Ma quante belle cose! Autori che non conoscevo, altro che i soliti 4 italiani "concettualoidi" che
altrove vengono spinti solo per interessi di bottega. Perché, come in uno sport internazionalizzato gli italiani sono ovviamente una minoranza, e parlare di italiani vs "stranieri" fa ridere i polli, così va, anzi, ancor di più, nell'arte. Il problema non è sostenere i "nostri" artisti (miei? ma quando mai!), ma ragionare in modo sbagliato. Seguendo il grande Silvio Ceccato ho imparato che fare categorie per esclusione, cioè con criteri negativi, porta ad errori pratici anche gravi. Nessuno si sognerebbe di dividere il mondo in triangoli vs non-triangoli (categoria più che mai pletorica

), e persino dividere in figurativi/non figurativi oggi è un po' un azzardo.
Perciò dividere italiani vs non-italiani ha senso solo per qualche ego gonfiato (nessuno ricorda un certo ventennio?), o magari, perché no, dal punto di vista amministrativo, ma dal punto di vista dell' Arte (maiuscolo) è solo un errore logico, condizionato da interessi mercantili, o, al massimo, una povera equiparazione tra artisti e giocatori di football.
Tutto questo lo spiego qui e non dove sarebbe stato logico, perché non c'è peggior sordo di chi non vuol capire, e svuotare il mare con un cucchiaio non è una delle mie ambizioni più urgenti.
In questo senso credo di aver già dato.
PS di Hrdlicka però ne ho uno ... e non mi piace granché.