Azioni Italia Il trading secondo noi (3 lettori)
- Creatore Discussione Jim
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MATLEY
Forumer storico
L'EURO SOPRAVVIVE SOLO PER VOLERE DELLA NATO?
FONTE: COMIDAD (BLOG)
Mentre al forum di Cernobbio Mario Monti, assistito da Van Rompuy, tuonava contro la minaccia alla stabilità europea costituita dai populismi, intanto la sua platea già discuteva del dopo la fine della legislatura, ipotizzando per il futuro un governo Monti bis, e poi, chissà, magari anche un "Monti for ever". Il discorso di Monti è apparso anche come un avviso rivolto a Bersani, il quale, se osasse pensare di ristabilire la "normale dialettica democratica", rischierebbe - persino lui, l'antipopulista per eccellenza - di essere marchiato come un irresponsabile populista.
A questo punto anche il regime parlamentare risulta congedato; perciò il parlamento viene mantenuto in "vita" allo stesso modo della scuola pubblica, senza altra funzione reale che costituire da zimbello polemico nel contesto di una finta normalità istituzionale. Questa finzione di normalità non viene smascherata, e la generale conseguenza è che il dibattito politico interno si infantilizza e si avvita sul nulla. Per settimane si sono succedute dichiarazioni circa un possibile referendum sull'euro, "dimenticando" che l'euro esiste in virtù di un trattato internazionale, e l'articolo 75 della Costituzione vieta espressamente che vengano indetti referendum abrogativi su leggi di ratifica di trattati.
Il lobbismo tradizionalmente più forte e radicato, quello di Confindustria, appare anch'esso allo sbando, come si è percepito pochi giorni fa proprio al forum di Cernobbio. Il cosiddetto "capitalismo" si è sempre retto sull'elemosina che i poveri devono quotidianamente versare ai ricchi, ma non era mai accaduto che degli industriali riuniti in pompa magna si facessero entusiasmare dalla proposta di elemosinare dai propri operai il regalo di un'ora lavorativa non pagata. [1] Fiorisce anche una fortunata pubblicistica sulle sorti dell'euro, spesso basata sulla speranza di una sua morte naturale, in quanto l'euro sarebbe una moneta comune senza prospettive, schiacciata dalle sue stesse incongruenze interne. Ma potrebbe anche darsi che il destino dell'euro non sia legato ad aspetti puramente economici o finanziari, visto che come andrà veramente a finire ce lo dicono sul sito del Consiglio Atlantico, l'organo supremo della NATO. Secondo un commento scritto da due "fellow" (ricercatori) in forza al Consiglio Atlantico, tali Grundman e Wilson, un'eventuale fine dell'euro minaccerebbe la "sicurezza globale", espressione in codice che indica il programma di aggressioni della NATO. [2]
Sul sito del Consiglio Atlantico ci spiegano infatti che, senza la disciplina europea assicurata dall'euro, l'anno scorso non si sarebbe potuta condurre con successo l'aggressione contro la Libia, ed oggi non si potrebbe neppure garantire l'applicazione delle sanzioni economiche contro l'Iran. Non si può essere più chiari di così. La guerra all'Iran forse non la si farà subito, ma nell'attesa gli Europei devono stringere la cinghia per garantire le condizioni politiche, finanziare e militari che sono necessarie all'aggressione. In base agli schemi della gerarchia coloniale, ogni grado della gerarchia va a rivalersi su quello più basso, perciò è evidente che saranno gli Europei del Sud a pagare il prezzo più alto in nome della "sicurezza globale". Non a caso, sul sito del Consiglio Atlantico i commenti più sprezzanti sono riservati alla Grecia. Tutti i commentatori ufficiali sono concordi nel ritenere che i Greci già debbano ringraziare per essere stati ammessi nell'euro, loro che non se lo meritavano proprio. Infatti uno degli schemi più ricorrenti della propaganda colonialistica è il "troppobuonismo". Si ammette che ci siano dei problemi, ma questi sarebbero dovuti sempre al fatto che i potenti sono troppo aperti e generosi, troppo "di sinistra", e spesso non vogliono prendere atto delle differenze razziali e di classe, che invece poi si fanno sentire.
