Il Teologo Matthew Fox

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la prima puntata delle trasmissione di sgarbi doveva essere incentrata su questo ospite, poi sono arrivate pressioni per cambiare argomento....




Intervista di Silvia Lanzi*, volontaria del progetto gionata, del 18 marzo 2011

Matthew Fox. Dimenticatevi l’attore statunitense protagonista del telefilm Lost. Il Matthew Fox che mi ha rilasciato l’intervista che segue è un teologo, il cui libro “Original blessing” (ora tradotto in italiano con il titolo “In principio era la gioia”) ha provocato una specie di terremoto nel mondo cattolico (per cui lui, frate domenicano, è stato espulso dall’ordine dall’allora cardinal Ratzinger).
Ora, dopo vent’anni, il testo è stato tradotto in italiano, dall’editore Fazi – primo libro di una collana “Campo dei fiori” diretta da Elido Fazi e Vito Mancuso.


Che succederà nel panorama teologico-culturale italiano? Avrà lo stesso impatto che ha avuto l’edizione originale? Forse è un po’ troppo presto per dirlo. È sicuro che questa pubblicazione è assolutamente unica nell’ambito della letteratura religiosa.

L’autore mi ha concesso gentilmente un’intervista nella quale dà un assaggio del contenuto del libro.
Che è sicuramente, almeno per certi versi, controcorrente. Ma che è anche lucido, chiaro e intelligente e ha il pregio non indifferente di scuotere il lettore e indurlo a pensare.



Lei formula la dottrina del Panenteismo. Che significa? Che Dio è creatore e demiurgo? in che cosa si differenzia dalla concezione tradizionale? E, in che modo Dio è immanente e nello stesso tempo creatore? Viene a cadere la dicotomia spirito/materia?


Panenteismo significa che tutte le cose sono in Dio e Dio è in tutte le cose. È diverso dal teismo, per il quale c’è un Dio che sta all’esterno, nel cielo, e che è separato da noi.
Con il termine panenteismo si dà un nome alla presenza divina, allo Spirito Santo, che scorre attraverso tutte le cose e in ogni cosa.

Noi siamo come i pesci nell’acqua: l’acqua è nei pesci e i pesci sono nell’acqua.
È così che i grandi mistici parlano della grazia e dello Spirito di Dio. È il Cristo del Vangelo di Giovanni che dice: “Io sono in voi e voi in me”.

È quella frase del libro degli Atti degli Apostoli: “Dio è colui nel quale noi viviamo, ci muoviamo ed esistiamo”.

È l’immanenza di Dio che rispetta anche la trascendenza di Dio; questa è la differenza dal panteismo che limita Dio a ciò che esiste già.

Il panentesimo permette a Dio di essere libero e presente oltre le nostre parole e i nostri mondi.

Il panenteismo è la modalità mistica di vedere la nostra relazione con il divino.
Per citare due esempi: Meister Eckhart dice che le persone che vedono Dio all’esterno delle cose sono “ignoranti”.

Matilde di Magdeburgo dice: “Il giorno del mio risveglio spirituale fu quello in cui vidi e conobbi che Dio è in tutte le cose e tutte le cose sono in Dio.” Amen.

La dicotomia tra lo spirito e la materia deve essere superata. È alla base di così tanto dualismo e dell’odio per la Terra, per i nostri corpi, per la sessualità, per le donne.
Fu Agostino a dire che lo spirito è tutto ciò che non è materia, un’affermazione che è l’epitome del pensiero dualistico.

Tommaso d’Aquino invece lottò contro il platonismo e disse che lo spirito è lo slancio che c’è in ogni cosa, la vitalità dello stelo d’erba, o del cavallo, o di qualsiasi cosa. Questa è la fine del dualismo. Se solo la chiesa avesse seguito Tommaso invece di Agostino...

Oggi la scienza ci aiuta a far sciogliere i nostri dualismi. Per esempio, il fisico David Bohm ha detto che la materia è “luce contratta”. Questo è molto importante.

