Imposta di bollo sulle transazioni finanziarie. Vi pesa?

Cosa ne pensate dell'imposta allo 0,15% sulle transazioni finanziarie?

  • Favorevole

    Votes: 4 3,4%
  • Contrario

    Votes: 65 55,6%
  • Meglio un prelievo più alto sul capital gain.

    Votes: 56 47,9%

  • Total voters
    117
..buongiorno:D
Credito e finanza, scampato pericolo


ROMA
Gli intermediari finanziari e la lobby bancaria tirano un sospiro di sollievo. Alla fine l'odiosa norma che introduceva una tassazione del 0,15% sulle transazioni finanziarie sparirà dalla manovra. Ormai quasi non ci speravano più. Gli addetti ai lavori che avevano avuto contatti con Giulio Tremonti avevano percepito che il ministro per l'Economia era irremovibile, determinato a colpire quella ricchezza fatta sui soldi tanto detestata dai cittadini. Sapevano che Tremonti conosceva per filo e per segno le motivazioni per cui il mondo gli intermediari era contrario. Ma ieri è accaduto un fatto inatteso e che, secondo molti, ha convinto il titolare del dicastero di via XX Settembre a desistere. Il presidente uscente della Bce, Jean-Claude Trichet, è andato a fare un'audizione all'Europarlamento. E di cosa ha parlato? Di tassazione sulle transazioni finanziarie. Non lo ha fatto perchè è interessato al caso italiano ma perchè in questi giorni in sede comunitaria si è discusso sull'eventualità di introdurre una gabella equivalente (in realtà più simile alla Tobin Tax) a livello europeo. E nell'illustrare i motivi della sua contrarietà, Trichet ha usato gli stessi argomenti illustrati ieri sul Sole24Ore dal presidente di Assosim, Michele Calzolari. La Bce, ha detto Trichet, «ha sempre ritenuto e resta del parere» che un'imposta sulle transazioni finanziarie che sia «applicata solo in Europa e non a livello globale diventerebbe una perdita importante di attivi e di attività per l'Europa». Qualcosa di molto simile alla fuga di capitali nel resto d'Europa che si prospetterebbe per l'Italia se la tassa fosse introdotta solo sul mercato nazionale.
La prospettiva, ora, è che il ministero cerchi di drenare risorse aumentando l'imposta di bollo sul deposito titoli o comunque una tassa che colpisca i titoli acquistati anche all'estero o da intermediari esteri ma depositati in banche italiane. Anche la tassazione separata al 35% delle attività da negoziazione delle banche è destinata a saltare, per lasciare forse il posto a un'addizionale. L'Abi, l'associazione bancaria, preferisce tacere ma il negoziato con il ministro Tremonti è destinato a continuare fittissimo anche nella notte, quando verranno riscritte alcune norme della manovra. Meglio tacere, è la posizione dei banchieri: a chi spieghiamo le nostre ragioni, si chiedono, ai cittadini già colpiti dalla manovra e che certo non vedono di buon occhio le banche?
 
Credito e finanza, scampato pericolo
Laura SerafiniCronologia articolo01 luglio 2011
In questo articoloArgomenti: Credito alle imprese | Jean-Claude Trichet | Giulio Tremonti | Abi | Italia | Bce | Michele Calzolari | Assosim

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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2011 alle ore 06:37.

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ROMA
Gli intermediari finanziari e la lobby bancaria tirano un sospiro di sollievo. Alla fine l'odiosa norma che introduceva una tassazione del 0,15% sulle transazioni finanziarie sparirà dalla manovra. Ormai quasi non ci speravano più. Gli addetti ai lavori che avevano avuto contatti con Giulio Tremonti avevano percepito che il ministro per l'Economia era irremovibile, determinato a colpire quella ricchezza fatta sui soldi tanto detestata dai cittadini. Sapevano che Tremonti conosceva per filo e per segno le motivazioni per cui il mondo gli intermediari era contrario. Ma ieri è accaduto un fatto inatteso e che, secondo molti, ha convinto il titolare del dicastero di via XX Settembre a desistere. Il presidente uscente della Bce, Jean-Claude Trichet, è andato a fare un'audizione all'Europarlamento. E di cosa ha parlato? Di tassazione sulle transazioni finanziarie. Non lo ha fatto perchè è interessato al caso italiano ma perchè in questi giorni in sede comunitaria si è discusso sull'eventualità di introdurre una gabella equivalente (in realtà più simile alla Tobin Tax) a livello europeo. E nell'illustrare i motivi della sua contrarietà, Trichet ha usato gli stessi argomenti illustrati ieri sul Sole24Ore dal presidente di Assosim, Michele Calzolari. La Bce, ha detto Trichet, «ha sempre ritenuto e resta del parere» che un'imposta sulle transazioni finanziarie che sia «applicata solo in Europa e non a livello globale diventerebbe una perdita importante di attivi e di attività per l'Europa». Qualcosa di molto simile alla fuga di capitali nel resto d'Europa che si prospetterebbe per l'Italia se la tassa fosse introdotta solo sul mercato nazionale.
La prospettiva, ora, è che il ministero cerchi di drenare risorse aumentando l'imposta di bollo sul deposito titoli o comunque una tassa che colpisca i titoli acquistati anche all'estero o da intermediari esteri ma depositati in banche italiane. Anche la tassazione separata al 35% delle attività da negoziazione delle banche è destinata a saltare, per lasciare forse il posto a un'addizionale. L'Abi, l'associazione bancaria, preferisce tacere ma il negoziato con il ministro Tremonti è destinato a continuare fittissimo anche nella notte, quando verranno riscritte alcune norme della manovra. Meglio tacere, è la posizione dei banchieri: a chi spieghiamo le nostre ragioni, si chiedono, ai cittadini già colpiti dalla manovra e che certo non vedono di buon occhio le banche?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
nel caso questa manovra da psicopatico sia vera, per aggirare la cosa che si fa ?