Qualunque commentatore desideri conquistare il successo mediatico ed editoriale deve adottare questo schema di propaganda, che può essere applicato a qualsiasi questione. La propaganda è un vero e proprio genere narrativo, e la fiaba può essere riciclata molte volte cambiando l'ambientazione ed i personaggi. Così l'economista Dambisa Moyo ci ha rivelato che gli Africani non muoiono mica di fame a causa dell'aggressione delle multinazionali, bensì per i troppi aiuti elargiti da quelle dame di carità che sono il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Allo stesso modo, una Mastrocola ci viene a raccontare che se la Scuola non va, non è perchè l'istruzione media è stata assorbita da un'Università/Liceo all'americana, che ti fa pagare salatissimo ciò che prima avevi gratis; no, la scuola decade perché il Ministero dell'Istruzione è troppo "donmilanista", cioè troppo preoccupato di elevare i poveri e gli immeritevoli.
La Grecia perciò non è stata mica fatta entrare a forza nell'euro per gli interessi geo-militari della NATO, ma per eccesso di bontà. La bontà dei potenti però non è illimitata, e chi tocca certi interessi deve sapere cosa aspettarsi.
Nel commento dei due "fellow" del Consiglio Atlantico infatti non poteva mancare la rituale condanna dei "populismi"che mettono in dubbio la bellezza dell'euro. I populisti ci vengono presentati come degli irresponsabili che si caratterizzano per la ricerca di facili capri espiatori, e che infatti spesso se la prendono con poveri innocenti come i banchieri. Sul sito del Consiglio Atlantico viene anche ricordato che in passato non c'è stato tiranno che non avesse con sé un grande seguito popolare ed elettorale, perciò è proprio inutile che i populisti pensino di cavarsela tirando fuori l'alibi della democrazia; un alibi dal quale la NATO non si farebbe certo commuovere. Anche in questo caso l'ammonimento risulta chiaro, e perciò non ci sarebbe nulla di sorprendente se nei prossimi mesi vedessimo man mano attenuarsi e ammorbidirsi tutte le opposizioni e le critiche nei confronti dell'euro.
Fonte: C.O.M.I.D.A.D.
FONTE: COMIDAD (BLOG)
Mentre al forum di Cernobbio Mario Monti, assistito da Van Rompuy, tuonava contro la minaccia alla stabilità europea costituita dai populismi, intanto la sua platea già discuteva del dopo la fine della legislatura, ipotizzando per il futuro un governo Monti bis, e poi, chissà, magari anche un "Monti for ever". Il discorso di Monti è apparso anche come un avviso rivolto a Bersani, il quale, se osasse pensare di ristabilire la "normale dialettica democratica", rischierebbe - persino lui, l'antipopulista per eccellenza - di essere marchiato come un irresponsabile populista.
A questo punto anche il regime parlamentare risulta congedato; perciò il parlamento viene mantenuto in "vita" allo stesso modo della scuola pubblica, senza altra funzione reale che costituire da zimbello polemico nel contesto di una finta normalità istituzionale. Questa finzione di normalità non viene smascherata, e la generale conseguenza è che il dibattito politico interno si infantilizza e si avvita sul nulla. Per settimane si sono succedute dichiarazioni circa un possibile referendum sull'euro, "dimenticando" che l'euro esiste in virtù di un trattato internazionale, e l'articolo 75 della Costituzione vieta espressamente che vengano indetti referendum abrogativi su leggi di ratifica di trattati.