Nel mio studio delle tradizioni spirituali del mondo (pubblicato nel volume One River, Many Wells) ho scoperto che la metafora della luce è quella più universale per indicare la divinità: in Egitto, nel buddhismo (“sii luce per te stesso”), nell’ebraismo (“sia la luce!”), nel cristianesimo (“io sono la luce del mondo”).

Sappiamo che per ogni molecola di luce che è carne, cioè materia, nell’universo ci sono altri miliardi di molecole di luce che non sono materia. Noi, che siamo luce incarnata, siamo rari nell’universo!

La materia non è un ostacolo per lo spirito, ma ne è un’espressione particolare. Dobbiamo smettere di mettere la materia e la carne alla gogna. Ho scritto di questo con maggiore profondità nel mio libro Sins of the Spirit, Blessings of the Flesh



"In principio era la gioia" sembra davvero una rivoluzione copernicana della fede. Ma quanto della fede originale - cattolica o quantomeno cristiana - rimane nell'opera?


La dottrina del peccato originale non è assolutamente una dottrina che fa parte della fede cristiana cattolica originale.
Fu adottata da Agostino per primo alla fine del secolo quarto, all’incirca quando la chiesa ereditava l’impero romano da gestire. Nessun ebreo aveva mai sentito parlare del peccato originale, incluso Gesù. Non c’è nella Bibbia.

Si tratta di una dottrina molto utile per dare supporto all’impero perché mette in dubbio le persone riguardo alla loro stessa esistenza, le confonde riguardo al loro diritto all’esistenza, e le prepara ad accettare relazioni di dominio.
È uno strumento della vergogna, e controlla le persone per mezzo della vergogna. Quindi è assai patriarcale e nutre il patriarcato.

Mette anche dei dubbi nella testa dei gruppi oppressi: le donne, i gay, le lesbiche, le persone di colore, ecc. ecc. Contribuisce all’odio di sé e all’interiorizzazione dell’oppressione.

É stata anche rivalutata dalla società dei consumi. Il capitalismo consumistico si nutre dell’ideologia del peccato originale, che dice: “Tu noi hai ciò che conta dentro di te, per cui devi comprare qualcosa per essere a posto. Compra qualcosa per uscire dalla vergogna!”

Al contrario, la benedizione originaria è l’opposto della teologia basata sulla vergogna. Siamo tutti nati nobili, abbiamo una storia di 13,7 milardi di anni. Abbiamo tutti una meravigliosa opera da compiere in questa vita.

Per quanto riguarda il mio lavoro, ho passato quarant’anni a recuperare la più antica tradizione spirituale della Bibbia, la spiritualità del creato, e la tradizione meravigliosa dei nostri antenati, i grandi mistici e profeti Ildegarda di Bingen, Meister Eckhart, Tommaso d’Aquino, Francesco d’Assisi, Dante, Giuliana di Norwich e molti altri che fanno parte della tradizione della benedizione originaria (Ildegarda la chiama “sapienza originaria”).

Ho anche sviluppato una pedagogia che ci permette di riportare alla luce il mistico o il profeta/guerriero spirituale, che c’è in ognuno e ognuna. Le due identità vanno insieme. Tutti siamo chiamati ad essere dei mistici, cioè degli amanti della vita, e dei profeti, cioè dei difensori della giustizia.

Un noto studioso della Bibbia, John Dominic Crossan, ha scritto recentemente che per San Paolo (il primo autore dei libri cristiani della Bibbia) non si può essere cristiani senza essere dei mistici. Invece di inventarci una cristolatria siamo chiamati ad essere “in Cristo” e a diventare “piccoli Cristi”.

Gli studiosi della Bibbia hanno ormai raggiunto un consenso: Gesù come figura storica deriva dalla tradizione della Sapienza, che è la tradizione mistica che mette al centro il creato. Dovremmo rinnovare la nostre radici cristiane ritornando alle radici che hanno ispirato Gesù.

