L'aula del Senato ha autorizzato, con voto palese, l'autorizzazione all'arresto avanzata dalla Procura di Roma per Luigi Lusi. Che in serata si è costituito nel carcere di Rebibbia, a Roma dove ha atteso la notifica dell'ordinanza di arresto per associazione a delinquere finalizzata all'appropriazione indebita. L'ex tesoriere della Margherita è accusato dalla Procura di Roma di aver sottratto oltre 23 milioni di euro di rimborsi elettorali alle casse del partito. Già nella giornata di giovedì potrebbe tenersi l'interrogatorio di garanzia. Lusi ha già annunciato che potrebbe aggiungere molti particolari a quanto dichiarato ai pm nelle scorse settimane.
LA VOTAZIONE - Il voto al Senato si è chiuso con un'ampia maggioranza di favorevoli all'arresto.
I sì sono stati 155, i no 13, un astenuto.
Il Pdl non ha partecipato al voto. «Non dobbiamo dare alcuna sponda alla sinistra, non ci devono essere strumentalizzazioni su questo voto», aveva spiegato Angelo Cicolani. Ma nel corso del dibattito i senatori Pera e Longo si sono dissociati annunciando che voteranno no all'arresto. Poi hanno votato contro anche Diana De Feo, Sergio De Gregorio; Marcello Dell'Utri e Guido Possa. I senatori di Coesione Nazionale sono Valerio Carrara; Mario Ferrara; Salvo Fleres; Elio Palmizio e Riccardo Villari. Hanno votato contro, dopo averlo annunciato in Aula, anche il repubblicano Antonio Del Pennino ed Alberto Tedesco, entrambi del gruppo misto. Il senatore che si è astenuto è l'ex leghista Piergiorgio Stiffoni, ora passato al misto. Dopo il voto, Lusi ha chiesto al commesso di avere il tabulato delle votazioni. Dopo aver guardato con attenzione il documento e averne sottolineato delle parti, ha rimesso tutte le sue carte nella borsa e ha lasciato, senza salutare nessuno, Palazzo Madama dall'uscita secondaria.
come 155 voti... i senatori non sono 315?


perchè quazzo il pdl ha abbandonato l'aula?