Il lobbismo tradizionalmente più forte e radicato, quello di Confindustria, appare anch'esso allo sbando, come si è percepito pochi giorni fa proprio al forum di Cernobbio. Il cosiddetto "capitalismo" si è sempre retto sull'elemosina che i poveri devono quotidianamente versare ai ricchi, ma non era mai accaduto che degli industriali riuniti in pompa magna si facessero entusiasmare dalla proposta di elemosinare dai propri operai il regalo di un'ora lavorativa non pagata. [1] Fiorisce anche una fortunata pubblicistica sulle sorti dell'euro, spesso basata sulla speranza di una sua morte naturale, in quanto l'euro sarebbe una moneta comune senza prospettive, schiacciata dalle sue stesse incongruenze interne. Ma potrebbe anche darsi che il destino dell'euro non sia legato ad aspetti puramente economici o finanziari, visto che come andrà veramente a finire ce lo dicono sul sito del Consiglio Atlantico, l'organo supremo della NATO. Secondo un commento scritto da due "fellow" (ricercatori) in forza al Consiglio Atlantico, tali Grundman e Wilson, un'eventuale fine dell'euro minaccerebbe la "sicurezza globale", espressione in codice che indica il programma di aggressioni della NATO. [2]
Sul sito del Consiglio Atlantico ci spiegano infatti che, senza la disciplina europea assicurata dall'euro, l'anno scorso non si sarebbe potuta condurre con successo l'aggressione contro la Libia, ed oggi non si potrebbe neppure garantire l'applicazione delle sanzioni economiche contro l'Iran. Non si può essere più chiari di così. La guerra all'Iran forse non la si farà subito, ma nell'attesa gli Europei devono stringere la cinghia per garantire le condizioni politiche, finanziare e militari che sono necessarie all'aggressione. In base agli schemi della gerarchia coloniale, ogni grado della gerarchia va a rivalersi su quello più basso, perciò è evidente che saranno gli Europei del Sud a pagare il prezzo più alto in nome della "sicurezza globale". Non a caso, sul sito del Consiglio Atlantico i commenti più sprezzanti sono riservati alla Grecia. Tutti i commentatori ufficiali sono concordi nel ritenere che i Greci già debbano ringraziare per essere stati ammessi nell'euro, loro che non se lo meritavano proprio. Infatti uno degli schemi più ricorrenti della propaganda colonialistica è il "troppobuonismo". Si ammette che ci siano dei problemi, ma questi sarebbero dovuti sempre al fatto che i potenti sono troppo aperti e generosi, troppo "di sinistra", e spesso non vogliono prendere atto delle differenze razziali e di classe, che invece poi si fanno sentire.
Qualunque commentatore desideri conquistare il successo mediatico ed editoriale deve adottare questo schema di propaganda, che può essere applicato a qualsiasi questione. La propaganda è un vero e proprio genere narrativo, e la fiaba può essere riciclata molte volte cambiando l'ambientazione ed i personaggi. Così l'economista Dambisa Moyo ci ha rivelato che gli Africani non muoiono mica di fame a causa dell'aggressione delle multinazionali, bensì per i troppi aiuti elargiti da quelle dame di carità che sono il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Allo stesso modo, una Mastrocola ci viene a raccontare che se la Scuola non va, non è perchè l'istruzione media è stata assorbita da un'Università/Liceo all'americana, che ti fa pagare salatissimo ciò che prima avevi gratis; no, la scuola decade perché il Ministero dell'Istruzione è troppo "donmilanista", cioè troppo preoccupato di elevare i poveri e gli immeritevoli.
La Grecia perciò non è stata mica fatta entrare a forza nell'euro per gli interessi geo-militari della NATO, ma per eccesso di bontà. La bontà dei potenti però non è illimitata, e chi tocca certi interessi deve sapere cosa aspettarsi.
Nel commento dei due "fellow" del Consiglio Atlantico infatti non poteva mancare la rituale condanna dei "populismi"che mettono in dubbio la bellezza dell'euro. I populisti ci vengono presentati come degli irresponsabili che si caratterizzano per la ricerca di facili capri espiatori, e che infatti spesso se la prendono con poveri innocenti come i banchieri. Sul sito del Consiglio Atlantico viene anche ricordato che in passato non c'è stato tiranno che non avesse con sé un grande seguito popolare ed elettorale, perciò è proprio inutile che i populisti pensino di cavarsela tirando fuori l'alibi della democrazia; un alibi dal quale la NATO non si farebbe certo commuovere. Anche in questo caso l'ammonimento risulta chiaro, e perciò non ci sarebbe nulla di sorprendente se nei prossimi mesi vedessimo man mano attenuarsi e ammorbidirsi tutte le opposizioni e le critiche nei confronti dell'euro.
Fonte: C.O.M.I.D.A.D.
