sono società ormai ultradecennali, se non oltre, con un cammini di sviluppo definito nel tempo.

Baidu, Tecent ed Alibaba invece hanno ripreso idee per adattarle a specificità culturali tipiche del popolo cinese, oltre alle particolarità della lingua.

Per far nascere o sviluppare aziende high tech simili bisogna non basta buttare dei soldi, che andranno persi,
ma bisogna puntare o su dei fattori di successo su scala globale, oppure su particolarità culturali europee.
Il promo punto è un elemento più facile da dirsi che da farsi, il secondo esalterebbe proprio quelle specificità linguistiche e culturali
che l’Europa sembrerebbe destinata a superare in nume del globalismo più spinti.

Altri problemi si affiancano a quelli di carattere strategico.

Gli USA stanno per imporre miliardi in dazi punitivi per gli aiuti concessi dalla Commissione al consorzio Airbus,
con danni non solo ai paesi partecipanti, ma anche a quelli, come l’Italia, che non ne fanno parte.

Come pensiamo reagirebbero ad una massiccia campagna di aiuti come quella configurata dall’EFF e specificamente mirata contro di loro?

Lo sviluppo dell’alta tecnologia non avviene perchè un Commissario si sveglia una mattina e decide di creare un nuovo Facebook,
ma per la creazione di un terreno fertile accompagnato da investimenti pubblici infrastrutturali o specifici di alta tecnologia.

La guida autonoma ad esempio nasce anche con le gare DARPA per i mezzi senza pilota aperti a tutto il mondo.

Molte altre soluzioni nascono negli anni della corsa spaziale, come ricaduta tecnologica della soluzione di problemi complessi, il tutto finanziato da fondi pubblici.

Non serve a nessuno creare un doppione di Facebook o di Amazon, ma può servire investire nel futuro, senza la pretesa di creare dei “Colossi”;
ma lasciando che il mercato scelga le soluzioni migliori. In quest’ottica appare ancora più incredibile che una Commissione a parole liberale
poi si voglia addentrare in un piano che ricorda molto quelli sovietici.

La ricerca è necessaria e deve essere accesa da fondi pubblici, ma non con la finalità di creare dei mostri economici.
 
Permettemi di pensare che salvini l'ha fatto apposta........

Si conclude il G7 di Biarritz, confermando come l’incontro sia ormai un rito superato.

Creato nel 1975 dal presidente USA Gerald Ford, ormai è un’evento che non ha più senso
perchè esclude grandi economia come quella cinese ed indiana, tanto da essere stato praticamente sostituito dall’ancora più verboso G20.

Trump prima non voleva venirci, poi ha suggerito di invitare anche Putin, per dare un senso all’incontro.

L’invito è stato anche ripetuto nel pomeriggio di domenica, causando un po’ di scandalo fra gli europei,
che temono di perdere ulteriormente la faccia nei confronti dell’Ucraina, ma Trump ha ragione
e l’incontro avrebbe potuto parlare anche di temi interessanti come la soluzione della crisi in Siria. Invece solo chiacchiere.

Prima di tutto chiariamo che, nonostante i media italiani, Conte è stato trattato come un parvenù,
ruolo adatto al suo status, tanto che Trump si è rifiutato di avere un incontro a due.

I ”Grandi Colpi di scena” sono stati due, e sono andati molto diversamente da come avete sentito in TV:


a) BREXIT. Boris Johnson ha avuto un incontro con Tusk e con gli altri leader europei.
Con Tusk è stato un pessimo incontro, risoltosi solo con le due parti che si sono rinfacciate le cause della Brexit
e Boris ha confermato che senza accordo cesseranno i pagamenti inglesi ai fondi europei.
Donald Trump ha confermato il suo legame speciale con Johnson affermando che “E’ la persona giusta”,
confermando che la May non lo fosse, ed annunciando l’accordo commerciale.
Johnson ha confermato che Deal o No Deal il 31 ottobre uscirà dalla UE, facendo presente che molti paesi vogliono tratare.
A questo punto Bruxelles è isolata. Questo è in grande successo di Biarritz…..

