In nome di Allah

Bisogna tagliare le radici.
Quindi armi. Ma, soprattutto, soldi.
Che vengono dalla vendita di petrolio. E di opere d'arte.
Non solo petrolio "illegale" dell'isis.
Ma anche quello del golfo, in generale.
Infatti, direttamente dai sauditi, o dalle loro fondazioni, i soldi del petrolio del golfo finanziano i terroristi dell'isis.
 
non è questo il luogo perchè siamo all'isola dove siamo abili solo a cazzeggiare
ma l'Isis mi è sempre sembrata una organizzazione misteriosa , non si sa bene dove nasce e chi la finanzia , non possono essere certo 4 straccioni reclutati a giro per il mondo e male armati a tenere in scacco siria , Iraq e Libia
 
E invece il nostro "governante" che fa, giusto un paio di giorni fa?
Si fa un viaggio in arabia.
Per quanto mi riguarda, userò il meno possibile gasolio e benzina.
E cercherò di mettere pannelli solari sul tetto.
Anche se questo devesse, com'è probabile, costarmi qualche soldo in più.
Rinuncerò alle vacanze, se serve, o a qualche cena fuori.
D'altronde mi sento in guerra. E questa è la sola arma che ho.
Fanculo agli sceicchi. E ai loro fiancheggiatori.
Per conto mio, possono anche affogarci nel loro petrolio.
 
Più' di 40 anni fa qualcuno immaginava un mondo senza religioni in uno dei brani più belli di sempre.

I sogni purtroppo sono destinati a morire all'alba.

Non pregherò per Parigi, pregare non serve.
 
Le "DEMOCRAZIE" >>>

>>>prima di intervenire, nei modi DOVUTI&CONSONI, necessitano di...MORTI onde evitare l'ACCUSA di.....
 
giovedì 12 novembre un doppio attacco suicida ha causato 41 vittime a beirut, in libano.

però nessuno mi ha riempito il cellulare di messaggi whatsapp chiedendomi di accendere una candelina alla finestra alle 10 della sera.

e tralascio volutamente i gigabyte di fiato che si stanno sprecando sugli altri social networks.

l'occidente considera talmente superiore la propria religione, da arrogarsi il diritto di decidere chi meriti una preghiera e chi no.
 

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