L’effetto delle solite misure di austerità imposte dai burocrati di Bruxelles ai governi nazionali, e da questi scaricate sui propri popoli, è abbastanza noto. I tagli e gli incrementi delle tasse, ovunque stanno creando una crescente crisi economica. Il caso spagnolo è una ulteriore prova di quanto i tecnocrati di Bruxelles siano completamente sganciati da quella che è la realtà dei fatti e siano rinchiusi nel loro fortino ideologico. Dall’avvio del piano di austerità in Spagna, la disoccupazione ha fatto registrare un vero e proprio boom. In particolare nei primi tre mesi dell’anno il tasso di disoccupazione in Spagna è passato al 24,4% dla 22,9% nel quarto trimestre del 2011. Il dato è peggiore delle attese degli analisti che si attendevano una disoccupazione al 23,5% delle attese. In pratica uno spagnolo su quatto è senza lavoro e il dramma nel dramma è come sempre rappresentato dalla disoccupazione giovanile.