in Italia non si è ankora imparato a (2 lettori)

Argema

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fo64 ha scritto:
Tornando serio, non mettermi sullo stesso piano problemi diversi.
Io ti stavo parlando della PA e dei suoi dipendenti e relativi privilegi e tu mi metti nel calderone le privatizzazioni, i nuovi monopoli privati e gli ordini professionali. Mi sembrano problemi diversi :rolleyes:

Sono infatti problemi completamente diversi sui quali la soluzione è piuttosto ovvia.
 

San La mò apostolo

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fo64 ha scritto:
:eek:
Basta, dopo questa bestialità non ti parlo proprio più, e adesso volo a bollarti con un bel rosso pieno!!!


:lol: :lol:

Tornando serio, non mettermi sullo stesso piano problemi diversi.
Io ti stavo parlando della PA e dei suoi dipendenti e relativi privilegi e tu mi metti nel calderone le privatizzazioni, i nuovi monopoli privati e gli ordini professionali. Mi sembrano problemi diversi :rolleyes:
Su questi ultimi temi sono in massima parte daccordo con te, la situazione poi è sotto gli occhi di tutti... il sig. Benetton con le sue autostrade ci munge regolarmente con i suoi aumenti annuali ed offre un servizio che diventa sempre peggio (memorabile la trasmissione dedicata a sto tema dalla trasmissione Report), sugli ordini professionali... stendiamo un velo pietoso! Ricordo ancora però il Cavaliere che prometteva una liberarizzazione completa e non mi sembra che negli ultimi 5 anni le cose siano cambiate.


ecciai ragione non ho seguito un filo logico degli argomenti ma dal primo post ho citato sia uno che l' altro problema forse non evidenziando bene le differenze ma chissenefrega :p mica siam qui a far un convegno.....xò guarda da monopolio pubblico a monopolio privato nei servizi certamente le cose cambiano di poko se non peggiorano..........la PA potrebbe essere il rovescio della medaglia, i termini del ragionamento differiscono di poko le considerazioni che fai x l' uno li puoi far x l' altro con le ovvie differenze
+ passa il tempo è + mi convinco della bontà dell' idea leghista sul federalismo, ebbene x la PA si dovrebbe prendere in considerazione anke questa soluzione
 

San La mò apostolo

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Argema ha scritto:
Sono infatti problemi completamente diversi sui quali la soluzione è piuttosto ovvia.


dissento sul "completamente" ora non ciò voia di scrivere poi se mi ritorna la verve da incazz.atura di ieri forse :rolleyes: ahhhh se invece d fisica si studiasse un pò di finanza pubblica :rolleyes: :D


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Bue nel parco

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Non è così semplice.

San La mò apostolo ha scritto:
:rolleyes: :rolleyes:

X la spesa pubblica son d' accordo , sprechi ok ci sono ma il licenziamento di buona parte della dipendenza è condizione necessarie e il surplus dovreebe in teoria essere riassorbito dal mercato e con tale situazione non ci sono i presupposti x nessuna delle 2 azioni

Mi dispiace ma io non la penso così, trovo anzi che sia profondamente sbagliato scaricare la colpa sui dipendenti della PA, è un po come se per risolvere il problema della droga si eliminassero tutti i drogati.
Ma i politici che hanno consentito l'assunzione di quei dipendenti (magari in cambio di voti) di colpe non ne hanno? E i sindacati che hanno strappato privilegi per i lavoratori in barba alla condizione economica del paese (ad esempio nell'ultimo contratto i dipendenti pubblici hanno avuto un aumento maggiore dei dipendenti privati) sono incolpevoli? Ed i manager della PA che a mio giudizio sono i maggiori responsabili dei problemi, questi se la cavano senza colpo ferire? E no caro La mò, troppo comoda, perche invece non poniamo un tetto massimo alle pensioni? Guarda caso dato che é una cosa che tocca i redditi elevati non se ne parla, sai quanto prende di pensione un politico o un manager della PA? Perchè non si introduce un bel tetto massimo per esempio 100.000 Euro l'anno di pensione, sai quanti soldi risparmierebbero i contribuenti? E poi mi piacerebbe sapere chi dovrebbe assorbire questi esuberi visto che le aziende se ne vanno dall'Italia, vanno a produrre dove l'energia e le materie prime costano meno, dove non ci sono diritti per i lavoratori, dove la manodopera costa meno di un decimo che da noi, dove non ci sono vincoli per la tutela dell'ambiente e della salute dei lavoratori, e questa sarebbe la concorrenza leale frutto della globalizzazione? Perché non provi tu ad andare a lavorare in uno di questi paesi a queste condizioni per vedere se poi rimani della stessa opinione?
 

