Azioni Italia Il trading secondo noi

...mah ...da come si sta mettendo penso stia estendendo la 5 della 4 ...ora in 2 di 5 ...sembrerebbe probabile che se ne vada verso a 1280 ...area 76-83 ...boh
 
...vabbè alla fine qualche scalpato l'ho fatta :D ...divertente :)
...potrebbe mancargli ancora un altro massimicchio attorno hai max di poco fa ...se li aggiornano di oltre 4 punti la conta cambia in modo positivo ...io mi fermo qui
 
...possono essere in c o già in e ...se fosse e difficile chiudano bene ...sembra più probabile c però ...sempre che non aggiornino gli ultimi max di oltre 5 punti nella prossima mezz'ora ...boh
 
Banca Network – Fallimento on-line ma non è l’unico in Italia.
Primo fallimento di una Banca on line in Italia, non certo il primo fallimento di un istituto di credito, visto che negli ultimi i anni ve ne sono stati parecchi. Fallimento che con il virtuale ha comunque poco a che vedere.


Cominciamo con mettere subito un paletto, Banca Network è il primo istituto di credito on-Line che si appresta a fallire, al contrario degli istituti di credito “tradizionali”.
Anche se poco “reclamizzati”, in Italia, negli ultimi anni, infatti di fallimenti tra istituti bancari “vecchio” stampo, ce ne sono stati, banche di piccolo cabotaggio, realtà territoriali più o meno note, ma comunque fallite.
Banca Network, rappresenta invece il primo istituto di credito della “nuova” generazione a trovarsi seriamente nei pasticci.
Il gruppo nasce all’inizio degli anni 2000, dalla Banca Popolare di Lodi, per poi passare di mano nel 2007.
Dal 31 Maggio, i suoi 30 mila clienti, si trovano nella condizione di non poter aver accesso ai propri soldi.
La decisione, di sospendere per un mese il pagamento di qualsiasi tipo di passività, è stata presa dai commissari straordinari, per fronteggiare la situazione di difficoltà in cui versa l’istituto.
Qualcuno potrebbe dire “lo sapevo che non ci si poteva fidare delle banche on-line”, starebbe prendendo un grosso abbaglio, in quanto i problemi di questo istituto di credito non sono dovuti al “virtuale”; ma bensì ad errori, irregolarità e frodi, compiute da personaggi reali.
In poche parole Internet non c’entra nulla, come al solito c’è voluta la malafede umana per portare l’istituto sotto la soglia minima di capitalizzazione prevista, facendo di conseguenza scattare le procedure di “commissariamento”.
Si parla, di errori gestionali, che hanno portato alcuni clienti ad intentare cause legali, irregolarità e frodi commesse da promotori, il tutto accentuato dalla crisi economica e dallo stallo delle trattative tra i vari soci per un eventuale aumento di capitale.


Immobilità che ha visto come protagonisti, la holding Petunia, Aviva, Banco Popolare, De Agostini e Sopaf, e che oltre a non risolvere i problemi emersi, ha portato il debito ad ingigantirsi in poco tempo, rendendo così inevitabile l’intervento di Bankitalia dello scorso Novembre.
Dopo vari tentativi andati a vuoto, da parte degli ispettori di Bankitalia, per risolvere la situazione, ricercando nuovi potenziali partner, si è arrivati alla decisione di bloccare tutte le attività.
Sfumata la possibilità, di cedere la parte bancaria a BPM e alla Banca Popolare di Vicenza, gli emissari di Bankitalia, stanno ora cercando di “Rifilare” almeno la rete costituita da 350 promotori a Consultinvest Sim di Modena.
La Sim, nel cui consiglio vi è anche l’ex amministratore delegato di Banca Network, coinvolgerebbe nella trattativa la Cassa di Risparmio di Ravenna, socia la 50% di Consultinvest, ma senza una partecipazione diretta nella stessa.
In questo modo sarà proprio presso la rete della Cassa di Risparmio di Ravenna, che saranno appoggiati i conti dei clienti di Banca Network.
Non essendo però la Cassa di Risparmio di Ravenna, nel novero degli acquirenti di ciò che rimane di Banca Network, dovrebbe alla fine intervenire il fondo interbancario di garanzia, a tutela dei depositi dei correntisti.
Perché portare alla vostra attenzione questa vicenda ?
Primo per ricordare, anche se la stampa “accreditata” non ne parla, che nel nostro paese, come citato all’ inizio del post, di istituti di credito andati, come si suol dire “per le terre”, negli ultimi anni ve ne sono stati parecchi.
Per cui è inutile stare a preoccuparsi dello stato di salute di banche internazionali o di grosso impatto “mediatico”, lasciamo questo compito ai grandi gruppi editoriali, noi per prima cosa cominciamo a preoccuparci del nostro orticello, che è quello che ci dà da campare, rimaniamo concentrati sulla “Nostra” realtà come prima cosa.
Secondo, per sottolineare, come nel primo fallimento di una banca on-line, la rete proprio non c’entra nulla, al contrario di quello che sembra voglia far credere qualcuno.
Il fallimento di Banca Network è prettamente legato a due fattori, uno truffaldino di carattere umano, l’altro di convenienza da parte dei gruppi azionisti, che non hanno voluto sborsare il danaro necessario a riparare il buco formatosi.


Terzo, a come in Italia qualsiasi cosa sia complicata e nebulosa, è logico che l’ex amministratore della banca caduta in disgrazia si trovi nel gruppo decisionale che tratta il “salvataggio” di Banca Network ?
Come è possibile che alcuni soci di maggioranza, si ritrovino ad essere soci anche di altri gruppi coinvolti nel fallimento di Banca Network ?
In poche parole, come possiamo pretendere che qualcuno muova un dito, sino a quando, vi sono legami, intrecci, interessi, trasversali tra società in altre società ?
Come possiamo pretendere etica, trasparenza, assenza di interessi di parte, in un sistema che vive grazie a scatole “cinesi” ?
Alla fine, quando ci si trova a parlare di un qualsiasi problema che si riscontra in Italia, ci si scontra sempre e comunque con lo stesso scenario, un bel “Muro di Gomma”, costruito sempre sulla stessa base, sempre allo stesso modo, per vie trasversali, potendo agire all’interno delle regolamentazioni vigenti, ma di fatto costruendo una rete sorretta dagli interessi personali.
Il problema è che sono anni, decenni che ne parliamo ma non è mai cambiato nulla, anzi siamo riusciti anche ad esportare lo stesso sistema a livello internazionale e i risultati sembrano molto soddisfacenti da quel che si può notare sui mercati.
Comunque, da domani, occhio a chi inizierà a portare la vicenda di Banca Network, come esempio per screditare lo sportello on line, per un semplice motivo, siamo in Italia e si parla solo per propria convenienza e mai per la convenienza dell’interlocutore, soprattutto se è un onesto risparmiatore
 
Ultima modifica:
buongiorno a tutti! che giornate ragazzi....mi sto disintossicando un pò...in questi giorni ho mandato tutti i mercati a fankiulo, ma sono sempre di sostegno agli amici! :)
 

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