ti porti il contante in macchina in Svizzera
alla frontiera ti controllano solo il bollo per le autostrade svizzere e se non ce l'hai te lo vendono sul momento
scegli una banca col tol
e continui a fare come prima da casa tua
 
la 3
si tassano i profitti che bene o male incrementano una ricchezza...
tassare le transazioni sarebbe come tassare il lavoro o i beni strumentali...
azzz...già lo fanno...:wall::wall::wall:
 
qualche ann ofa (forse tanti per alcuni) inventarono il capital gain. venne introdotta indi la tassazione sulle plusvalenze oltre a quella sui redditi. tante lamentele poi la pillola fu digerita.
anche questa volta ci lamenteremo e andrà in digestione anche questa. in Francia è praticamente diventato impossibile operare in borsa. per riuscire a capire il sistema dell'imposizione sul guadagno mi ci è voluto parecchio tempo. appena l'ho capito ho chiuso col mercato (per me ) domestico e opero solo in italia .

il piu grosso problema lo vedo su come applicheranno questa % sui contratti a premio. spero che chi stillerà la legge sappia cosa sono e non la applichi sul controvalore del sottostante o ucciderebbe un mercato già mezzo morto per conto suo. idem per i future sugli indici. da vedere come far pagare la tassa a chi opera sull'idem da un broker estero.

per chi non fa sclaping 0.15% in + o in meno poco incide. magari se lo gioca con la banca facendosi limare la % commissioni applicata.

spero veramente non mi uccidano il mercato delle opzioni .

ma chi ha la residenza a montecarlo almeno il capital gain non lo paga giusto?
 
alla fine i nodi tornano al pettine... i koglioni sono tutti quelli che hanno votato questo governo

koglioni che credono ancora che nessuno gli abbia messo le mani in tasca ma le hanno messe eccome

koglioni che credono che ci sarà la lotta alla evasione

koglioni che ........
 
..buongiorno:D
Credito e finanza, scampato pericolo


ROMA
Gli intermediari finanziari e la lobby bancaria tirano un sospiro di sollievo. Alla fine l'odiosa norma che introduceva una tassazione del 0,15% sulle transazioni finanziarie sparirà dalla manovra. Ormai quasi non ci speravano più. Gli addetti ai lavori che avevano avuto contatti con Giulio Tremonti avevano percepito che il ministro per l'Economia era irremovibile, determinato a colpire quella ricchezza fatta sui soldi tanto detestata dai cittadini. Sapevano che Tremonti conosceva per filo e per segno le motivazioni per cui il mondo gli intermediari era contrario. Ma ieri è accaduto un fatto inatteso e che, secondo molti, ha convinto il titolare del dicastero di via XX Settembre a desistere. Il presidente uscente della Bce, Jean-Claude Trichet, è andato a fare un'audizione all'Europarlamento. E di cosa ha parlato? Di tassazione sulle transazioni finanziarie. Non lo ha fatto perchè è interessato al caso italiano ma perchè in questi giorni in sede comunitaria si è discusso sull'eventualità di introdurre una gabella equivalente (in realtà più simile alla Tobin Tax) a livello europeo. E nell'illustrare i motivi della sua contrarietà, Trichet ha usato gli stessi argomenti illustrati ieri sul Sole24Ore dal presidente di Assosim, Michele Calzolari. La Bce, ha detto Trichet, «ha sempre ritenuto e resta del parere» che un'imposta sulle transazioni finanziarie che sia «applicata solo in Europa e non a livello globale diventerebbe una perdita importante di attivi e di attività per l'Europa». Qualcosa di molto simile alla fuga di capitali nel resto d'Europa che si prospetterebbe per l'Italia se la tassa fosse introdotta solo sul mercato nazionale.
La prospettiva, ora, è che il ministero cerchi di drenare risorse aumentando l'imposta di bollo sul deposito titoli o comunque una tassa che colpisca i titoli acquistati anche all'estero o da intermediari esteri ma depositati in banche italiane. Anche la tassazione separata al 35% delle attività da negoziazione delle banche è destinata a saltare, per lasciare forse il posto a un'addizionale. L'Abi, l'associazione bancaria, preferisce tacere ma il negoziato con il ministro Tremonti è destinato a continuare fittissimo anche nella notte, quando verranno riscritte alcune norme della manovra. Meglio tacere, è la posizione dei banchieri: a chi spieghiamo le nostre ragioni, si chiedono, ai cittadini già colpiti dalla manovra e che certo non vedono di buon occhio le banche?

Ma...non saprei..il trading dei big della finanza non farebbe fatica a spostarsi all'estero...Per cui non è che siano particolarmente colpiti i loro interessi :rolleyes:...

Tobin Tax? Bye bye little Italy
 

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