San La mò apostolo

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scusate il ritardo della risposta :(

ecco tutti mi vogliono delocalizzare :sad: :sad: e mi criticano che cattivi :sad:

Le critiche che mi sono state mosse in risposta a miei interventi potrebbero anke essere corrette ma ai miei okki e al senso non percepito dei miei ragionamenti mi inducono a non considerare validi taluni vostri interventi :cool:

primo errore di fondo commesso è stato quello di non aver percepito che i miei ragionamenti si ispiravano inconfutabilmente alla teoria, dottrina, modello chiamatelo come volete Neoliberale, di cui io sono grandissimo estimatore nonchè sostenitore.

Preso atto di questo quadro ispiratore di fondo che mi muoveva argomentare diversi settori cioè passare da un discorso sulla PA a quello delle privatizzazioni o altro è solamente esercizio apllicato dei principi di fondo a base delle riforme...mi spiego meglio: unico principio applicato a settori differenti certamente con differenze proprie
Rimasi xplesso quando Fo64 disse son settori differenti, ankor + quando Argema disse " completamente differenti", bè ....certo ma l' impostazione che ho dato e forse non xcepita era l' idea neoliberale di una riforma totale e non contestualizzata a singoli settori... un pò come degli insiemi comunicanti che si devono modificare tutti secondo i medesimi principi...ciò spiega xchè son passato con tanta facilità da argomento ad un altro

Cosa dicono i neoliberali ? Sostengono che favorendo la libertà di mercato si ha una generale crescita dell'economia in termini di PIL e di livello di scambio tra paesi lontani; questo processo porterebbe verso un sempre maggiore livello di benessere per tutti.
Sotto il profilo ideologico, questo miglioramento è considerato principalmente come un effetto della difesa del diritto di ogni uomo a disporre autonomamente di sé e della propria vita.

X onesta intelletuale c'è anke da citare le critiche a questo pensiero neoliberista, sostenendo che non ha portato benessere a tutta l'umanità, ma piuttosto ha accentuato le disuguaglianze sociali fra paesi ricchi e paesi poveri, e fra le differenti classi sociali all'interno dello stesso paese. Ovvero si è aumentata la ricchezza complessiva dell'umanità a scapito della maggioranza dei poveri.
Altri detrattori hanno sottolineato che questo processo di arricchimento generalizzato è avvenuto soprattutto a scapito del pianeta terra distruggendo per sempre risorse non rinnovabili creando pertanto

Preso atto dei pro e i contro cerchiamo di capire da che parte va il mondo e sopratutto l' Italia alla luce delle nostre argomentazioni nei passati interventi
I principi neoliberali oramai sono applicati dalle principali organizzazioni internazionali World bank OMC IMF a molti paesi del Terzo Mondo - dal Myanmar al Pakistan - ed alle società dell'Europa centro-orientale uscite dal comunismo, taluni sostengono con poko vantaggio