MATLEY
Forumer storico
decisione corte krauta
la Corte Costituzionale Tedesca ha deciso che il fondo permanente di salvataggio, l’ESM (MES) e il suo “trattato fiscale” sulla disciplina fiscale non viola le leggi tedesche e non mina la sovranità del Bundestag sulle questioni di budget.
La Corte ha però aggiunto un cap, un tetto, alle dimensioni dell’ESM. Ha anche rinforzato il diritto di “veto” del Bundestag, il parlamento tedesco, sull’azione dell’ESM e quindi anche, in effetti, sull’accesso di un paese indebitato (vedi Spagna e Italia, NdEr) al programma di acquisto di bond dell’ECB (BCE), il “nuovo OMT, visto che i due sono effettivamente collegati.
La decisione inoltre non manca di ambiguità e sembra rimandare a prossime decisioni più dettagliate della stessa Corte sulla questione degli acquisti di bond da parte della BCE e a ulteriori lotte politiche.
CHE DICE LA SENTENZA?
La decisione si riferisce alla sola questione se concedere un’ingiunzione temporanea sull’ESM. Le decisioni sui vari ricorsi sono attese per l’inizio del 2013. Ad ogni modo, essendo i trattati internazionali difficili da ritrattare, molti si aspettano che le decisioni seguenti saranno sullo stesso tenore di quella di oggi.
Punti chiave:
- Tetto di 190 miliardi di euro di contributo tedesco all’ESM, numero che potrà essere modificato solo dal Bundestag
- Entrambe la camere del parlamento tedesco dovranno essere adeguatamente informate su tutte le decisioni dell’ESM – cosa che dovrà essere sancita a livello di “diritto internazionale”.
- Si ribadisce che sarà necessaria l’approvazione da parte del Bundestag per tutte le decisioni operative dell’ESM
- Esplicito divieto alla BCE di decidere autonomo mante su qualsiasi prestito tramite ESM
- Il governo tedesco potrà terminare l’ESM quando vorrà, così come riconosciuto dalla “customary international law”
- Nelle prossime decisioni della corte, attese per l’inizio del 2013, la Corte deciderà se il programma di acquisto dei bond della BCE, l’OMT, avrà trasferito gradi di sovranità nazionale a livello di Unione Europea.
IMPATTO IMMEDIATO DELLA SENTENZA
Rende più difficile l’innalzamento del potere di fuoco dell’ESM.
L’attuale capacità di prestito dell’ESM, 500 miliardi di euro, non è neanche minimamente sufficiente per tirare fuori dal mercato, diciamo, l’Italia e la Spagna, e questo tetto di 190 mld potrebbe rappresentare un serissimo ostacolo contro l’attivazione di salvataggi nell’Eurozona su grande scala.
Ad ogni modo l’impatto della decisione di oggi potrebbe essere ridotto dalla decisione della settimana scorsa da parte della BCE di procedere all’acquisto illimitato (!? NdEr) di debito governativo a breve termine attraverso l’OMT, il che ridurrebbe la dipendenza dall’ESM.
Rinforza la capacità di veto del Bundestag sull’attivazione dell’ESM: la decisione della Corta rafforza anche il fatto che ogni futuro salvataggio dovrà essere approvato dal parlamento tedesco, a partire dal Bundestag che “dovrà approvare individualmente ogni aiuto su larga scala a livello internazionale o di Unione Europea da parte del governo federale tedesco”.
L’approvazione del Bundestag – o a camera piena o attraverso un comitato speciale – era già richiesta per l’attivazione dell’ESM (come pure per l’EFSF). La Corte ha anche deciso che tutte e due le camere del parlamento tedesco, Bundestag e Bundesrat, dovranno essere tenute pienamente informate su ogni decisione dell’ESM, cosa che deve essere sancita a livello di “diritto internazionale”.
Il trattato ESM dovrà essere riscritto? La Corte ha suggerito che il tetto sugli acquisti e la necessaria approvazione da parte del Bundestag necessiterà di cambiamenti nella struttura dell’ESM. Se così fosse ecco tre possibili modifiche:
1) Protocollo del governo Tedesco: Il governo Tedesco potrebbe inserire i cambiamenti necessari nella legislazione nazionale implementando il trattato prima che venga firmato.