La tradizione della Sapienza è basata sulla natura, è femminista (la Sapienza è femminile per la Bibbia e in tutto il resto del mondo), è cosmica, rende onore alla creatività, è amica dei profeti e quindi lotta per la giustizia sociale ed ecologica e non ha paura di “divertirsi” nell’universo proprio come fa la Sapienza nel libro dei Proverbi al capitolo 7.



Parliamo del Cattolicesimo post-concilio Vaticano II. Perché interessa ad un religioso che, credo, non si riconosce più nel cattolicesimo?


Uno storico ha definito il Vaticano II “il più grande evento religioso del XX secolo”. È uno scandalo che gli ultimi due papati si siano allontanati da tutte le decisioni importanti del Vaticano II.
Questo è ciò che molte persone sagge dicono in segreto e che io dico in pubblico: che questo papato e quello precedente sono scismatici.

Un papa e la sua curia non hanno il diritto di mettere da parte le decisioni prese da un Concilio valido della Chiesa.

Come può un individuo in buona coscienza indentificarsi con la distruzione deliberata della teologia della liberazione e delle comunità di base in America Latina, e di altri impegnati per la giustizia sociale, e dirsi in accordo con gli insegnamenti del Vaticano II?

I movimenti della teologia della liberazione in America Latina sono stati l’incarnazione del cristianesimo più vicina al Cristo in centinaia di anni, e sono stati smantellati dal papa precedente e da quello attuale. Come anche il principio della collegialità che venne sposato dal Vaticano II.

E l’ecumenismo profondo, e l’appello alla condivisione tra le fedi per l’azione sociale comune. E l’appello per celebrazioni liturgiche creative secondo le varie espressioni culturali.

Il papato attuale e quello precedente hanno rimpiazzato il cattolicesimo orientato verso la giustizia con cose quali i Legionari di Cristo (il cui fondatore non solo era un pedofilo, ma ammirava il dittatore Pinochet che assassinò circa 700 persone, molte delle quali preti cattolici, suore cattoliche e laici cattolici), l’Opus Dei (il cui fondatore era un sessista e un fascista che ammirava Hitler e la cui canonizzazione è stata spinta alla grande), e Comunione e Liberazione (il cardinale di Boston, Bernard Law, che spostò un prete pedofilo da un posto all’altro permettendogli così di assalire più di 150 minori era il portavoce di Comunione e Liberazione nel Nord-America, e ora è stato premiato con una bella basilica romana ed è incaricato nella curia romana di scegliere i candidati all’episcopato).

La storia ci metterà un bel po’ di tempo a perdonare questa sterzata a destra della Chiesa Cattolica.
La storia sta camminando a grandi passi lasciandosi alle spalle i patriarchi fascisti che si atteggiano a leader religiosi mentre i veri seguaci di Cristo vengono torturati e uccisi (Oscar Romero era tra loro) mentre operano per la giustizia, difendendo i poveri, l’ambiente, le foreste pluviali e tanto altro.

Che si può dire di un papato che proibisce i preservativi nell’epoca dell’AIDS e proibisce completamente il controllo delle nascite nell’epoca della crescita eccessiva della popolazione su questo pianeta?

Sono alla ricerca di un cattolicesimo post-Vaticano che sia un cristianesimo davvero cattolico, cioè autenticamente universale, nel senso che rende onore all’universo, alla Terra, a tutte le creature, e che rispetta la meravigliosa diversità delle culture e delle loro espressioni molteplici di religione e celebrazione.

Un cattolicesimo che incoraggi nuove forme di culto, che spesso sono forme antiche come la danza e i tamburi e le nuove forme d’arte come il rap, che possono portare grande bellezza ed energia al culto oggi.

