La ricerca in rete
Pensavo mi chiarisse le idee, pensavo mi offrisse risposte belle e pronte. In realtà trovo tutto terribilmente scontato al limite del noioso. Fra l'altro son ancora fermo, anzi soffermo, sul termine felicità al suo segreto quindi l'è ancora lunga ad arrivare.
Son fermo perchè son come preso dalla paura di confondere la felicità con la gioia o l'euforia o qualcosa di simile.
Ho speso non so quanto tempo a cercare un racconto sentito tempo fa per radio, purtroppo non conosco la fonte, di cui non ho trovato nessuna menzione, che pressapoco, diceva questo.
"..Un padrone recandosi un giorno presso uno dei pastori dei suoi greggi vedendolo di buon umore gli chiese:
-Ti vedo contento, hai forse qualche buon motivo?
-Si, certo signore. Oggi farà il tempo che vorrò.
-Scusami, disse il padrone, come a fai a sapere che oggi farà proprio il tempo che tu vorrai?
E il pastore rispose.
-Signore, sono sicuro che oggi farà il tempo che io vorrò perchè qualsiasi tempo mi farà felice..."
Raccontato così è alquanto semplicistico, rende comunque l'idea che la felicità consista poi non tanto nell'accontentarsi ma nell'accettare il destino, le cose che ci succedono e che non dipendono da noi, come il tempo appunto.