2) Ratifica da parte del Bundestag: la legislazione tedesca potrebbe essere emendata all’interno del parlamento e poi ri-ratificata e firmata come legge.
3) Riscrittura del Trattato ESM: tutto il trattato potrebbe essere modificato per garantire che risponda alle leggi tedesche sin dalla primary international legislation.
Chiaramente le opzioni 2) e 39 porterebbero ad ulteriori ritardi nell’attivazione dell’ESM, ma sono scenari improbabili. Ad ogni modo l’OMT della ECB potrebbe essere attivato usando l’EFSF, che avrà ancora 150 mld di euro dopo il salvataggio delle banche spagnole.
Divieto per l’ECB di usare i fondi dell’ESM per fare prestiti: La Corte ha detto che “borrowing by the ESM from the European Central Bank” sarebbe incompatibile con le leggi dell’UE (Articolo 123 TFEU). Si tratta di un’affermazione categorica, stringente, e rispetto alla legislazione UE piuttosto che a quella tedesca. Ma dato l’OMT della ECB una licenza bancaria per l’ESM non è al momento sul piatto.
IMPATTI FUTURI DELLA SENTENZA
Lo sguardo si focalizza sulla BCE, ma resta evidenziato che avere accesso all’OMT potrebbe essere difficile.
Con un tetto fermo posto sull’ESM, la BCE resta adesso quasi certamente il solo attore con tasche abbastanza profonde da tenere Spagna e Italia in life-support. Insieme all’annuncio dell’OMT la responsabilità resta tutta sulle spalle della Banca Centrale Europea. Il ruolo decisivo dato dalla Corte al Bundestag mette però in evidenza come attivare davvero l’OMT potrebbe essere una vera sfida, visto che per essere ritenuta adatta ad accedere al bond buying da parte della BCE un paese deve prima trovare fondi nell’ESM, e sottostare a certe condizioni.
Se il Bundestag decidesse di attivare dei salvataggi probabilmente richiederebbe condizioni così pesanti da far si (come infatti s’è già visto, NdEr) che il paese debitore – per prima la Spagna – potrebbe rinunciare da sola. Per come ha deciso la Corte, per come ha collegato ESM e OMT, anche il secondo è alla fine sotto il veto della Bundestag.
Prossimamente la Corte prenderà in esame il programma di acquisti di bond della BCE …
La Corte Costituzionale Tedesca nel suo press release lascia intendere che deciderà sull’OMT insieme con le sue decisioni sui vari ricorsi all’ESM presentati in Germania. I criteri esatti secondo cui sarà giudicato il programma OMT non sono chiari ma la Corte in sostanza determinerà se e come delegare potere sovrano al livello europeo oltre a quanto già approvato coi precedenti trattati dell’Unione.
Ulteriori problemi per l’ESM potrebbero essere lanciati su terreni legali precedentemente usati contro il Securities Market Programme (SMP, praticamente la vecchia versione dell’OMT)… tendenze inflazionarie che minerebbero il diritto di proprietà alla moneta, come garantito dalla legge tedesca, e distorsione del mercato dei capitali...
la Corte Costituzionale Tedesca ha deciso che il fondo permanente di salvataggio, l’ESM (MES) e il suo “trattato fiscale” sulla disciplina fiscale non viola le leggi tedesche e non mina la sovranità del Bundestag sulle questioni di budget.
La Corte ha però aggiunto un cap, un tetto, alle dimensioni dell’ESM. Ha anche rinforzato il diritto di “veto” del Bundestag, il parlamento tedesco, sull’azione dell’ESM e quindi anche, in effetti, sull’accesso di un paese indebitato (vedi Spagna e Italia, NdEr) al programma di acquisto di bond dell’ECB (BCE), il “nuovo OMT, visto che i due sono effettivamente collegati.
La decisione inoltre non manca di ambiguità e sembra rimandare a prossime decisioni più dettagliate della stessa Corte sulla questione degli acquisti di bond da parte della BCE e a ulteriori lotte politiche.
CHE DICE LA SENTENZA?