b) IRAN. La “Sorpresa” del ministro degli esteri iraniano invitato per l’occasione non è stata proprio la più riuscita, diciamo così..
Nikki Haley, ex ambasciatrice all’ONU ed ora governatrice della Carolina del Sud, ha scritto questo:

This is completely disrespectful to @realDonaldTrump and the other leaders at the G7.
Iran supports terrorism at every turn and continues to pursue “Death to America”.
Manipulative of Macron to do this and very insincere. #NotWhatFriendsDo Jennifer Jacobs on Twitter

— Nikki Haley (@NikkiHaley) August 25, 2019

“Questo è completamente irrispettoso verso Donald Trump e gli altri leader del G7.
L’Iran supporta il terrorismo in ogni occasione e persegue sempre il “Morte all’America”.

Macron il manipolatore lo ha fatto ed è molto insincero”.

Non c’è stato nessun incontro Trump – Zarif (il ministro di Teheran), anzi il protagonismo di Macron
non è stato per niente gradito e ci si è limitati all’ennesimo incontro Francia Iran.

Al contrario Trump ha concluso un utilissimo accordo con il Giappone:

"We have excess corn in various parts of our country with our farmers because China did not do what they said they were going to do.
And Prime Minister @AbeShinzo, on behalf of Japan, they're going to be buying all of that corn." — President @realDonaldTrump pic.twitter.com/cqRTDeKZLR

— The White House (@WhiteHouse) August 25, 2019

Accordo importante per l’agricoltura americana, dato che il Giappone è un grande importatore agricolo.
Sicuramente Trump avrà ceduto su qualche altro tema, ma porta a casa un risultato.
Sulla Cina invece nulla, il Presidente sta valutando le prossime mosse, ma lo sapremo in seguito.

Alla fine un incontro piuttosto inutile, dominato solo dal protagonismo di Macron.
 
Tutti i telegiornali ed i mass media di massa si sono gettati a pesce nel nuovo trend ecologista
in modo superficiale ed hanno trovato subito il colpevole di tutti i disastri del mondo: Jair Bolsonaro, presidente del Brasile.

La situazione è VERAMENTE così devastante e Bolsonaro ne è VERAMENTE il colpevole?

Iniziamo a considerare gli incendi nel loro complesso, se sono effettivamente straordinari rispetto agli anni precedenti.



Il numero di incendi mondiali è al di sotto dei primi anni duemila e più o meno in media con la media.
Non c’è nessuna emergenza particolare.


E per quanto riguarda Bolsonaro?? è veramente lui il colpevole? In questo giunge in aiuto Bloomberg:



Ora il Brasile a 7 volte la superficie dell’Angola (8,5 milioni di km2 contro 1,25 milioni di km2) eppure ha meno di un terzo degli incendi dell’Angola,
segno che, nel bene o nel male, nonostante le enormi distanze, i servizi antincendio funzionano.

Questi incendi sono anche ben visibile dal satellite.




Anche il Congo ha una situazione, dal punto di vista degli incendi, molto più grave del brasile, ma , nonostante questo, Bolsonaro è messo sotto accusa.
Perchè non l’Australia, che, rispetto alla superficie boschiva , ha molti più incendi?

In Brasile il numero di incendi ha di poco superato quello del 2016, epoca in cui vi era il Partito dei Lavoratori, ma non sono cambiate le condizioni metereologiche??




Chiaramente si tratta di una posizione presa solo molto parzialmente sulla base di dati oggettivi, ma basata su fattori di carattere politico.

Bolsonaro è un politico di destra identitaria, non sicuramente di sinistra,
ed allora è il nemico di quella massa di ipocriti che attualmente si ammanta di ecologismo, magari viaggiando sui Jet.

Insomma siamo di fronte alla solita schifezza dei Mass Media.
 
Lo ripeto. Verità che passa sotto silenzio assoluto dei media

E, al di là dell’emozione degli ultimi giorni, incendi ancora più estesi in Africa stanno devastando

in queste ore la foresta tropicale di Angola, Zambia, Congo Kinshasa, Tanzania, Mozambico e Madagascar.
 

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