Il sovranismo alimentare

cmq per essere seri é una definizione usata dalla FAO, WFP, ICRC, EU, World Bank... é misurabile da indici

Trovo interessante il parere di una agronoma
"non sono critica sull´aggiunta della sovranitá alimentare al ministero dell´agricoltura, é un concetto familiare per la FAO e per chi studia sviluppo rurale o economia politica agraria, l´hanno copiato dal minstero dell´agricoltura francese che ha aggiunto questa denominazione. Il punto é che sulla sovranitá alimentare ci sputano sopra specie in regioni governate dalla destra come in Lombardia, dove il consumo di suolo ha tassi allarmanti. Costruiscono su suolo fertile di pianura anziché evitarne il cambio di destinazione d´uso e la cementificazione, sono colpi continui alla nostra sovranitá alimentare"

piani quinquennali di berlusconiani memoria ovviamente .

quindi ora si dovrebbe cambiare a favore di un altra lobby.
 
Trovato qualcosa


Secondo questa definizione la sovranità alimentare è un modello di gestione delle risorse alimentari che ha come priorità e motore delle proprie politiche non la massimizzazione del profitto economico ma la soddisfazione delle esigenze alimentari delle persone; che promuove un tipo di produzione alimentare sostenibile e rispettosa del lavoro di chi produce il cibo; che punta a incoraggiare le economie alimentari locali, riducendo la distanza tra fornitori e consumatori, lo spreco e la dipendenza da società distanti dai luoghi in cui il cibo viene prodotto. In altre parole, la sovranità alimentare si propone di dare il controllo delle risorse alimentari soprattutto a chi le produce, le distribuisce e le consuma anziché a grandi aziende che le utilizzano come mezzo per arricchirsi.

La sovranità alimentare punta infine a valorizzare le conoscenze tradizionali sulla produzione delle risorse alimentari e la loro trasmissione di generazione in generazione, e promuove l’utilizzo di metodi e mezzi di gestione delle risorse alimentari che siano sostenibili dal punto di vista ambientale.


Come spiegato su Domani dallo scrittore e attivista ambientalista Fabio Ciconte, per come viene ostentato e difeso da Meloni il concetto di sovranità alimentare finisce per essere molto diverso da tutto questo: Meloni, scrive Ciconte, ha svuotato questo concetto di senso «per declinarlo in chiave conservatrice e antiecologica». L’idea è che insistere sulla sovranità alimentare serva più che altro a concentrare la produzione di risorse a livello nazionale, anche a discapito dell’adozione di mezzi e sistemi di produzione sostenibili dal punto di vista ambientale: «si scrive sovranità, si legge sovranismo», scrive Ciconte.
 
Trovato qualcosa


Secondo questa definizione la sovranità alimentare è un modello di gestione delle risorse alimentari che ha come priorità e motore delle proprie politiche non la massimizzazione del profitto economico ma la soddisfazione delle esigenze alimentari delle persone; che promuove un tipo di produzione alimentare sostenibile e rispettosa del lavoro di chi produce il cibo; che punta a incoraggiare le economie alimentari locali, riducendo la distanza tra fornitori e consumatori, lo spreco e la dipendenza da società distanti dai luoghi in cui il cibo viene prodotto. In altre parole, la sovranità alimentare si propone di dare il controllo delle risorse alimentari soprattutto a chi le produce, le distribuisce e le consuma anziché a grandi aziende che le utilizzano come mezzo per arricchirsi.

La sovranità alimentare punta infine a valorizzare le conoscenze tradizionali sulla produzione delle risorse alimentari e la loro trasmissione di generazione in generazione, e promuove l’utilizzo di metodi e mezzi di gestione delle risorse alimentari che siano sostenibili dal punto di vista ambientale.


Come spiegato su Domani dallo scrittore e attivista ambientalista Fabio Ciconte, per come viene ostentato e difeso da Meloni il concetto di sovranità alimentare finisce per essere molto diverso da tutto questo: Meloni, scrive Ciconte, ha svuotato questo concetto di senso «per declinarlo in chiave conservatrice e antiecologica». L’idea è che insistere sulla sovranità alimentare serva più che altro a concentrare la produzione di risorse a livello nazionale, anche a discapito dell’adozione di mezzi e sistemi di produzione sostenibili dal punto di vista ambientale: «si scrive sovranità, si legge sovranismo», scrive Ciconte.
il forte sospetto che ho , direi la certezza, è che questa parola doveva farla uscire da qualche parte, e lo ha fatto scopiazzando altri lidi. In realtà non potrà mai fare niente nel senso del sovranismo (lira, uscita europa ecc)- Quella è tuttaroba per i gonzi che l'hanno votata. E' furbetta la pescivendola ;)
 
il forte sospetto che ho , direi la certezza, è che questa parola doveva farla uscire da qualche parte, e lo ha fatto scopiazzando altri lidi. In realtà non potrà mai fare niente nel senso del sovranismo (lira, uscita europa ecc)- Quella è tuttaroba per i gonzi che l'hanno votata. E' furbetta la pescivendola ;)

Che voglia avvantaggiare i prodotti italiani è positivo, però c’è da mettere in conto un aumento dei prezzi se vuoi materie prime solo italiane
 

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