Lavoro su queste forme nuove che noi chiamiamo “Messa Cosmica” da 16 anni ormai, da quando la chiesa anglicana mi ha offerto asilo religioso.
I risultati sono meravigliosi e li raccomando a tutti quelli che vogliono rendere di nuovo vivo il culto.



Mi piace l'idea ripresa da Chesterton della "ecclesia semper reformanda". Secondo lei è possibile? Lo Spirito è davvero all'opera, o è ostacolato dalla gerarchia?


Penso che il papato presente e quello trascorso abbiano devastato la Chiesa Cattolica così profondamente e hanno dato le spalle al Vaticano II così tanto che lo Spirito Santo ci sta dicendo: “Dovete cominciare da capo”.

Cominciare da capo in questo nuovo mondo nel quale così tante religioni si pestano i piedi ogni giorno e nel quale la madre Terra è talmente in pericolo che tutte le religioni devono semplificare il loro messaggio, viaggiare più leggere, e creare dei veri mistici (amanti) e dei veri profeti (guerrieri spirituali) per salvare la Terra e la nostra specie con essa.

Sì, lo Spirito è vivo e sta benissimo, ma non si trova necessariamente dentro delle istituzioni religiose aride, frigide, piene di paura.
Lo Spirito è vivo dove le persone sono vive. Per questo comprendere la Chiesa come “popolo di Dio” e non come curia e gerarchia è una minaccia per quelli che sono arrivati in cima alla scala del potere ecclesiastico.

È anche importante incorporare la scienza e la nuova cosmologia nel rinnovamento religioso e nell’espansione della consapevolezza di oggi. Come anche il ritorno del divino femminile per bilanciare il sacro maschile. La Madonna Nera è viva e sta benissimo anche lei.

Quando il papa Giovanni Paolo II cancellò la condanna di Galileo (come se tutti fossimo rimasti in ansia per 450 anni!) disse che la religione dovrebbe imparare dal grande errore che fece la Chiesa allora. Ma non ha imparato niente. Prendiamo l’esempio dell’omosessualità.

Proprio come la questione della terra che gira attorno al sole, è un questione nella quale la scienza può istruirci.
E la scienza ha parlato, dicendoci che dall’8 al 10 per cento di ogni popolazione è omosessuale. Inoltre, sono state individuate altre 464 specie con gruppi di individui omosessuali.

Dunque la vecchia superstizione secondo la quale l’omosessualità sarebbe “innaturale” si è dimostrata errata.
Tommaso d’Aquino, il quale su questo argomento ovviamente non disponeva delle conoscenze scientifiche che abbiamo noi, disse tuttavia che “un errore riguardo al creato porta a un errore riguardo a Dio”.

Quelli che umiliano gli omosessuali non hanno capito niente del creato, e quindi non hanno capito niente di Dio. La natura ha bisogno della diversità sessuale. Altrimenti perché tanti genitori eterosessuali darebbero alla luce figli omosessuali?

Questo papa ha prodotto tre scritti polemici contro gli omosessuali. Si tratta di documenti orribili e crudeli (e il papa precedente ha apposto la sua firma su due di questi documenti).

Non c’è nessun riferimento scientifico in questi documenti, ma solo riferimenti al catechismo scritto dallo stesso Ratzinger. Lo Spirito Santo dunque opera molto, ma molto oltre i confini gretti del pregiudizio ecclesiastico e delle burocrazie curiali.

Ogni movimento per i diritti degli omosessuali o per reinventare la tecnologia sulla base di principi ecologici è un’opera dello Spirito Santo. Tutti i movimenti a favore della giustizia sono opera dello Spirito Santo.



Secondo lei, a poco meno di 20 dalla pubblicazione del suo libro, l'edizione italiana avrà lo stesso effetto dirompente di quella inglese innescando un nuovo dibattito? E perché un'edizione italiana così lontana nel tempo da quella originale?


