giobar57
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SICUREZZA
Il satellite angelo custode così l'aiuto viene dall'alto
"W2a" dialoga direttamente con auto e cellulari: avvisa in caso di incidenti e ingorghi, chiama i soccorsi. E' il primo del genere in Europa. Può inviare anche segnali radio e tv che non cambiano mai frequenza di ALESSANDRO LONGO
UN SATELLITE veglierà sugli utenti europei, parlando con le loro automobili e i cellulari. Un angelo custode che baderà alla loro sicurezza, ma non solo: penserà anche a farli divertire. Offrirà servizi per migliorare la sicurezza stradale, la gestione del traffico, per avere radio e tv ovunque. Il satellite si chiama Eutelsat W2a e il 30 marzo da Baikonour, in Kazakhstan, sarà lanciato nello spazio da Solaris Mobile, joint venture tra Eutelsat e Ses Astra, con un investimento di 150 milioni di euro.
Sarà il primo satellite europeo (e uno dei primissimi al mondo) in grado di sfruttare la "banda S", parte dello spettro elettromagnetico. Fungerà come un canale e diretto perché auto, cellulari e altri dispositivi possano parlare con il cielo in modo nuovo. Finora, si sa, questo dialogo è stato piuttosto povero: gli apparecchi dotati di gps si accontentano di interrogare il cielo, cioè il satellite, per sapere la propria posizione su una mappa. Con il nuovo satellite i servizi si moltiplicano. Per esempio, se l'auto ha un guasto o un incidente, ovunque sia in Europa, può mandare un messaggio di allarme per i soccorritori o il meccanico più vicino. Anche se siamo finiti in un crepaccio dove manca la rete cellulare: perché il satellite prende dappertutto, purché ci si trovi all'aria aperta.
Stiamo camminando nei boschi e lì vicino è scoppiato un incendio? Il satellite lo sa e può avvisare il nostro cellulare. Idem per qualsiasi altro problema di sicurezza pubblica. Gli attuali navigatori gps, in auto o sul cellulare, hanno il problema che le mappe non sono del tutto affidabili: i sensi vietati cambiano a ogni nuova giunta comunale. E le cronache sono piene di autisti finiti in burroni perché si affidavano ciechi alla voce del proprio gps.
Il nuovo satellite smorzerà il problema perché invierà in automatico al nostro dispositivo l'aggiornamento delle mappe. Il satellite conosce anche la posizione di tutti i veicoli che vi sono collegati e può dare questa informazione a chi si occupa di strade e del traffico. Permette così di gestirlo meglio, di avvisare autisti e vigili in caso di ingorghi. Automatizza i pedaggi. Se entriamo in un'autostrada, il satellite lo sa e può addebitarci il costo sul nostro conto corrente. Così anche per i parcheggi a pagamento. La "banda S" può trasmettere anche programmi radio e tv, che finiscono sui cellulari nelle auto (Rai e l'operatore 3 Italia hanno avviato a riguardo una sperimentazione con Eutelsat).
Il vantaggio, rispetto ai sistemi attuali, è che un canale sarà disponibile, sulla stessa frequenza, ovunque in Europa, senza i classici problemi di coperture frammentarie e interferenze. "Alcuni di questi servizi saranno disponibili in estate, in via sperimentale, e poi saranno venduti al pubblico da fine 2009 o inizi 2010, dalle aziende con cui faremo accordi di partnership", spiega Antonio Arcidiacono, direttore innovazione di Eutelsat. "In Europa siamo i primi - continua - mentre negli Usa ci sono già due satelliti che sfruttano la 'banda S'. Ma il primo è antiquato e offre solo radio, il secondo ancora non ha lanciato servizi".
Ci sono però anche altre aziende e tecnologie in lizza per offrire servizi che, se non uguali, sono analoghi a quelli promessi dal nuovo satellite. Per esempio, i servizi di info mobilità (gestione del traffico, chiamata di soccorso, segnalazione ingorghi) sono possibili anche con la tecnologia dell'azienda italiana Metasystem, tramite una scatola installabile nelle auto, che utilizza un mix di gps e rete gprs di operatori mobili. La direzione è la stessa: dal cielo arriva una mano in aiuto degli autisti.