Ora cerchiamo di ridurre il nostro focus...Bue nel Parco sostiene che non bisogna scaricare le colpe sulle unità lavorative della PA xchè si dovrebbero attribuire a chi a xmesso tutto ciò : politici, sindacati ecc ..... Bè , lo si può anke fare ma tanto alla fine il problema del surplus lavorativo rimane, rimane altresì un bassa qualità dei servizi, sprechi ecc ecc che non sono solo prerogativa della PA ma qui si evidenziano soprattutto xchè l' allocazione delle diseconomie prodotte all' interno di essa gravano sul contrinuente e sulla dinamica dei conti statali, x questo le agenzie di rating stanno attendendo indicazioni da parte dl nascente governo se abbassarci o meno il nostro credit rating sulla base delle decisioni in materia di spesa pubblica
Quindi il problema rimane e deve essere risolto attraverso la diminuzione della spesa corrente mantenedo un livello accettabile di servizi .........
Accenni al settore pensionistico li ho fatti altresì indicando sommariamente e molto superficialmete alcune strade valide o meno forse ma le + discusse certamente a livello governativo e accademico, anke qui una drastica riforma che porta inesorabilemente all' adozione di modelli previdenziali simili a quelli anglossassoni, infatti tutto ciò era già prevedibile e la strada era già stata tracciata dalla riforma Dini quando eravamo nella condizione che le unità in quiescenza iniziavano ed in prospettiva aumentavano sempre di + rispetto alle unità attive. Dini riformò il sistema attraverso la individualità dei contributi x ogni singolo gestita separatamente rispetto all' insieme della precedente situazione ( molto molto sommariamente descritta nè)...ma vedi anke questo sistema previdenziale necessita sempre di aggiustamenti e progressivamente ma inesorabilemnte si andrà verso un sistema contributivo di tipo anglosassone
Tu mi dici eliminare i privilegi, certo alcuni indicano dopo il 2010 drastiche riduzioni :rolleyes: peccato che non indicano che la pensione statale xcepita sarà 1/3 rispetto a quella che si xcepisce ora e necessiterà dell' integratizione cmq questo è discorso complesso e che muta ad ogni riforma quindi.........
Una riforma neoliberale dovrebbe modificare le condizioni economche, meno vincoli burocratici es possibilità di costituire società in 2 giorni anzi mesi e mesi, apertura delle professioni libera concorrenza ordini ecc ecc porterebbe ad una dimuzione di risorse che si allocherebbero in modo differente rispetto ad ora
Ricorda la delocalizzazione è un fenomeno che non può essere contrastato ma insito nello stesso concetto di globalizzazione, una azienda si stabilisce dove + gli conviene in termini di risorse umane, migliori condizioni fiscali normative ecc ecc è qui che una riforma globale in senso liberale modificherebbe l' attrattività italica si all' esterno che dagli stessi attori interni; certamente riallocare il surplus statale non è cosa semplice come sostiene F4F non li vuole nessuno anke se l' economia tornasse a girare.....bè :rolleyes: mi consola solamente che grazie alla 469/97 sentenza CGE si è riformato il sistema di collocamento introducendo anke Grazie alla 195/97 le società di riallocazione del personale almeno quello c'è in forma magmatica un qualcosa x affrontare il problema che non è da poko

Ultima cosa F4f diceva " che il pubblico è necessario che funzioni PRIMA della privatizzazione, per fissare regole e controlli "
x un neoliberista è il mercato che fissa l' efficenza , se mi parli di regole e controlli allora ti rifai alle dottrine keynesiane e ti discosti dal mio pensiero e qui si aprirebbero altri discorsi...
 

Bue nel parco

Nuovo forumer
x La mò.

Cosa dicono i neoliberali ? Sostengono che favorendo la libertà di mercato si ha una generale crescita dell'economia in termini di PIL e di livello di scambio tra paesi lontani; questo processo porterebbe verso un sempre maggiore livello di benessere per tutti.
Sotto il profilo ideologico, questo miglioramento è considerato principalmente come un effetto della difesa del diritto di ogni uomo a disporre autonomamente di sé e della propria vita.

In effetti mi sembra un ottima ragione, io imprenditore perché dovrei avere una unità produttiva in Europa dove sono costretto a rispettare i diritti dei lavoratori, le leggi sul lavoro, a versare i contributi per la pensione, per la cassa malattia ecc ecc, quando posso andare a produrre in un paese dove i lavoratori non hanno diritti, sono sottopagati, se si ammalano sono ca**i loro, dove posso sfruttare il lavoro minorile, le donne se restano incinte si arrangiano, ecc ecc? In effetti mi sembra un ottimo motivo la libertà di mercato. Così giusto per sapere mi sai dire un paese dove queste dottrine hanno sono state applicate ed hanno portato il paradiso in terra? :eek:
 

Commendator La mò

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bè Bue le idee neoliberali sono adottate dai paesi anglosassoni in primis e non solo, il fenomeno della globalizzazione è espressione diretta delle teorie neoliberali
Anke in italia abbiamo esempi concreti di applicazione dei principi liberali es. la legge Biagi e tutte le forme contrattuali che derivano dai principi contenuti nella legge delega 30/03 che si rifà a sua volta ai principi giuslavoristici contenute nelle fonti europee ank' esse influenzate dai principi neoliberali......la casistica è vasta
se vuoi approfondire possiamo andare aventi non aspetto altro :p :p
 

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