il PD non si smentisce mai: Tassa sulla pipì [M5S complice]

Se in germania investiranno più di 50 miliardi nell'economia green
in Italia che faranno il gatto e la volpe [leggi PD+M5S]? Naturalmente alzeranno le Tasse che sono già esorbitanti

ARRIVA LA “POLITICA VERDE” ITALIANA, A SUON DI TASSE SUI CARBURANTI


Se il Germania per aumentare le tasse sui carburanti con motivazioni “Verdi” hanno impiegato tre mesi di discussioni, in italia i Rosso-Gialli fanno ben prima.

Come riportato da TGcom24 infatti il governo pensa ad incentivi per sostituire le automobili più vecchie e per finanziarlo pensa ad un taglio dei contributi per le “Attività inquinanti” pari a 5 miliardi di euro. La legnata colpirebbe due settori chiave per tutti: agricoltura ed autotrasporto. Infatti il taglio colpirebbe le riduzioni delle accise attualmente applicati a questi settori, il che avrebbe una ricaduta pesante su tutti i cittadiniche subirebbero gli aumenti dei costi dei produttori e dei servizi.

Questo aumento del costo dei carburanti sarebbe poi solo il primo, perchè nei programmi del ministro per l’Ambiente Costa ci sarebbero aumenti successivi nel tempo sino ad arrivare alla cifra di 16,7 miliardi. Le agevolazioni sui carburanti sarebbero progressivamente tagliate del 10% ogni anno sino al loro completo annullamento.

Dal punto di vista dei cittadini si tratterebbe di una pesante stangata fiscale: 16,7 miliardi sono quasi 1% del PIL e più del 2% delle entrate complessive per lo stato. Le categorie colpite non potrebbero evitare di trasmetterlo ai cittadini, che, alla fine ,sarebbero quelli veramente colpiti dalle misure.

Come fa notare Massimo Garavaglia solo il 50% delle entrate andrà ai fondi ambientali, mentre il restante 50% andrà nel Mare Magnum del bilancio dello stato.
Quindi il famoso Green New Deal non è altro che l’ennesima scusa per dare una forte bastonata ai contribuenti con un’imposta indirette fortemente regressiva. Il ministro Costa, per questo motivo, si aspetta un forte appoggio politico perchè le ricadute di queste misure saranno devastanti. Naturalmente i cittadini saranno felici per questi aumenti. W Greta!

La ricaduta economica sarà un calo della capacità di acquisto dei cittadini che verrà a pesare su tutta l’economia privata , soprattutto le piccole e medie imprese che producono per l’interno. Una misura di decrescita economica che azzopperà ulteriormente l’economia italiana.
 
Senti sempre e solo parlare di evasione fiscale, lotta al contante, cittadini ladri etc etc.
Poi scopri che su 180 miliardi di evasione 80 sono fatti dalla mafia 50 circa dalle multinazionali (che non reimmettono tra l'altro i soldi nel circuito ma li portano via), poi 25 sono causati dal sommerso (ovvero quelle aziende che assumono in nero perchè altrimenti fallirebbero), ma anche, pensa un po', dipendenti che fanno il doppio o triplo lavoro in nero, poi altri 20 circa sono causati dalle spa italiane attraverso forme di elusione/evasione e , UDITE UDITE, ben 8 miliardi su 180 sono evasi da liberi professionisti , commercianti, artigiani e partite iva.
Ma noi sentiamo parlare solo di quest'ultimi come i grandi colpevoli del mondo. Dati questi che tra l'altro non considerano il fatto che una larga parte dell'evasione nazionale, non quella della mafia o delle multinazionali, viene poi spesa e investita nel paese, per cui genera pil e finisce nel calcolo del Pil stesso.
E POI si omette di dire che lo Stato spreca 200 miliardi di risorse, cosa di cui sui giornali si parla poco, tra cui 55 miliardi di soli costi di burocrazia e 40 miliardi di sprechi nella giustizia, gli intoccabili.
https://www.money.it/Sprechi-inefficienze-Stato-PA-costo...
 
LA PRESA PER I FONDELLI: “Non aumentiamo l’IVA”, poi l’aumentano sull’essenziale per vivere


Non c’è solo la Tassa sulle Merendine nei programmi del Governo. C’è molto, ma molto di più. Per dare una “Svolta ecologica” e spingere verso comportamenti più “Virtuosi” il governo sta valutando di cambiare le aliquote agevolate su Gas, GPL ed elettricità.

Secondo quanto riportato da Il Giornale ci aspetta un autunno freddo. Iniziamo dal GPL ed il metano: Bombole e forniture domestiche fino ai 480 MQ pagano l’Iva ridotta al 10%, anche perchè spesso sono al servizio di zone montane e disagiate e per la funzione sociale delle forniture stesse ma questo non va bene al ministro Costa che, nel suo pacchetto , prevede il passaggio dall’IVA al 10% all’IVA al 22% , con la finalità buonista di facilitare l’acquisto di soluzioni come i pannelli solari per il riscaldamento delle piastre ad induzione. Così sarà realizzato il desiderio di Costa e del governo Conte-Renzi di apparire buoni ed ambientalisti facendo pagare però la spesa a tutti gli italiani.

Però non pensiate che, se utilizzate solo l’energia elettrica, possiate sfuggire alle attenzioni del vorace ministro Costa.
Dato che bisogna disincentivare l’utilizzo dell’energia vengono tagliati i contributi per l’energia a prezzi agevolati, al 10%. Se si taglia il contributo alla riduzione dal 22% al 10% del 10% vuol dire che l’IVA sull’energia verrà aumentata dal 10% al 11% , per ques’tanno, ma dato che il decreto Costa prevede un calo del 10% all’anno il prossimo anno passeremo già al 12% e così via , fino a giungere all’IVA completa del 22%.

