Basterebbe favorire gli scambi di cubatura tra privati.
Tu hai 1000 metri cubi di un rudere invendibile. Li vendi a me che ho un terreno agricolo.
Così il mio diventa edificabile e il tuo torna agricolo in cambio di un ristoro. E incremento di cementificazione pari a zero.
Ma spesso il problema è che
BIsnonno Gaetano aveva una casa di campagna.
Bisnonno Gaetano ha avuto 11 figli, di cui oggi 4 in vita, sparsi su 3 continenti.
I 7 nonni hanno avuto in media 5 figli a testa. 35 padri.
I 35 padri (di cui 3 sono trapassati prematuramente) hanno 2 figli a testa.
Insomma: per operare sul rudere invendibile (la casa di campagna) bisognerebbe rintracciare decine di persone sparse nei vari continenti, e che hanno il 2/5% di un asset che vale 10/20mila euro, e che non spenderanno centinaia di (Local currency) per partecipare ad un atto notarile in Italia, né per dare un procura - da tradurre con autentica - affinché la proprietà del rudere venga unificata e si possa procedere a venderlo o a scambiarne la cubatura.
Quindi l'unica è abbattere il rudere, per far respirare il suolo. E i tutorial sul web ci dicono che bisogna farlo distruggendo tetti e pavimenti, senza toccare i muri laterali.
Mai tentare la sorte e lasciare nulla al caso quando si tenta di abbattere un muro armati di mazza. Neppure se si è, come dicono gli amici dell'uomo a...
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In effetti l'alternativa è che, su tali fabbricati, i discendenti comproprietari (se sanno di esserlo) smettano di pagare le imposte locali, sicché i Comuni possano pignorarli per incassare i propri crediti, metterle all'asta e trasferirne la proprietà al fortunato vincitore dell'asta.
Ma questo richiederebbe decenni: un martello è più veloce.