La decisione si riferisce alla sola questione se concedere un’ingiunzione temporanea sull’ESM. Le decisioni sui vari ricorsi sono attese per l’inizio del 2013. Ad ogni modo, essendo i trattati internazionali difficili da ritrattare, molti si aspettano che le decisioni seguenti saranno sullo stesso tenore di quella di oggi.
Punti chiave:
- Tetto di 190 miliardi di euro di contributo tedesco all’ESM, numero che potrà essere modificato solo dal Bundestag
- Entrambe la camere del parlamento tedesco dovranno essere adeguatamente informate su tutte le decisioni dell’ESM – cosa che dovrà essere sancita a livello di “diritto internazionale”.
- Si ribadisce che sarà necessaria l’approvazione da parte del Bundestag per tutte le decisioni operative dell’ESM
- Esplicito divieto alla BCE di decidere autonomo mante su qualsiasi prestito tramite ESM
- Il governo tedesco potrà terminare l’ESM quando vorrà, così come riconosciuto dalla “customary international law”
- Nelle prossime decisioni della corte, attese per l’inizio del 2013, la Corte deciderà se il programma di acquisto dei bond della BCE, l’OMT, avrà trasferito gradi di sovranità nazionale a livello di Unione Europea.
IMPATTO IMMEDIATO DELLA SENTENZA
Rende più difficile l’innalzamento del potere di fuoco dell’ESM.
L’attuale capacità di prestito dell’ESM, 500 miliardi di euro, non è neanche minimamente sufficiente per tirare fuori dal mercato, diciamo, l’Italia e la Spagna, e questo tetto di 190 mld potrebbe rappresentare un serissimo ostacolo contro l’attivazione di salvataggi nell’Eurozona su grande scala.
Ad ogni modo l’impatto della decisione di oggi potrebbe essere ridotto dalla decisione della settimana scorsa da parte della BCE di procedere all’acquisto illimitato (!? NdEr) di debito governativo a breve termine attraverso l’OMT, il che ridurrebbe la dipendenza dall’ESM.
Rinforza la capacità di veto del Bundestag sull’attivazione dell’ESM: la decisione della Corta rafforza anche il fatto che ogni futuro salvataggio dovrà essere approvato dal parlamento tedesco, a partire dal Bundestag che “dovrà approvare individualmente ogni aiuto su larga scala a livello internazionale o di Unione Europea da parte del governo federale tedesco”.
L’approvazione del Bundestag – o a camera piena o attraverso un comitato speciale – era già richiesta per l’attivazione dell’ESM (come pure per l’EFSF). La Corte ha anche deciso che tutte e due le camere del parlamento tedesco, Bundestag e Bundesrat, dovranno essere tenute pienamente informate su ogni decisione dell’ESM, cosa che deve essere sancita a livello di “diritto internazionale”.
Il trattato ESM dovrà essere riscritto? La Corte ha suggerito che il tetto sugli acquisti e la necessaria approvazione da parte del Bundestag necessiterà di cambiamenti nella struttura dell’ESM. Se così fosse ecco tre possibili modifiche:
1) Protocollo del governo Tedesco: Il governo Tedesco potrebbe inserire i cambiamenti necessari nella legislazione nazionale implementando il trattato prima che venga firmato.
2) Ratifica da parte del Bundestag: la legislazione tedesca potrebbe essere emendata all’interno del parlamento e poi ri-ratificata e firmata come legge.
3) Riscrittura del Trattato ESM: tutto il trattato potrebbe essere modificato per garantire che risponda alle leggi tedesche sin dalla primary international legislation.
Chiaramente le opzioni 2) e 39 porterebbero ad ulteriori ritardi nell’attivazione dell’ESM, ma sono scenari improbabili. Ad ogni modo l’OMT della ECB potrebbe essere attivato usando l’EFSF, che avrà ancora 150 mld di euro dopo il salvataggio delle banche spagnole.
Divieto per l’ECB di usare i fondi dell’ESM per fare prestiti: La Corte ha detto che “borrowing by the ESM from the European Central Bank” sarebbe incompatibile con le leggi dell’UE (Articolo 123 TFEU). Si tratta di un’affermazione categorica, stringente, e rispetto alla legislazione UE piuttosto che a quella tedesca. Ma dato l’OMT della ECB una licenza bancaria per l’ESM non è al momento sul piatto.