Spero che questo libro avrà un impatto in Italia, la terra madre di tanta brillante saggezza nella storia dell’Occidente.
Non so perché ci sono voluti 28 anni per tradurre Original Blessing (il titolo originale di “in principio era la gioia”) in italiano, ma sono contento che sia accaduto.

Il tempo è particolarmente propizio adesso per riaccendere il dibattito e il ripensamento su cos’è il cristianesimo, anzi per un rinascimento globale dal basso che è così necessario perché la nostra specie possa sopravvivere.

Sono molto contento dell’interesse che esprimete adesso voi italiani per il mio lavoro. La tradizione spirituale del creato è veramente molto italiana: Francesco, Tommaso d’Aquino, Dante, il Beato Angelico, Leonardo, Michelangelo, Giordano Bruno, Puccini, Giovanni XXIII... l’elenco non finirebbe mai.

Con l’attuale papato, che è impegnato così seriamente a controllare tutto e ha così paura delle donne, dei teologi, della teologia della liberazione, della creatività nel culto, dei gay e delle lesbiche, è ora che gli italiani si uniscano al dibattito e al movimento che, forse, sarà capace di rovesciare i tavoli dei mercanti curiali del tempio (volevo dire, della Basilica di San Pietro) come fece Gesù. Come hanno fatto i giovani del Cairo recentemente.

Non abbiano bisogno di violenza. Ma abbiamo bisogno di indignarci quando gli insegnamenti di Gesù vengono stravolti in nome del potere ecclesiastico. Oggi Gesù si sentirebbe a casa in Vaticano? Starebbe dalla parte della paura che hanno tutti i sessisti e gli omofobi?

Lasciamo che il Vaticano rimanga il museo che di fatto è già, e andiamo avanti con lo spirito e gli insegnamenti di Gesù, in unione con gli altri cristiani e con i non-cristiani per salvare la nostra specie e la Terra. Non è rimasto molto tempo.

Alcune persone sono chiamate ad operare fuori dalla Chiesa per dare alla luce nuove forme; altre persone devono operare dall’interno.

Ma tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo, perché siamo tutti adulti responsabili, in modo che la religione dei nostri nipoti metta di più al centro la Terra, sia più gioiosa, accolga il divino femminile e il sacro maschile, sia più accogliene verso tutti gli stili di vita e le espressioni di bellezza per mezzo delle quali siamo al servizio gli uni degli altri, e non della gerarchia.

In un mio libro recente condivido con i miei lettori alcuni pensieri brillanti di circa 33 persone della tradizione cristiana, da Gesù a Thomas Berry. Mi commuovo a vedere la ricchezza e il coraggio della nostra tradizione. Per me ha davvero senso salvare tutto questo dall’edificio che va in fiamme.

A maggio uscirà il mio nuovo libro che si intitola The Pope’s War: How Ratzinger’s Secret Crusade Imperiled the Church and What can Be Saved (La guerra del papa: come la crociata segreta di Ratzinger ha messo in pericolo la Chiesa e cosa si può salvare).

In questo libro, oltre a indagare la vita di Ratzinger, i suoi nemici e i suoi amici, descrivo che volto avrebbe un cristianesimo rinnovato, e come potremmo fare per arrivarci.

L’imposizione del silenzio alla Chiesa con la condanna di più di 97 teologi (tra i quali c’ero anch’io, e i cui nomi sono elencati nell’appendice del mio libro), più la copertura offerta ai preti pedofili dalla gerarchia e i premi conferiti ai vescovi che preferiscono salvare l’istituzione invece di salvare i bambini, la richiesta di 50.000 dollari per assistere a una messa privata del papa (fatta dal segretario polacco del papa precedente, ora cardinale)... di quali prove abbiamo ancora bisogno per vedere la corruzione che c’è oggi nella Chiesa Cattolica?



Lei si paragona al nuovo Lutero. Perché? Le sembra davvero di aver inciso con la sua opera in modo tanto indelebile quanto l'agostiniano tedesco?