(21 marzo 2009)
Fonte
Il satellite angelo custode così l'aiuto viene dall'alto
"W2a" dialoga direttamente con auto e cellulari: avvisa in caso di incidenti e ingorghi, chiama i soccorsi. E' il primo del genere in Europa. Può inviare anche segnali radio e tv che non cambiano mai frequenza di ALESSANDRO LONGO
UN SATELLITE veglierà sugli utenti europei, parlando con le loro automobili e i cellulari. Un angelo custode che baderà alla loro sicurezza, ma non solo: penserà anche a farli divertire. Offrirà servizi per migliorare la sicurezza stradale, la gestione del traffico, per avere radio e tv ovunque. Il satellite si chiama Eutelsat W2a e il 30 marzo da Baikonour, in Kazakhstan, sarà lanciato nello spazio da Solaris Mobile, joint venture tra Eutelsat e Ses Astra, con un investimento di 150 milioni di euro.
Sarà il primo satellite europeo (e uno dei primissimi al mondo) in grado di sfruttare la "banda S", parte dello spettro elettromagnetico. Fungerà come un canale e diretto perché auto, cellulari e altri dispositivi possano parlare con il cielo in modo nuovo. Finora, si sa, questo dialogo è stato piuttosto povero: gli apparecchi dotati di gps si accontentano di interrogare il cielo, cioè il satellite, per sapere la propria posizione su una mappa. Con il nuovo satellite i servizi si moltiplicano. Per esempio, se l'auto ha un guasto o un incidente, ovunque sia in Europa, può mandare un messaggio di allarme per i soccorritori o il meccanico più vicino. Anche se siamo finiti in un crepaccio dove manca la rete cellulare: perché il satellite prende dappertutto, purché ci si trovi all'aria aperta.
Stiamo camminando nei boschi e lì vicino è scoppiato un incendio? Il satellite lo sa e può avvisare il nostro cellulare. Idem per qualsiasi altro problema di sicurezza pubblica. Gli attuali navigatori gps, in auto o sul cellulare, hanno il problema che le mappe non sono del tutto affidabili: i sensi vietati cambiano a ogni nuova giunta comunale. E le cronache sono piene di autisti finiti in burroni perché si affidavano ciechi alla voce del proprio gps.
Il nuovo satellite smorzerà il problema perché invierà in automatico al nostro dispositivo l'aggiornamento delle mappe. Il satellite conosce anche la posizione di tutti i veicoli che vi sono collegati e può dare questa informazione a chi si occupa di strade e del traffico. Permette così di gestirlo meglio, di avvisare autisti e vigili in caso di ingorghi. Automatizza i pedaggi. Se entriamo in un'autostrada, il satellite lo sa e può addebitarci il costo sul nostro conto corrente. Così anche per i parcheggi a pagamento. La "banda S" può trasmettere anche programmi radio e tv, che finiscono sui cellulari nelle auto (Rai e l'operatore 3 Italia hanno avviato a riguardo una sperimentazione con Eutelsat).
Il vantaggio, rispetto ai sistemi attuali, è che un canale sarà disponibile, sulla stessa frequenza, ovunque in Europa, senza i classici problemi di coperture frammentarie e interferenze. "Alcuni di questi servizi saranno disponibili in estate, in via sperimentale, e poi saranno venduti al pubblico da fine 2009 o inizi 2010, dalle aziende con cui faremo accordi di partnership", spiega Antonio Arcidiacono, direttore innovazione di Eutelsat. "In Europa siamo i primi - continua - mentre negli Usa ci sono già due satelliti che sfruttano la 'banda S'. Ma il primo è antiquato e offre solo radio, il secondo ancora non ha lanciato servizi".
Ci sono però anche altre aziende e tecnologie in lizza per offrire servizi che, se non uguali, sono analoghi a quelli promessi dal nuovo satellite. Per esempio, i servizi di info mobilità (gestione del traffico, chiamata di soccorso, segnalazione ingorghi) sono possibili anche con la tecnologia dell'azienda italiana Metasystem, tramite una scatola installabile nelle auto, che utilizza un mix di gps e rete gprs di operatori mobili. La direzione è la stessa: dal cielo arriva una mano in aiuto degli autisti.
(21 marzo 2009)
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