IMPATTI FUTURI DELLA SENTENZA
Lo sguardo si focalizza sulla BCE, ma resta evidenziato che avere accesso all’OMT potrebbe essere difficile.
Con un tetto fermo posto sull’ESM, la BCE resta adesso quasi certamente il solo attore con tasche abbastanza profonde da tenere Spagna e Italia in life-support. Insieme all’annuncio dell’OMT la responsabilità resta tutta sulle spalle della Banca Centrale Europea. Il ruolo decisivo dato dalla Corte al Bundestag mette però in evidenza come attivare davvero l’OMT potrebbe essere una vera sfida, visto che per essere ritenuta adatta ad accedere al bond buying da parte della BCE un paese deve prima trovare fondi nell’ESM, e sottostare a certe condizioni.
Se il Bundestag decidesse di attivare dei salvataggi probabilmente richiederebbe condizioni così pesanti da far si (come infatti s’è già visto, NdEr) che il paese debitore – per prima la Spagna – potrebbe rinunciare da sola. Per come ha deciso la Corte, per come ha collegato ESM e OMT, anche il secondo è alla fine sotto il veto della Bundestag.
Prossimamente la Corte prenderà in esame il programma di acquisti di bond della BCE …
La Corte Costituzionale Tedesca nel suo press release lascia intendere che deciderà sull’OMT insieme con le sue decisioni sui vari ricorsi all’ESM presentati in Germania. I criteri esatti secondo cui sarà giudicato il programma OMT non sono chiari ma la Corte in sostanza determinerà se e come delegare potere sovrano al livello europeo oltre a quanto già approvato coi precedenti trattati dell’Unione.
Ulteriori problemi per l’ESM potrebbero essere lanciati su terreni legali precedentemente usati contro il Securities Market Programme (SMP, praticamente la vecchia versione dell’OMT)… tendenze inflazionarie che minerebbero il diritto di proprietà alla moneta, come garantito dalla legge tedesca, e distorsione del mercato dei capitali...
MATLEY
Forumer storico
Il Bilancio dell'Italia è in positivo se non dovesse interessi su interessi da versare a chi stampa il denaro tipo 100 Euro per volerne in***65279; dietro dopo x tempo i 100 + gli interessi tipo 3% = 103 Euro. Penserete 103-100=3 Euro e invece no! La banconota da 100 Euro costa 0,30 Euro. Quindi 103-0,30=102,70 Eurini!
Nel bilancio della BCE risultano usciti 100 e rientrati 103 invece ne sono usciti 0,30 e rientrati 103!
Nell'es. 99,70 sono in NERO?
Chi comanda veramente i finanzieri?
SIGNORAGGIO IN PRIMA SERATA (MICLAVEZ) 1 - YouTube
Nel bilancio della BCE risultano usciti 100 e rientrati 103 invece ne sono usciti 0,30 e rientrati 103!
Nell'es. 99,70 sono in NERO?
Chi comanda veramente i finanzieri?
SIGNORAGGIO IN PRIMA SERATA (MICLAVEZ) 1 - YouTube
signori gustatevi il signoraggio di miclavez.un grazie sentito a mat.il miglior treddo di contro informazione. gruppo zio leder ,gruppo. amici.
mototopo
Forumer storico
ragazz girato a mat video di marra che viene stoppato,a suo fianco vittorione sgarbi,quando parla degli omicidi di moro e kennedy dovuti alla emissione delle 500 lire a corso legale,con le bombe alla banca naz dell'agricoltura,le uniche autorizzate a stampare denaro della repubblica, e kennedy con il famoso kennedy d 'argento.gia' qui detto tempo fa ,ma forse a ragion veduta preso per matto. beh ,siamo in due.da notare che sgarbi nn contraddice ,anzi il silenzio parla da solo
mo' mah
mo' mah
mototopo
Forumer storico
Spero sara' domani postato,il libro col segreto dei banchieri e della moneta,salvato in x file,prima che venisse censurato, e cancellato.inedita raccolta di come in realta funzionano le cose,al di la' delle dichiarazioni di facciata. Scaricabile per tutti coloro che fossere interessati e realmente liberi