Ho fatto una cosa simile a quella che ha fatto Lutero: ho appeso alla porta della chiesa di Wittenberg le mie 95 tesi.
L’ho fatto a Pentecoste nel 2005 come risposta al fatto che il card.Ratzinger si era auto-eletto papa (lo conoscevo bene dal momento che per dodici anni aveva attaccato me e il mio lavoro, nonostante il fatto che un comitato ufficiale di tre teologi domenicani avessero approvato i miei scritti considerandoli “entro i limiti della tradizione”).

Io invoco una nuova Riforma. Nel mio libro A New Reformation faccio un paragone tra il tempo di Lutero e il nostro tempo. L’invenzione della stampa fu ciò che motivò Lutero a reinventare la teologia e la pratica religiosa.

Oggi noi abbiamo i media elettronici che danno alle persone la possibilità di comunicare in modo differenti, più veloci e più globali di sempre.

All’epoca di Lutero c’era una rinascita degli studi biblici e dello studio delle lingue; oggi il livello degli studi biblici e anche quello degli studi storici e scientifici è grandioso e può allargare la coscienza umana (speriamo anche quella religiosa).

Ci sono movimenti politici e desideri profondi che mettono le cose in un nuovo contesto, proprio come a quel tempo stava nascendo il sentimento nazionale.

E ovviamente c’è di nuovo una corruzione profonda nelle chiese istituzionali. Nel cattolicesimo abbiamo al fuga dallo spirito e dall lettera del Concilio Vaticano II, la pedofilia e la sua copertura da parte delle gerarchie ecclesiastiche, la riduzione al silenzio, i ritorno dell’Inquisizione, il flirt col fascismo. Nel protestantesimo è diffusa un noia mortale oppure c’è l’insorgenza del fondamentalismo.

Io faccio parte di una cara comunità composta da teologi e altri leader spirituali che spingono tutte le religioni a sporcarsi le mani, a mettere la spiritualità prima della religione, a unirsi ad altre tradizioni di fede e alla scienza, a conoscere e insegnare i tesori della notra tradizione, a far crescere mistici e profeti, quei guerrieri dello spirito di cui abbiamo bisogno per la sopravvivenza di tutti.

Se leggiamo Lutero, le sue 95 tesi erano davvero abbastanza noiose. Sono tutte quante sulle indulgenze.

In tutte umiltà, le mie 95 tesi sono molto più interessanti perché si occupano di argomenti diversi, passando da “Dio è madre e padre” (tesi 1), a “Dio come padre che punisce non è degno di culto” (tesi 4), a “l’eros è una virtù che combatte l’accidia” (tesi 82), a “la lealtà e l’obbedienza non sono mai virtù maggiori della coscienza e della giustizia” (tesi 69), a “Gesù non ha detto nulla sui preservativi, sul controllo delle nascite o sull’omosessualità” (tesi 70), a “l’omofobia è un peccato grave” (tesi 73).



* Ringrazio il dottor Gianluigi Guglielmetto, traduttore italiano del libro, per il prezioso aiuto datomi durante l’intervista.



Matthew Fox, In principio era la gioia. Original blessing, Editore Fazi, 2011, Pagine 423

In libro è in vendita in tutte le librerie ed anche presso Libreria Claudiana di Firenze (sconto del 10% ed invio postale in tutta Italia, solo per i lettori di gionata.org)



Testo anche in inglese: Original Blessing. A Primer in Creation Spirituality
 
Ultima modifica di un moderatore:
assolutamente si

mi incuriosirebbe sapere cosa avrebbero inventato

qui
come critica finalizzata al berlusca
sarebbe stato un bell`arzigogolo


speravo chiosassi sul concetto di peccato
mah
non ci son più i Mostrimarini di una volta
ricordo con simpatia Scilla & Cariddi
col Kraken sono andato in crociera
ol' good days :rolleyes::rolleyes::rolleyes:
 
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