Il governo, fra il ministro Costa , che vuole correggere i consumi energetici a suon di tasse, ed il ministro Fioramonti, quello delle tasse alle merendine, si prepara un grande autunno per le famiglie italiane, con un futuro di taglio dei consumi e di spese.

Però ricordate: IL GOVERNO E’ NATO PER EVITARE L’AUMENTO IVA
 
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TASSE E POLITICA/ Dietro l’allarme “evasione” di Conte la vendetta contro il Nord
23.09.2019 - Stefano Bressani
Giuseppe Conte ha detto che l’emergenza per l’Italia è rappresentata dall’evasione fiscale. Una dichiarazione che dà di che pensare

TASSE E POLITICA/ Dietro l'allarme "evasione" di Conte la vendetta contro il Nord

Dunque è l’evasione fiscale l’alfa e l’omega della crisi italiana. Lo ha detto chiaro e tondo il premier Giuseppe Conte alla vigilia del varo della manovra 2020. Se l’Italia è di nuovo in recessione, se la disoccupazione giovanile è ancora oltre le medie Ue, se il debito pubblico è oltre la linea rossa di Maastricht eccetera, la colpa è – principalmente, esclusivamente – di chi non paga le tasse. Perde tempo chi invita a ragionare su cause ed effetti macro e micro. E chi se ne importa se il Fmi (di Christine Lagarde) ha messo per iscritto pochi giorni fa che il vero “tesoro dell’evasione” è sepolto in Lussemburgo, dov’è stato ministro delle Finanze Jean-Claude Juncker. Il male assoluto da estirpare è l’evasione italiana, è lì che bisogna intervenire “maledettamente e subito”. Anche se non è chiaro come. Anche prima di aggredire la spesa pubblica, come pure suggerisce Carlo Cottarelli, premier incaricato per un giorno nel maggio 2018.

Contestare in linea di principio Conte-2 non è facile: chi può dar torto a un premier “del presidente” che pretende che tutti i contribuenti paghino le tasse a norma di Costituzione?
Una prima domanda (politica) sorge però immediata: perché Conte-1 – appena un anno fa e con M5s già allora primo azionista della maggioranza di governo – non ha denunciato come prioritaria la stessa emergenza?
Eppure il ministro dell’Economia non era un esponente della Lega: era un tecnico di fiducia del Quirinale come l’economista Giovanni Tria. Neppure lui, tuttavia, ha mai indicato nell’evasione il “tumore” del declino italiano. Anche lui, invece, ha spezzato altri pani semplici: i fari Ue sono sul rapporto debito/Pil; il debito è alto (riprendere a privatizzare sarebbe un primo passo per abbassarlo, ndr); il Pil è stagnante (c’è – anche – un problema di fiducia degli imprenditori e di rilancio della produttività nell’industria e nella Pa, ndr).

Tornando comunque alla Grande Evasione – che nessuno dubita ci sia e sia un problema – una seconda questione (politica) segue a ruota. Dopo il ribaltone di agosto nella maggioranza è subentrato il Pd, ora scomposto in Italia Viva. Comunque lo vogliamo identificare, è lo stesso centro-sinistra che ha governato il Paese per cinque anni, dal 2013 al 2018. I ministri dell’Economia sono stati lo scomparso Fabrizio Saccomanni (con Enrico Letta) e poi Pier Carlo Padoan (con Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, oggi assurto a controllore dei bilanci pubblici dei 27 Paesi della Ue). Com’è possibile che una legislatura piena con il Pd (renziano) a Palazzo Chigi abbia lasciato in eredità un’emergenza-evasione da 109 miliardi? È la stessa area politica delle “tasse bellissime” celebrate dallo scomparso Tommaso Padoa-Schioppa, ministro dell’Economia nel governo Prodi-2. E il suo vice era Vincenzo Visco, uno “scienziato delle finanze” di vecchia scuola Pci: per il quale le tasse erano un strumento di lotta politica, “di classe”. Perché dopo 13 anni (sette a formale guida centro-sinistra) un “premier di nessuno” rilancia un grido di dolore fiscale?

Dopo Padoa Schioppa, sicuramente, tornò al Mef Giulio Tremonti. Ma già nel 2011, il premier tecnico Mario Monti resse direttamente le Finanze all’insegna dell’austerity Ue: e la sua stagione – oltreché per gli esodati Inps del ministro Elsa Fornero – è ricordata anche per gli innumerevoli incidenti agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate. Il manganello fiscale venne fatto mulinare – principalmente contro le partite Iva del Nord Italia – dall’ex poliziotto-capo del Secit, Attilio Befera. Può stupire che Monti abbia ostentatamente votato la sua fiducia al Conte-2 “governo del Sud”, sempre più votato alla vendetta fiscale verso il Nord (leghista)? Sorprende di meno, certo, che Renzi abbia subito preso le distanze da un governo che appare ogni giorno di più riedizione del Monti: nato per stroncare un esecutivo democraticamente eletto ma sgradito “all’Europa e ai mercati”; e per preparare una nuova stagione di governo per il centrosinistra “democratico” (pazienza se sempre perdente alle voto democratico).
 
questi, a fronte di una recessione vicina, non sanno far altro che parlare di tassare tassare tassare....
questi sono i prestiti bancari italiani degli ultimi 10 anni.... MENO 100 MILIARDI

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