baleng
Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Approfitto dell'occasione per ricordare ancora una volta la
PREGHIERA DEL PITTORE DI ICONE
Preghiera
Insegnami, Signore, ad usare bene il tempo che mi dai per lavorare e ad impiegarlo senza perderlo. Insegnami a far tesoro degli errori passati, senza cadere nello scrupolo che logora. Insegnami a prevedere la stesura della mia icona senza che io mi tormenti, ad immaginare la mia opera senza affliggermi se nasce diversamente.
Insegnami ad abbinare la rapidità con la lentezza, la serenità col fervore, lo zelo con la pace. Insegnami ad iniziare la mia opera perché è qui dove io mi sento più debole. Aiutami all'apice del mio lavoro a tenere stretto il filo della mia tensione. E soprattutto colma TU i vuoti della mia opera. Signore, nell'opera delle mie mani lascia una tua grazia per parlare agli altri e un mio difetto per parlare a me stesso.
Mantieni in me la speranza della perfezione senza la quale io perderei coraggio. Mantieni in me l'impotenza della perfezione senza la quale mi perderei nel mio orgoglio. Purifica il mio sguardo: quello che faccio male non è certo che sia male e quello che faccio bene non è certo che sia bene. Signore non farmi mai dimenticare che qualsiasi sapere è vano eccetto dove c'è fatica. Ogni lavoro senza amore si sperpera e ogni amore è vano se non mi lega a me stesso e agli altri. Tu Signore insegnami a pregare con le mie mani, le mie braccia e tutte le mie forze. Ricordami che l'opera mia ti appartiene e che sono libero di restuirtela donandola. Se lo faccio per profitto io marcirò in autunno come un frutto dimenticato. Se lo faccio per piacere agli altri appassirò alla sera come un fiore. Ma se lo faccio per amore del bene io dimorerò nel bene. È già momento di realizzarla nel bene per la tua Gloria. Amen.
Come si vede, trattasi di un atteggiamento che difficilmente potremmo attribuire ad uno Schifano, un Bacon, un Picasso ...
PREGHIERA DEL PITTORE DI ICONE
Preghiera
Insegnami, Signore, ad usare bene il tempo che mi dai per lavorare e ad impiegarlo senza perderlo. Insegnami a far tesoro degli errori passati, senza cadere nello scrupolo che logora. Insegnami a prevedere la stesura della mia icona senza che io mi tormenti, ad immaginare la mia opera senza affliggermi se nasce diversamente.
Insegnami ad abbinare la rapidità con la lentezza, la serenità col fervore, lo zelo con la pace. Insegnami ad iniziare la mia opera perché è qui dove io mi sento più debole. Aiutami all'apice del mio lavoro a tenere stretto il filo della mia tensione. E soprattutto colma TU i vuoti della mia opera. Signore, nell'opera delle mie mani lascia una tua grazia per parlare agli altri e un mio difetto per parlare a me stesso.
Mantieni in me la speranza della perfezione senza la quale io perderei coraggio. Mantieni in me l'impotenza della perfezione senza la quale mi perderei nel mio orgoglio. Purifica il mio sguardo: quello che faccio male non è certo che sia male e quello che faccio bene non è certo che sia bene. Signore non farmi mai dimenticare che qualsiasi sapere è vano eccetto dove c'è fatica. Ogni lavoro senza amore si sperpera e ogni amore è vano se non mi lega a me stesso e agli altri. Tu Signore insegnami a pregare con le mie mani, le mie braccia e tutte le mie forze. Ricordami che l'opera mia ti appartiene e che sono libero di restuirtela donandola. Se lo faccio per profitto io marcirò in autunno come un frutto dimenticato. Se lo faccio per piacere agli altri appassirò alla sera come un fiore. Ma se lo faccio per amore del bene io dimorerò nel bene. È già momento di realizzarla nel bene per la tua Gloria. Amen.
Come si vede, trattasi di un atteggiamento che difficilmente potremmo attribuire ad uno Schifano, un Bacon, un Picasso ...
